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In Sala

‘Martedì e venerdì’ Come si misura il valore del tempo?

Al cinema dal 22 febbraio, Martedì e Venerdì riporta sulla scena la coppia di registi formata da Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis, impegnati in un racconto intenso ed emozionante, con un maestoso Edoardo Pesce.

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martedì e venerdì

Si intitola Martedì e venerdì il nuovo lavoro firmato da Fabrizio MoroAlessio De Leonardis, in sala dal 22 febbraio 2024, distribuito da Medusa e prodotto da La Casa RossaRai Cinema. La coppia di autori torna dietro la macchina da presa, a distanza di un paio d’anni dallo splendido esordio, Ghiaccio, e realizza un altro gioiello di cinema italiano indipendente.

‘Martedì e Venerdì’ conversazione con Alessio De Leonardis

I protagonisti ne sono traghettatori e strumenti: Edoardo Pesce è, senza dubbio alcuno, tra i migliori interpreti di oggi, con quella sua capacità di calibrare fisico e anima a seconda del ruolo; la giovanissima Aurora Menenti che dà una prova credibile e a tratti struggente. Completano il quadro dei comprimari notevoli, da Piergiorgio BellocchioJosafat Vagni, in una versione “cresciuta” dei Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini (che portò sul palco del Teatro Argentina).

Martedì e venerdì | La trama

Marino (Pesce) e Simona (Rosa Diletta Rossi) hanno deciso di separarsi e stanno firmando i documenti per l’affidamento della figlia, Claudia (Menenti). Martedì e venerdì sono i giorni in cui il padre potrà trascorrere del tempo insieme a lei. La vita per Marino non va esattamente per il meglio, tra gli alimenti da pagare, gli affitti troppo alti per permettersi un appartamento e mantenere la sua officina, e la difficoltà di trovare un altro lavoro.

Ci vorrebbe una bella vincita.

Per fortuna, il fratello Nando (Adamo Dionisi) cerca di aiutarlo, come può, ma anche lui ha i suoi problemi. Un giorno, mentre sono in piscina, Marino e Claudia litigano e non si vedono per giorni. Proprio durante quel periodo, l’uomo decide di imbarcarsi in affari poco puliti, al soldo di Cioccolatino (Giorgio Caputo).

martedì e venerdì

I dettagli che fanno il totale

Complici tutta una serie di elementi, dalla produzione agli aspetti più puramente creativi, la pellicola si nutre e cresce grazie alla passione, all’impegno, alla sensibilità e alla competenza di chi le ha dato forma. Lo sguardo di Moro e De Leonardis possiede, e restituisce soprattutto, un amore verso i propri personaggi, che conduce naturalmente a osservare dalla loro prospettiva. E sta anche lì la forza di un simile progetto, oltre che in una varietà infinitesimale di altri dettagli.

La macchina da presa si sofferma spesso su alcuni di essi: la fede al dito, una rosa rossa, un casco abbandonato. La vita è fatta di piccole cose che, spesso, fanno la differenza. Ne sanno qualcosa i protagonisti: a Marino due soli giorni alla settimana non bastano per ricostruire un rapporto con Claudia, ma un semplice gesto può dire più di mille parole. L’affetto che lega un padre alla sua bambina è qualcosa di intangibile, ma indistruttibile.

Come si misura il valore del tempo

Ecco perché il tempo trascorso insieme ha un valore inestimabile. Ma come lo si misura? Martedì e venerdì si interroga su questioni semplici, ma mai banali, che appartengono alla sfera quotidiana. Attraverso la figura di Marino e ciò che gli capita, vengono sollevate riflessioni sulla società di oggi, dal meccanismo del lavoro al funzionamento di una famiglia, dai lasciti di un passato non facile alle speranze per un futuro migliore.

martedì e venerdì

Il film appare ricolmo (e arricchito) da battute utili a comprendere, rispecchiarsi ed empatizzare. La verità in esso contenuta rende la fruizione profonda, viscerale, trasformante.

Il simbolismo nelle piccole cose

Marino è un buono, costretto dalla vita a scendere a patti e compromettere la propria coscienza, a sporcarsi davvero le mani, per un bene superiore, quello di sua figlia. La voglia di ridere, scherzare, giocare, non sparisce mai completamente dal suo essere, perché solo così può, forse, affrontare tutto il male e il brutto che lo (e ci!) circonda.

La descrizione del “triangolo” familiare ostenta una grande potenza visiva e simbolica, andando a inserirsi in una poetica estremamente realistica e densa di significato. I messaggi che emergono dalla narrazione, più che dettare la via o spingere al giudizio, invitano all’osservazione e alla libertà di provare sentimenti, anche contrastanti. Martedì e venerdì è una di quelle opere piccole, indipendenti, ma assolutamente indelebili ed emozionanti.

Martedì e Venerdì – trailer e sinossi

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

Martedì e venerdì

  • Anno: 2024
  • Durata: 105
  • Distribuzione: Medusa Film
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis
  • Data di uscita: 22-February-2024