Fra i protagonisti troviamo attori d’esperienza come Raoul Bova e Angela Finocchiaro, le eterne promesse amicianeDiana Del Bufalo e Andrea Dianetti, e Alessandro Tiberi – quest’ultimo è fra i protagonisti della serie No Activity – Niente da segnalare (2023), disponibile sempre su Prime Video. Inoltre, la pellicola segna il debutto nel cinema mainstream della pornostar Valentina Nappi.
La storia di una Bridget Jones nostrana
Pensati Sexy vede protagonista Maddalena, millenial relegata sempre in secondo piano, sia in famiglia che al lavoro. Con un fisico non perfetto e un gusto estetico discutibile, la protagonista vive all’ombra della sorella e dei giovani influencer per cui scrive libri come ghostwriter. La sua costante ricerca di attenzione e affetto la spinge ad accettare la corte del suo capoufficio, nonostante sia sposato.
Pensati Sexy – Un frame del lungometraggio di Michela Andreozzi
Nella speranza di trovare nuovi modi per sedurre, Maddalena si avventura in siti porno. Da quel momento, le appare Valentina Nappi, in una sorta di novello grillo parlante, che la guiderà alla riscoperta di se stessa e le insegnerà le regole per accettarsi.
Durante il suo percorso, Maddalena incontrerà un amico del cognato, un aspirante comico di cui si invaghirà, ma che decide di mettere da parte per perseguire la sua ambita meta amorosa. Tuttavia, quando questo obiettivo svanirà definitivamente, la donna troverà la forza per riprendere il controllo del suo destino.
Quando le idee sono troppe …
Michela Andreozzi, insieme a Daniela Delle Foglie, scrive un’opera che ha l’ambizione di toccare diverse tematiche importanti fra cui:
body positivity
body shaming
vacuità delle nuove generazioni
precarietà del lavoro
emancipazione sessuale
Il risultato ottenuto non rispecchia le aspettative, in quanto la narrazione è confusa e per nulla efficace. Inoltre, per una semplificazione rappresentativa, la regista non fa altro che appoggiarsi ai soliti stereotipi: la donna fuori forma che veste in maniera goffa con amici sfigati e con la madre oppressiva. Ovviamente, in questa fiera dell’ovvietà, non può mancare la quota queer che non ha ragion d’essere, neanche in qualità di esca bensì solo per aggiungere un ulteriore ingrediente – inutile, visto che non viene esplorato.
Del resto, Andreozzi non è nuova alla rappresentanza queer nei suoi film. In Nove lune e mezza una delle coppie protagoniste è omosessuale, sposata e con due figli. Una rappresentazione interessante ma per nulla indagata, usata per momenti comici e fagocitata dalle altre due coppie protagoniste.
… e non funzionali
Le due autrici non fanno altro che riprendere scene già viste in altri film e renderle, per quanto possibile, più banali. Tutto ciò che riguarda l’accettazione del proprio aspetto viene relegato al mero effetto comico. Anche quando dovrebbe esserci l’aspetto di rivincita nei confronti di chi l’ha sempre derisa, la protagonista declama un monologo poco convincente e più utile alla narrazione umoristica.
Pensati Sexy – Diana Del Bufalo e Fabrizio Colica in una scena
Le stesse considerazioni sono valide anche per la raffigurazione dei giovani, che non leggono libri e irrimediabilmente ignoranti, piuttosto che per la precarietà del lavoro, male dei tempi moderni. Finanche l’uso della riscoperta sessuale diventa una forzatura: alcune scene sono letteralmente gettate all’interno della narrazione senza una significazione se non quella di dare la parvenza di emancipazione.
Tutto ciò non viene alleggerito dalle scelte registiche che, invece, portano a un agglomerato di immagini che, a volte, risultano non lineari. Uno stile, quello di Andreozzi, che ritroviamo anche in altri suoi lavori, dove l’animo da commedia spensierata deve prevalere, ma in Pensati Sexy raggiunge l’esasperazione. Un esempio è l’uso delle animazioni di pupazzi a fini erotici.
Il potenziale disinnescato di un buon cast
La pellicola non riesce a far emergere il valore del cast utilizzato, sia maestranze che attoriale. Pietro Morana è costretto a seguire una linea narrativa che rende il montaggio simile a quello di un qualunque show televisivo moderno. I costumi di Davide Bazzerla si ritrovano invischiati nella rappresentazione buffa della protagonista, mentre le scenografie di Marcello Di Carlo rispecchiano la volontà di non discostarsi da un prodotto televisivo. Solo la fotografia di Maurizio Calvesi e le musiche di Michele Braga riescono a svicolare dall’impronta narrativa imposta, riuscendo ad avere una propria dignità.
Diana Del Bufalo è una scoperta di Maria De Filippi e, nonostante la si veda spesso in commedie che non sono al suo livello, l’abbiamo potuta apprezzare in altri prodotti come C’era una volta Studio Uno (2017) o 7 donne e un mistero (2021). Ha una potenzialità comica innata che, in questo film, non viene sfruttata bensì banalizzata con l’uso di battutine a doppio senso consunte.
Pensati Sexy – Alessandro Tiberi e Diana Del Bufalo
Alessandro Tiberi è un buon attore, sottovalutato dalle produzioni, di cui abbiamo apprezzato le qualità di spalla comica nella serie Amazon No Activity – Niente da segnalare. Le scene migliori di Pensati Sexy sono proprio quelle che vedono Del Bufalo e Tiberi insieme, senza altri fronzoli e forzature.
Di Angela Finocchiaro e Raoul Bova non si può mettere in discussione la loro professionalità, testimoniata da anni di esperienza davanti alla macchina da presa. Peccato che si veda la prima relegata al ruolo di madre assatanata e il secondo di uomo banalotto. Fabrizio Colica e Andrea Dianetti sono giovani attori che ricoprono i ruoli del coinquilino omosessuale e del cognato svampito. Entrambi, portati a una velatura Colica e a una esasperazione Dianetti, sarebbero stati capaci di dare una profondità ai loro personaggi.
Lo stesso ragionamento vale anche per Camilla Filippi e Jenny De Nucci, fagocitate dai loro personaggi spesso sovrastrutturati. Discorso a parte per Valentina Nappi, la pornostar che è al suo debutto nel mainstream. Il suo è un ruolo funzionale, ben calibrato, senza scadere negli eccessi o nei soliti cliché – a parte alcune battute, facili doppi sensi che non fanno manco più ridere tanto sono inflazionati.
Commedia come spensieratezza
Pensati Sexy risulta un prodotto ben studiato: argomenti di richiamo, un buon cast, una regista conosciuta. Dal punto di vista commerciale, ha tutti i presupposti per far bene. Dal punto di vista autorale, invece, poteva regalare qualche cosa di più. Tutte le scelte fatte da Andreozzi portano il film sulla strada di una narrazione che non necessita di approfondimento, che non lascia spazio alla metabolizzazione, anche di messaggi più seri.
Pensati Sexy – Diana Del Bufalo e Angela Finocchiaro
La commedia all’italiana, nota per aver portato sul grande schermo temi interessanti a livello sociale, è solo un ricordo. Ora, con il termine commedia, si è soliti indicare produzioni che non richiedano sforzo allo spettatore. Pensati Sexy è, perciò, una commedia moderna che vuole apparire ciò che non è. La regista, nonostante il suo valore, pare non voler scientemente dare una impronta autorale, né a livello di narrazione né di contenuto.
Maddalena e le sue avventure sono un buon compromesso per una serata spensierata, senza impegnarsi in spunti di critica sociale. Chi ha amato Il diario di Bridget Jones potrà, forse, apprezzare questa storia nostrana come farebbe con un piatto di fish and chips assaporato all’ombra del cupolone.
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