Now tv ha acquisito i diritti del nuovo adattamento cinematografico della famosa opera di Alexandre Dumas. Distribuito da Notorius Pictures, I tre moschettieri: Milady prosegue le vicende dei mitici personaggi, incontrati sul grande schermo meno di un anno fa, con I tre moschettieri: D’Artagnan. Il progetto si compone (per il momento) di due capitoli, strettamente collegati e perfettamente in linea con il capolavoro letterario da cui hanno origine.
Martin Bourboulon (Eiffel) torna in cabina di regia, conoscendo ormai bene i suoi protagonisti e le loro storie, così da rendergi giustizia. Intrattenimento, emozioni, ironia, sono gli ingredienti principali, a cui se ne aggiungono molti altri, offrendo un quadro ricco e sfaccettato. Candidato, non a caso, a 6 premi César.
Mentre D’Artagnan (François Civil) è sulle tracce di Constance (Lyna Khoudri), rapita da ignoti dopo aver assistito a un complotto contro il Re di Francia, Luigi XIII (Louis Garrel), si imbatte in una donna misteriosa e pericolosa (Eva Green). Quest’ultima non è altri se non Milady de Winter, moglie di Athos (Vincent Cassel) e marchiata con il giglio per un crimine commesso in passato.
Dopo essersi aiutati a vicenda, D’Artagnan e Milady si separano, ma non ci vorrà troppo tempo prima che le loro strade si riuniscano. La situazione in Francia appare sempre più grave, sull’orlo di un conflitto dagli esiti incerti. Il Re fa affidamento su personaggi ambigui, ma, per sua fortuna, ha i moschettieri a guardargli le spalle.
Athos, Porthos (Pio Marmaï), Aramis (Romain Duris) e D’Artagnan fanno parte della spedizione, guidata dal Capitano de Treville (Marc Barbé). Costretti a lasciare in sospeso le questioni personali, i quattro spadaccini rischieranno la vita per un bene più grande.
Viva il genere “cappa e spada”
Il genere “cappa e spada” torna in grande spolvero sullo schermo, grazie a una padronanza di mezzi, a una conoscenza e a un rispetto decisamente ineccepibili. La regia di Bourboulon non gigioneggia, affidandosi al materiale a sua disposizione. Le gesta dei moschettieri contengono già tutto ciò di cui un adattamento cinematografico ha bisogno: storie fatte di contenuti, di messaggi e di sentimenti, protagonisti tridimensionali e umani, un bel pizzico di azione e un periodo storico infinitamente affascinante.
Sogni romantici e crisi mistiche, cambiamenti necessari e rotture dolorose. I moschettieri che troviamo in questo secondo capitolo hanno a che fare con nuove sfide, personali oltre che “lavorative”. In fondo, si tratta di uomini come tanti, con delle abilità particolari in combattimento, che vivono nella Francia del 1600 e che devono far fronte a situazioni importanti, divisi tra un senso di responsabilità ingombrante e dei sentimenti spesso tenuti troppo celati.
Dopo il grande (e meritato) successo del primo capitolo, I tre moschettieri: Milady ripropone l’entusiasmo di quel tipo di intrattenimento che non richiede troppo sforzo e che fa dimenticare tutto il resto, almeno per un paio d’orette. Un plauso ai realizzatori dell’ambizioso progetto – del quale è inevitabile adesso aspettarsi un secondo sequel – e agli interpreti, ancora una volta al servizio dei rispettivi personaggi, dei quali sono, evidentemente, innamorati, tanto quanto noi spettatori.
I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’
I tre moschettieri: Milady
Anno: 2023
Durata: 115
Distribuzione: Notorius Pictures
Genere: avventura
Nazionalita: Francia, Germania, Spagna
Regia: Martin Bourboulon
Data di uscita: 21-October-2024
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers