Un relitto nazi tra i ghiacci, una cospirazione internazionale, una giovane avvocata contro tutti. E un crescendo di pericoli, paranoia e motoslitte: Operation Napoleon è la trasposizione cinematografica dell’omonimo best seller dell’autore islandese Arnaldur Indriðason. Il film è stato recentemente caricato sulla piattaforma Raiplay.
Tra storia e fantapolitica – La trama
Kristin, giovane avvocata di Rejkiavik, riceve sul cellulare una strana telefonata e poi un video dal fratello Elias: in gita con amici sul ghiacciaio. Il ragazzo si è imbattuto nel relitto di un vecchio aereo dell’esercito nazista. Da questo momento fratello e sorella sono in pericolo. Diventano infatti testimoni involontari di una cospirazione internazionale. Capi corrotti della CIA e militari malvagi sono da anni alla ricerca di quell’aereo, ma soprattutto del suo misterioso bagaglio.
Braccata e minacciata, Kristen capisce che c’è solo un modo per salvarsi e per ritrovare il fratello vivo: scoprire che cosa nasconde la fantomatica Operation Napoleon.
Colpi di scena sottozero – Il commento
Una teoria psicologica consolidata afferma che in tempi di grandi paure preferiamo evadere con storie ancora più paurose. Immaginando vicende esageratamente spaventose, possiamo ridimensionare la tensione che la realtà ci provoca. Rientra forse in questo schema il successo in patria dell’opera terza di Óskar Thór Axelsson. Il regista islandese si è fatto le ossa nel genere horror, ma con Operation Napoleon ha alzato l’asticella. Di cosa si tratta?
Di un action- movie ibridato con il thriller internazionale, elementi da spy-story e ricami fantasiosi sulla storia degli ultimi giorni di Hitler e del regime nazista. Più avvincente che davvero riuscito, il film è un esempio di produzione europea allo stesso tempo ambiziosa e old school. Mira ai blockbuster hollywoodiani in stile The Bourne Identity, ma si scontra con evidenti problemi di budget e sceneggiatura. Due sono i punti di forza: la sequenza ininterrotta di colpi di scena, con l’ingresso di personaggi e punti di vista sempre nuovi, e l’affascinante ambientazione islandese. Il paesaggio invernale dell’isola scandinava è uno dei protagonisti del film. Di volta in volta, gli ampi ghiacciai diventano mete di svago, pericolose no man’s land, luoghi di scoperte e investigazioni, territori dove si scatena l’ostilità della natura e degli esseri umani. Ma non solo: a causa del cambiamento climatico, è proprio un ghiacciaio che si sta sciogliendo a riportare alla luce antichi segreti.
Vale la pena? Il giudizio finale
Alla fine Operation Napoleon fa il suo dovere: intrattiene, fa salire la tensione, suggerisce ipotesi, crea connessione con la sua eroina, tanto coraggiosa quanto perseguitata da eventi sempre più drammatici. E lascia anche aperta la porta a un eventuale sequel.
Vanno segnalati però alcuni difetti: la scarsa verosimiglianza della trama e dei riferimenti storici. Un ritmo monocorde che fa fatica a sostenere brividi ed emozioni. Dialoghi un po’ troppo “scritti”. Senza parlare dei siparietti di alleggerimento, che ci sembrano davvero poco riusciti.
Curiosità
Il film è stato girato nel 2022 in Islanda e in Germania, nella regione Renania Settentrionale-Vestfalia. In Italia è stato proiettato in anteprima al Noir in Festival 2023.
La protagonista è interpretata dall’attrice islandese Vivian Ólafsdóttir. Nel cast riconosciamo due volti del cinema made in UK: Jack Fox (visto in Snatch, Johnny English Strikes Again e nella serie Riviera). Iain Glen, attore scozzese dalla lunga carriera cinematografica, recentemente tornato alla ribalta con la serie Silo e il successo globale de Il Trono di spade.