‘Giannis- il viaggio meraviglioso’: l’incredibile storia del Greek Freak
Il documentario sulla vita della star dell'NBI Giannis Antetokounmpo, il “greek freak". Dall'infanzia povera fino alle vette sportive, senza dimenticare l'importanza della famiglia
È disponibile su Prime Video Giannis-il viaggio meraviglioso (Giannis: The Marvelous Journey) di Kristen Lappas, documentario sulla star del basket Giannis Antetokounmpo, conosciuto come il “greek freak”. Il film è il racconto intimo e personale del suo viaggio dall’infanzia in povertà in Grecia, figlio di immigrati nigeriani, fino ai vertici del mondo del basket.
Giannis Antetokounmpo è un giocatore di basket conosciuto in tutto il mondo per il suo straordinario talento. Nato in Grecia da genitori nigeriani, il ragazzo è da sempre legatissimo alla sua famiglia e ai suoi fratelli. Durante tutta l’infanzia e l’adolescenza, Giannis vive in una situazione di estrema povertà, con i genitori privi di visto di soggiorno e il continuo terrore dello sfratto. Il basket rappresenta il modo per sfuggire a questa condizione, salvando non solo sé stesso ma anche tutta la famiglia. Reclutato dall’NBI appena maggiorenne, dovrà superare la solitudine e poi i traumi personali, per poter arrivare alle vette sportive e condurre la sua squadra, i Milwaukee Bucks, fino alla vittoria del campionato..
Recensione di Giannis-il viaggio meraviglioso
La Grecia razzista e la vita da ambulante. Il risveglio dell’eroe
Giannis non nasce in qualche periferia dell’America lontana o in qualche sperduta favelas, ma nella vicinissima Grecia. I suoi genitori arrivano in Europa dal Senegal, durante il flusso migratorio che ha interessato tanto anche l’Italia nei primi anni del 2000. Sono ambulanti, vendono occhiali da sole e braccialetti. E così fanno anche Giannis e i suoi fratelli. Quanti ragazzini come loro si vedono anche sulle nostre spiagge?
La Grecia, che avrebbe poi fatto tanto per tenerli nelle loro squadre nazionali, non li vuole. I gruppi suprematisti che picchiano a morte chiunque abbia un colore della pelle diverso dal loro sono una minaccia reale che Giannis percepisce anche se è ancora un bambino.
In una realtà come questa il Basket è l’unica via di fuga e lui è un predestinato. Antetokounmpo ha un fisico da gigante, ancora prima di finire lo sviluppo, e soprattutto percepisce il gioco e il suo ritmo in modo istintivo. Ma la sua vera forza è la fame e, come lui stesso dirà, la vita da giocatore dell’NBI è facile, dopo quello che ha vissuto in Grecia.
Sono le basi di una storia di rivalsa che non può non emozionare.
Giannis e la sua famiglia in Grecia
Quando la vita prende il sopravvento. Morte e rinascita
Giannis arriva all’NBI prestissimo, appena maggiorenne. É per la prima volta fuori dalla Grecia, nel mondo straordinario degli Stati Uniti, ed è senza la sua famiglia. Il tema dei legami familiari è fondamentale. Un’idea salvifica di gruppo dal destino comune che guida la vita di Giannis come una fondamentale bussola morale.
A questo punto il documentario fonde la storia raccontata in prima persona tramite le interviste, con i filmati d’archivio del giovane cestista negli States. Giannis firma il contratto, impara a guidare, mangia il suo primo corn-dog… questi momenti di (quasi) normalità si mischiano con le incredibili acrobazie sul campo. È il racconto di un ragazzo con i piedi per terra, nonostante la sua storia straordinaria.
Cambiare il mondo. La via del ritorno
La storia termina con un lieto fine da favola: Giannis, due titoli come miglior giocatore dell’anno già vinti, riesce a portare alla vittoria del campionato la sua squadra dopo ben cinquant’anni dall’ultima vittoria.
Eppure il Greek Freak, come lo chiamano, non sarebbe un vero eroe da film se non avesse imparato una lezione importante da questo viaggio: l’importanza della famiglia, non come nucleo individualista, ma come valore di aiuto reciproco e sguardo rivolto verso l’altro. Perciò, la sua missione salvifica non si ferma ai suoi consanguinei ma, si estende a tutti i bambini che, come faceva lui, sognano di cambiare la loro vita.
Con la sua fondazione AntetokounBros Academy, accoglie ogni anno 100 bambini provenienti da gruppi sociali vulnerabili e da vari quartieri, paesi e contesti sociali, dandogli l’opportunità di mostrare il loro potenziale attraverso lo sport. Fine?