‘Night Swim’ Un horror dalle polveri bagnatissime.

Dopo lo sposalizio suggellato da M3gan, la Atomic Monster di James Wan e la Blumhouse di Jason Bloom sfornano Night Swim, un’inconsueta ghost story acquatica che costituisce l’esordio nel lungometraggio di Bryce McGuire.

Gavin Warren in Night Swim © Universal Pictures

Night Swim – la trama

La coppia composta da Ray (Wyatt Russell) e Eve (Kerry Condon) è in cerca di una dimora per sé e i figli, Izzy (Amélie Hoeferle) ed Elliot (Gavin Warren). Per pura “fortuna” si imbattono in una splendida villetta con piscina a un prezzo sinistramente vantaggioso. Per di più l’acqua sorgiva con cui viene riempita la vasca ha poteri taumaturgici per la sclerosi di cui soffre Ray, ex giocatore di baseball fermato dal grave malessere. Naturalmente, non tarderanno a verificarsi episodi inquietanti legati alla piscina, ma di traslocare o lamentare al venditore i difetti occulti non se ne parla. L’escalation da brividi che tormenterà la famiglia spingerà Eve a fare luce sui segreti della piscina posseduta, scoprendo la consueta terribile verità. Riuscirà la famiglia a sopravvivere al perfido specchio d’acqua?

Night Swim – il trailer

Quando è la piscina a essere infestata dal male

Nell’ambito del cinema horror (e non solo), la scoperta di nuovi autori passa spesso per i cortometraggi, mezzi con cui i giovani registi possono sintetizzare estetica, riferimenti e dichiarazioni d’intenti. Inoltre, nei casi fortunati, questi primi lavori vengono espansi a lungometraggi come accaduto al regista Bryce McGuire con Night Swim. Tuttavia, per ottenere un lavoro di spessore, è essenziale che il corto contenga in nuce un high concept adamantino, elemento del tutto assente in Night Swim.

Sebbene spostare lo sguardo dalla casa infestata alla piscina fosse un’idea sulla originale sulla carta, il film non ha nulla da dire al netto di jump scare e vfx risibili. Per non parlare di scene suppostamente terrificanti che lasciano molto perplessi. Nel cast spicca solo Kerry Condon (nominata Oscar per Gli Spiriti dell’Isola) che qui dà il massimo per dare intensità a un film esangue. Discutibile anche l’assenza di piani di lettura stimolanti; si ha proprio la sensazione di vedere un mero montaggio di variazioni sul tema “spaventi in piscina”. Anche perché l’unico messaggio compiuto che potrebbe suggerire il film è quello di farsi assistere  da una sensitiva o un sensitivo prima di comprare casa o di non lesinare sull’acqua clorata.

Kerry Condon © Universal Pictures

Un horror che non riesce a stare a galla

Night Swim non riesce a stare a galla e incarna una bulimia produttiva che sforna prodotti ben confezionati ma insignificanti una volta scartati. Naturalmente Blumhouse e Atomic Monster si possono permettere dei passi falsi, ma senza abusare della pazienza del pubblico. Giustissimo premiare i giovani registi espandendo i loro cortometraggi ma se già il corto è privo di idee diventa difficile estrapolare un film riuscito. Si percepisce in ogni minuto, infatti, la fatica nello strutturare una mitologia convincente per questo orrore acquatico a partire dal soggetto.

Questa volta per chi scrive è andata male, ma per produttori così consumati non esistono rischi non calcolati o tuffi a vuoto. Se cercate un horror dallo spunto vagamente originale, ma senza nessun tipo di spessore, Night Swim può fare al caso vostro. Per il resto, è un film dalle polveri bagnatissime.