Io capitano, che il 10 marzo corre per l’Oscar, è stato premiato dall’AASC – l’Associazione dei Critici Cinematografici appartenenti alla Comunità Afroamericana – come miglior titolo internazionale.
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Il premio, ricevuto alla vigilia dell’uscita del film nelle sale americane (preceduta da recensioni entusiaste e da un indice di gradimento del 97% su Rotten Tomatoes), contribuisce a farne parlare in un momento cruciale, perché già ieri i membri dell’Academy hanno cominciato a votare per decretare i vincitori della 96esima notte delle stelle.
(fonte: Cinecittànews)
Le dichiarazioni di Garrone
Il regista, come riportato dall’Ansa ha dichiarato:
“Sono particolarmente felice di questo premio, dimostra che il film è stato capito dalla comunità afroamericana. In fin dei conti, mi si poteva obiettare: ‘Ma come ti permetti, tu bianco, italiano, di raccontare questa storia? Avrei potuto essere frainteso, accusato di appropriarmi di una vicenda umana e storica non mia. Il fatto che proprio i critici afroamericani abbiano deciso di premiare questa epopea sulla schiavitù contemporanea significa che hanno percepito che mi sono messo a servizio della storia, che sono un intermediario”.
Garrone ha poi aggiunto:
“Mi sono reso conto che si tratta di un film che qui sorprende. Non tutti sono a conoscenza della portata del dramma che si vive tra Africa e Italia: parliamo di 30mila morti in 10 anni. Poi restano colpiti dall’intensità e dalla purezza dell’interpretazione degli attori. Questo premio è più loro che mio, io ho solo prestato la voce a chi altrimenti non ce l’ha”.

Le altre pellicole premiate dall’Aasc
Gli altri film premiati sono stati Origin di Ava DuVernay, nella categoria drammatica; American Fiction di Cord Jefferson tra le commedie e tra i musical ha vinto Il colore viola di Blitz Bazawule.

America fiction
Matteo Garrone
Regista e sceneggiatore italiano (Roma 1968). Esordisce nel 1996 vince il Sacher Festival gira il suo primo lungometraggio Terra di mezzo. Nel 1998 gira Ospiti. Nel 2000 affronta il tema della precarietà in Estate romana, presentato a Cannes. Con L’imbalsamatore (2002), presentato anch’esso a Cannes, ottiene un grande successo di pubblico e di critica. Primo amore (2004) è una storia di sentimenti ossessiva e maniacale. Nel 2008 presenta a Cannes Gomorra, film di denuncia della camorra campana, tratto dall’omonimo libro di R. Saviano, che vince il Grand Prix Speciale della giuria. Successivamente Garrone presenta Reality (2012) al Festival di Cannes, ricevendo il Grand Prix Speciale della Giuria. Sempre a cannes nel 2015 presenta Il racconto dei racconti – Tale of Tales (2015), adattamento del libro di racconti Lo cunto de li cunti di G. Basile. Nel 2018 dirige Dogman, film ispirato all’omiciodio del pugile dilettante e criminale Giancarlo Ricci, ucciso a Roma nel 1968 da Pietro De Negri detto detto “er canaro della Magliana”. Nel 2019 dirige Pinocchio, nel cui cast compaiono Roberto Benigni, nel ruolo di Geppetto, Gigi Proietti, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini, Il film si è aggiudicato cinque David di Donatello come miglior film, miglior truccatore, miglior costumista, miglior acconciatore, migliori effetti visivi.