Il cast della miniserie Douglas is cancelled – prodotta da Lawrence Fino, scritta da Steven Moffat e diretta da Ben Palmer – ha preso la parola su un tema alquanto dibattuto nell’ultimo periodo. Si sta cioè parlando della questione della cancel culture, sulla quale – come intuibile dal titolo stesso – la serie è incentrata.
In Gran Bretagna Douglas is cancelled verrà distribuita sulla piattaforma streaming ITVX, con date ancora da svelare.
Come tentare di rendere il tema della cancel culture argomento di discussione tra gli spettatori
Karen Gillan, del cast di Douglas is cancelled, ha voluto aprire la discussione chiamando in causa direttamente i social media.
“L’introduzione dei social media in qualcosa che già esisteva significa che ora è più immediato. Potresti farti cancellare con una frase, al contrario del passaparola e tutto il resto. Quindi è un’età assolutamente terrificante in cui vivere. Ma c’è anche più responsabilità: c’è il bene e il male”.
Un altro parere, quello aggiunto dall’attore Hugh Bonneville (conosciuto ai più per aver interpretato il ruolo di Robert Crawley in Downtown Abbey).
“Penso che uno degli elementi sia la folla e il fatto che le cose si diffondano così rapidamente. C’è la sensazione di prendere a calci un cadavere quando è morto e continuare a calpestarlo, come hanno sempre fatto i tabloid. Ma nel mondo dei social media, con lo schermo dell’anonimato e la possibilità di fare bullismo a distanza e in modo anonimo, questo male si aggrava”.
Un riferimento più che chiaro, quello dei due attori sopra citati, al mondo dei social media come cassa di risonanza, spesso particolarmente negativa, di alcune visioni della realtà già piuttosto complicate. Se prima della rivoluzione digitale un dato commento su una persona poteva non arrivare se non al diretto interessato, neppure a moltissime altre persone in tutto il mondo; ad oggi, qualcosa in questo senso è drasticamente cambiato. Con tutte le conseguenze negative del caso.
Fonte: THR e Variety.