Chi sono gli Attori candidati agli Oscar 2024 che si terranno il 10 Marzo? ? La Notte degli Academy Awards si avvicina e certamente alcune statuette sembrano già ‘destinate’ ad un vincitore designato. Quella per il Miglior Film per esempio sembra ormai orientata a voler premiare il film evento Oppnheimer del regista (anch’egli favorito) Christopher Nolan.
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Diverso il caso della categoria attori dove regna ancora il dubbio su chi si aggiudicherà il premio soprattutto nella categoria Principale dei Protagonisti. Cillian Murphy oppure Paul Giamatti della rivelazione The Holdovers? Emma Stone candidata per Poor Things di Lanthimos la spunterà sulla Lily Gladstone di Martin Scorsese? Oppure in dirittura di arrivo ci sarà la Sandra Huller nominata per Anatomia di una caduta di Justine Triet.
Nella categoria non protagonisti siamo un po’ più certi di chi potrebbe ricevere l’ambita statuetta. Se Robert Downey Junior si fa forte della vittoria alla maggior parte dei premi pre- Oscar (sempre con Oppenheimer) lo stesso può dirsi di Da’Vine Joy Randolph non protagonista femminile di The Holdovers.
Ma vediamo meglio di conoscere tutti gli attori nominati agli Oscar 2024 e i loro film più importanti.
Oscar 2024 gli attori candidati: Miglior Attrice protagonista.
Sandra Hüller — Anatomia di una caduta

La classe non è acqua. E questa attrice ne ha sicuramente da vendere. Nel 2006, per il dramma Requiem, una ventisettenne Sandra Hüller, al suo esordio, riceveva il premio come miglior attrice al Festival di Berlino: il primo passo di una carriera straordinaria l’ha portata a diventare una delle interpreti più stimate del cinema d’autore europeo. Nel 2016 si fa notare ancora in Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade, e in questo 2023 vive l’annata più gloriosa grazie a due fra i titoli più applauditi, e candidati entrambi all’Oscar come miglior film: La zona d’interesse di Jonathan Glazer, in cui presta il volto alla moglie del comandante nazista Rudolf Höss, e Anatomia di una caduta di Justine Triet, Palma d’Oro al Festival di Cannes e due Golden Globe.
Nel dramma processuale firmato da Justine Triet, Sandra Hüller è protagonista assoluta nella parte di Sandra Voyter, scrittrice tedesca accusata di aver ucciso il marito Samuel Maleski, precipitato da una finestra del loro chalet sulle Alpi. In una performance in cui alterna lingua tedesca, inglese e francese, Sandra Hüller amalgama ambiguità e fragilità: il successo di Anatomia di una caduta dipende molto dal suo ritratto e la nomination all’Oscar è un riconoscimento per una delle migliori interpretazioni dell’anno.
Annette Bening — Nyad

Una delle sorprese all’annuncio delle nomination è proprio lei: ma non per la sua indubbia bravura quanto per il film sportivo Nyad, approdato a novembre su Netflix e un po’ outsider rispetto agli altri titoli interpretati dalle contendenti della Bening.
Eppure la convincente immersione in un ruolo biografico (la campionessa di nuoto Diana Nyad) l’impegno ‘fisico’ di questa performance e il carisma di Annette Bening sono bastati a far ottenere all’attrice nata in Kansas la sua quinta nomination all’Oscar. E’ la quarta candidatura come protagonista qui in coppia con una vera icona di Hollywood, Jodie Foster (candidata come miglior attrice non protagonista).
Nyad Oltre Quando la determinazione supera ogni limite
Basato sull’audace scommessa di Diana Nyad, percorrere a nuoto il tratto di oceano tra la Florida e Cuba, il primo film di finzione dei documentaristi Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin è un racconto di riscatto personale. Per Annette Bening, questa nomination all’Oscar costituisce una riconferma (se solo ce ne fosse bisogno) di una carriera sempre in ascesa. La sua prima candidatura risale al 1991, per una parte da dark lady in Rischiose abitudini, e nei vent’anni a venire la Bening ha collezionato tre nomination come attrice protagonista per American Beauty, La diva Julia e I ragazzi stanno bene.
Carey Mulligan — Maestro

Maestro. (L to R) Bradley Cooper as Leonard Bernstein (Director/Writer/Producer) and Carey Mulligan as Felicia Montealegre in Maestro. Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.
La donna paziente e amorevole al fianco di un marito tormentato; è Carey Mulligan in Maestro, biopic sul grande compositore e conduttore d’orchestra Leonard Bernstein scritto, diretto e interpretato per Netflix da Bradley Cooper. La trentottenne Carey Mulligan si cimenta nel ruolo di Felicia Montealegre, attrice di teatro (nonché attivista politica) che nel 1946 conobbe Bernstein e, cinque anni più tardi, sarebbe diventata sua moglie, nonostante l’omosessualità di Leonard.
Per la londinese Carey Mulligan è la terza nomination all’Oscar come miglior attrice: la prima volta era stata nel 2009 per il delicato racconto di formazione An Education, mentre nel 2021 l’Academy l’aveva nominata per la fredda vendicatrice di Una donna promettente, fra thriller e black comedy. La Felicia di Maestro è un “ruolo da Oscar” con un’intensità struggente.
Emma Stone — Povere creature!

Emma Stone in POOR THINGS. Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 20th Century Studios All Rights Reserved.
Emma Stone è la protagonista assoluta di Povere creature!, seconda collaborazione fra l’attrice nata in Arizona e il regista greco Yorgos Lanthimos ( una terza, Kinds of Kindness). Bella Baxter, al centro del romanzo di Alasdair Gray, è un personaggio che ha permesso a Emma Stone di mostrarsi a 360 gradi. Povere creature! è dominato dalla presenza scenica della Stone, che per il ruolo ha raccolto molti consensi.
Povere creature! le è valso anche il Golden Globe e il BAFTA Award, segna la quarta nomination all’Oscar per Emma Stone in appena dieci anni. La prima grazie a Birdman, la statuetta ricevuta nel 2017 per il musical La La Land e la candidatura nei panni dell’ambiziosa cortigiana de La favorita, in cui era diretta appunto da Lanthimos. Povere creature! è l’apice di una filmografia ricca di titoli anticonvenzionali e sicuramente consacra il suo grande talento .
Lily Gladstone — Killers of the Flower Moon

Lily Gladstone – Killers of the Flower Moon
Per la trentasettenne Lily Gladstone questa nomination all’Oscar è il coronamento di un percorso iniziato nel 2012.. La Gladstone, nata in Montana in una famiglia di nativi, si era già distinta nel 2016 nel cast corale di Certain Women di Kelly Reichardt. Si è fatta conoscere l’anno scorso grazie al ruolo di Mollie Kyle, ricca moglie dello spregiudicato Ernest Burkhart di Leonardo DiCaprio, in Killers of the Flower Moon, di Martin Scorsese, ambientato nella cornice di Osage County, in Oklahoma, nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali.
Lily Gladstone rappresenta un personaggio in apparenza succube utilizzando una silenziosa espressività per far emergere il sospetto, l’angoscia e la sofferenza. La Gladstone ha già ottenuto la vittoria del Golden Globe e dello Screen Actor Guild Award e la candidatura all’Oscar come miglior attrice (la prima per una nativa statunitense in questa categoria) .
Oscar 2024 gli attori candidati: Miglior Attore protagonista
Bradley Cooper – Maestro

Maestro è il film che Bradley Cooper ha dedicato a uno fra i massimi compositori e direttori d’orchestra del ventesimo secolo, Leonard Bernstein. Il progetto del biopic su Bernstein è stato ereditato da Bradley Cooper nel 2018, pochi mesi prima dell’uscita del suo fortunatissimo debutto dietro la macchina da presa, A Star Is Born. Co-produttore di Maestro, autore della sceneggiatura insieme a Josh Singer e regista della pellicola, il divo ha anche interpretato Bernstein, affiancato da Carey Mulligan .
Il film è stato proiettato in concorso alla Mostra di Venezia e distribuito a dicembre su Netflix. Bradley Cooper è ormai beniamino dell’Academy con ben dodici candidature (comprese quelle come sceneggiatore e produttore) raccolte nell’arco di appena dieci anni, ma non ha ancora ricevuto alcuna statuetta. Quella per Maestro è la sua quinta nomination all’Oscar in qualità di interprete, nonché la quarta come attore protagonista. Dal bellissimo Il lato positivo ad American Hustle, passando per l’intenso American Sniper e A Star Is Born, fino ad arrivare a Leonard Bernstein, tutti ruoli diversi ma incisivi. Indubbiamente un attore di grande talento.
Colman Domingo – Rustin

Un altro film biografico in lizza nella categoria per il miglior attore: Rustin di George C. Wolfe, basato sulla reale vicenda di Bayard Rustin, uno dei leader delle campagne per i diritti degli afroamericani e tra gli artefici della storica marcia su Washington dell’agosto 1963, coronata dal leggendario discorso “I have a dream” di Martin Luther King. A prestare il volto al personaggio è Colman Domingo, attore nato a Philadelphia e con un lungo curriculum fra teatro, cinema e televisione. Nel 2023 Colman Domingo ha recitato nel musical Il colore viola ed è stato il protagonista assoluto di Rustin.
Un film che si regge quasi interamente sulle spalle di Domingo e sulla sua presenza scenica, con la figura di Rustin, nero e omosessuale determinato ad abbattere le discriminazioni della società americana.
Paul Giamatti – The Holdovers

Paul Giamatti – The Holdovers
Encomiabile la carriera di Paul Giamatti, veterano che da oltre tre decenni si fa apprezzare sul grande e sul piccolo schermo. E’ il professor Paul Hunham in The Holdovers, commedia ironica e commovente in cui Giamatti domina la scena nella parte di un docente di storia in apparenza burbero e misantropo, ma che dietro il suo sarcasmo cela un’insospettabile fragilità.
Paul Giamatti, ricompensato con il Golden Globe come miglior attore di commedia potrebbe essere il vincitore agli Oscar.
The Holdovers è la seconda collaborazione fra Giamatti e il regista Alexander Payne a quasi vent’anni dall’acclamato Sideways.
Due anni più tardi arriva una candidatura come attore non protagonista per Cinderella Man.
Cillian Murphy – Oppenheimer

Oppenheimer
Nel 2005 nasce la collaborazione fra il regista Christopher Nolan e Cillian Murphy, ingaggiato nei panni dello Spaventapasseri in Batman Begins. L’ anno scorso gli ha affidato la parte dello scienziato J. Robert Oppenheimer in uno dei film-evento del 2023. In oltre vent’anni di attività Cillian Murphy ha potuto mettere in luce il proprio talento, dall’horror 28 giorni dopo a titoli quali Breakfast on Pluto e Il vento che accarezza l’erba, senza dimenticare la serie cult Peaky Blinders.
Oppenheimer gli ha offerto il personaggio più importante e gli ha permesso finalmente di distinguersi per l’ Oscar con la sua prima candidatura (una delle tredici nomination complessive per l’opera), accompagnata dalla vittoria del Golden Globe, del BAFTA Award e dello Screen Actor Guild Award come miglior attore.
Jeffrey Wright – American Fiction

A guadagnarsi la sua prima nomination c’è anche Jeffrey Wright. Nato a Washington D.C., Wright si è imposto nel 1993 sui palcoscenici di Broadway grazie al capolavoro teatrale Angels in America mentre sul grande schermo è stato valorizzato per la prima volta da Julian Schnabel nel film biografico Basquiat, nel 1996. Quasi mai ha recitato in parti da protagonista.
American Fiction costituisce una significativa eccezione: adattata dal regista esordiente Cord Jefferson dal romanzo Cancellazione di Percival Everett, questa commedia dai toni satirici vede Jeffrey Wright nei panni di Thelonious Ellison, intellettuale che non si riconosce nei cliché attribuiti alla cultura afroamericana e, come forma di provocazione, scrive un libro che esaspera proprio quegli stereotipi, dando vita a un (involontario) caso editoriale. In patria, American Fiction ha registrato uno dei maggiori consensi di critica del 2023 e Wright ha ottenuto la candidatura all’Oscar come miglior attore.
Miglior Attore non protagonista

Robert De Niro per Killers of the Flower Moon
Per l’attore italo-americano, oggi ottantenne, è l’ottava candidatura come attore e la terza come non protagonista dopo quelle per Il Padrino- Parte II e Il lato positivo. Di statuette Bob ne ha già due: la prima vinta nel 1975 per il ruolo di Don Corleone da giovane in Il Padrino – parte II e nel 1981 per la splendida performance nel ruolo di Jack LaMotta in Toro scatenato. Dubitiamo che il malvagio William Hale nel nuovo film di Scorsese possa farlo vincere.
Robert Downey Jr. per Oppenheimer
Robert Downey Jr. attore di grande talento lo hanno conosciuto in massa solo grazie alla Marvel o a Sherlock Holmes.
Fortunatamente è arrivato il personaggio di Lewis Strauss in Oppenheimer e la sua terza candidatura, dopo quella per Charlot e per Tropic Thunder. Potrebbe, davvero, essere la volta buona.
Ryan Gosling per Barbie
Sembra altamente improbabile che il ruolo di Ken in Barbie di Greta Gerwig dia un Oscar a Ryan Gosling già candidato per Half Nelson e La La Land.
Mark Ruffalo per Povere Creature!
Mark Ruffalo è un attore solido capace di spaziare dai cinecomic al cinema indipendente. La quarta candidatura all’Oscar, sempre come non protagonista (in precedenza per I ragazzi stanno bene, Foxcatcher e Il caso Spotlight), gliela porta Povere Creature! di Yorgos Lanthimos .
Sterling K. Brown per American Fiction
L’unico attore black in questa categoria è Sterling K. Brown, 47 anni, con all’attivo due premi Emmy e un Golden Globe. Protagonista amatissimo di una serie come This is Us, ha lavorato tantissimo sia al cinema che in tv, ma faticando un po’ ad emergere tra tanta concorrenza. Il suo ruolo del fratello gay di Jeffrey Wright in American Fiction (uscita direttamente su Prime Video) gli porta la sua prima candidatura all’Oscar.
Miglior Attrice non protagonista

Emily Blunt per Oppenheimer
L’attrice britannica Emily Blunt, sposata con John Krasinski, ottiene la sua prima candidatura all’Oscar per il ruolo della moglie del protagonista in Oppenheimer. All’attivo ha già un Golden Globe nel 2007 per la serie Gideon’s Daughter e numerose candidature a vari premi.
Danielle Brooks per Il colore viola
Ne Il colore viola ci sono performance notevolissime. Una delle migliori è proprio quella di Danielle Brooks nel ruolo di Sofia, una donna forte ma vittima del razzismo imperante. Cantante, attrice di Orange is the New Black, Danielle Brooks è davvero convincente.
America Ferrera per Barbie
America Ferrera ce la ricordiamo sicuramente in Ugly Betty, Nel film Barbie di Greta Gerwig interpreta Gloria, la donna che aiuta Barbie a “liberarsi” e che pronuncia il famoso discorso “femminista”. Ha già vinto Emmy e Golden Globe.
Jodie Foster per Nyad
Uscito direttamente su Netflix ma visto pochissimo è Nyad, il film biografico per cui la veterana Jodie Foster è di nuovo candidata all’Oscar. Anche la protagonista Annette Bening è candidata. Straordinaria e versatile attrice, Jodie Foster ha vinto l’Oscar nel 1989 per Sotto accusa e nel 1991 per Il silenzio degli innocenti, oltre ad essere stata candidata altre due volte. Questa è la sua quinta candidatura, la seconda come non protagonista, dopo quella del 1977 per Taxi Driver, quando aveva solo 15 anni.
Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers
La favorita di quest’anno come non protagonista è Da’Vine Joy Randolph, la cuoca che ha perso un figlio in guerra nell’apprezzatissimo The Holdovers di Alexander Payne. Arriva all’Oscar dopo quattro premi prestigiosi già vinti per il ruolo: Golden Globe, Critics’ Choice Awards, BAFTA e Screen Actors’ Guild Award. In tv l’abbiamo vista in Empire e Only Murders in the Building. Questa è la sua prima candidatura all’Oscar e potrebbe portarselo a casa.
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