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Adam Sandler: 5 film (+1) di uno degli attori comici più amati

5 commedie cult con Adam Sandler da vedere o rivedere in streaming (più 1 sorpresa)

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Attore di cinema, ma anche comico televisivo, produttore, sceneggiatore e musicista. Dopo oltre 30 anni di carriera e più di 40 film da protagonista, Adam Sandler non ha bisogno di presentazioni. Anche se in Italia non gode della stessa fama che negli Stati Uniti lo accompagna ininterrottamente dai tempi di Bulletproof  (1996), Adam Sandler è un’icona della risata. Ma non solo: è anche una delle poche celebrities americane a mettere d’accordo tutti. Cosa non da poco, in questo periodo di grande polarizzazione delle opinioni. Ripercorriamo la carriera del “king of comedy” che il prossimo 1 marzo riceverà il People’s Icon Award per la sua decennale carriera comica, attraverso 5 commedie cult + 1  “bonus extra”.

Adam Sandler: 5 film da vedere

Un tipo imprevedibile

Il titolo originale di questa commedia sportiva del 1996 è Happy Gilmore. È il nome del personaggio interpretato dal protagonista, nonché quello della società di produzione che Sandler fonderà nel 1999.

Amatissimo dal pubblico (ma anche un po’ odiato, basta vedere le percentuali di gradimento su Rotten Tomatoes), Un tipo imprevedibile incassò alla sua uscita quasi 40 milioni di USD solo negli Stati Uniti.

Al centro del film diretto da Dennis Dugan c’è una classica storia hollywoodiana: l’improbabile riscatto di un loser tanto disastroso quanto simpatico, ambientata nel mondo del golf. Il tutto condito con le giuste dosi di demenzialità da cartone animato e buoni sentimenti. Oggi ricordiamo Un tipo imprevedibile con un’emozione particolare perché nel cast spicca Carl Weathers, l’indimenticabile Apollo della saga di Rocky, recentemente scomparso.

Disponibile in vendita e a noleggio su Prime Video e Apple TV.

adam sandler

Waterboy

Un’altra incursione nel mondo dello sport per Adam Sandler con questa commedia del 1998 diretta da Franck Coraci (titolo originale: The Waterboy). L’attore interpreta un ragazzo trentenne con disabilità mentale che “porta l’acqua” agli atleti di una squadra locale di football americano. All’uscita il film fu piuttosto snobbato in Europa, ma in patria incassò 161,5 milioni di USD, alimentando lo status di Sandler come “nuovo Tom Hanks”, appena più irriverente. A rivederlo oggi Waterboy appare forse imbarazzante e paternalistico (se non addirittura razzista) per la rappresentazione del disturbo mentale. Però ha il merito di mettere in luce il “fattore umano” e l’empatia dell’attore, riconosciuta dai tanti fan.

Disponibile su Disney+.

50 volte il primo bacio

Passano gli anni e alla soglia dei 40 finalmente Adam Sandler si innamora e diventa un protagonista “sessuato”. Anzi, nel 2004 interpreta una delle commedie sentimentali più viste e amate del decennio. 50 volte il primo bacio (50 First Dates) è un film del 2004 diretto da Peter Segal. Nel film Sandler è un veterinario latin-lover che si innamora a prima vista di una giovane e affascinante insegnante d’arte, interpretata da Drew Barrymore. La ragazza però soffre di una forma di amnesia che le “resetta” la memoria ogni mattina. Da qui, il tentativo di lui di riconquistarla ogni giorno, con tecniche sempre nuove. Gag e sentimento, ironia e commozione, dialoghi brillanti e momenti slapstick: 50 volte il primo bacio dosa bene ingredienti eterogenei e permette a Sandler di consolidare il successo anche fuori dai confini americani.

Disponibile su Sky / Now TV.

In vendita e a noleggio su Prime Video, Apple TV e Rakuten.

 

Adam Sandler: 5 film da vedere

Zohan – Tutte le donne vengono al pettine

Di nuovo diretto nel 2008 da Dennis Dugan, Zohan – Tutte le donne vengono al pettine (You Don’t Mess With The Zohan) è stato scritto da Sandler insieme a Judd Apatow e Robert Smigel. Nell’improbabile ruolo di agente segreto israeliano che si rifà una vita e un’identità a New York come parrucchiere per signore, qui Sandler omaggia sia l’amico e mentore Ben Stiller e il cult Zoolander, sia la tipica comicità “jewish” dei maestri Jerry Lewis, Mel Brooks e Woody Allen.

A rivederlo oggi il film colpisce soprattutto perché associa i toni da commedia al conflitto tra Israele e Palestina. Una visione che mette quasi imbarazzo, dato che è praticamente impossibile estraniarsi da ciò che sta succedendo in Medio Oriente.

Disponibile su Netflix.

In vendita e a noleggio su Prime Video e Apple TV.

Un weekend da bamboccioni

Sempre diretto dal sodale Dennis Dugan, Un weekend da bamboccioni (Grown Ups) è un film corale del 2010. Adam Sandler interpreta uno dei cinque amici d’infanzia che si rincontrano dopo tanti anni al funerale del loro vecchio coach. Insieme decidono di partire per un weekend all’insegna dei ricordi e con una missione da compiere: spargere le ceneri del defunto sulla riva di un lago.

Crisi della mezza età, problemi di coppia, difficoltà di comunicazione con i figli, sogni disattesi, vecchi rancori, l’amicizia che sfida il tempo, lo sport che fa da ponte tra passato e futuro, Un weekend da bamboccioni è a prima vista un concentrato di luoghi comuni americani. Eppure, al di là di qualche situazione prevedibile, la formula ha funzionato alla grande: con oltre 270 milioni di USD è stato il film di Sandler che ha incassato di più dopo l’uscita nelle sale. E ha dato vita nel 2013 a un sequel altrettanto di successo: Un weekend da bamboccioni 2 (Grown Ups 2).

Disponibile su Netflix e Sky /Now TV  

 

 

Film Bonus

The Meyerowitz Stories

Chiudiamo questa carrellata di successi popolari con un’opera autoriale, molto diversa dalle tipiche commedie con Adam Sandler. Stiamo parlando di The Meyerowitz Stories, un film del 2017 scritto e diretto da Noah Baumbach, l’autore di Storia di un matrimonio (2019) e Rumore bianco (2022), ma soprattutto co-sceneggiatore del fenomeno Barbie, nonché collaboratore di lunga data (e compagno nella vita) della sua autrice, Greta Gerwig.

Presentato al Festival di Cannes 2017, il film è un dramma corale incentrato su una famiglia borghese di origine ebraica che vive a New York. Lodato dalla critica per la qualità dei dialoghi e del cast (con Sandler ci sono tra gli altri Emma Thompson, Ben Stiller, Dustin Hoffman, oltre a partecipazioni di Adam Driver, Sigourney Weaver e Candice Bergen), The Meyerowits Stories mette in scena un variegato campionario di dinamiche familiari spesso disfunzionali. E il nostro Adam eccelle nel ruolo dell’ennesimo loser della sua carriera: spaventato dal mondo, castrato dal padre ingombrante e in debito di autostima.

Disponibile su Netflix.

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