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‘Povere creature!’ e la “spiegazione” dei suoi particolari costumi

Il film vincitore del Leone d'Oro raccontato anche attraverso gli abiti

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Povere Creature!, il film vincitore del Leone d’Oro 2023 adesso nelle sale, può essere raccontato anche attraverso i suoi costumi.

Il film, diretto da Yorgos Lanthimos, già regista di The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro e La favorita, tanto per citarne alcuni, è molto attento a non tralasciare neanche un dettaglio, compresi appunto gli abiti, tutt’altro che tradizionali e semplici. Ecco, quindi, che anche i costumi sono in grado di raccontare molto della storia adesso sul grande schermo.

Leggi la recensione del film

Chi c’è dietro i costumi di Povere creature!

Innanzitutto c’è da dire che gli abiti indossati dalla protagonista Emma Stone in Povere creature! sono stati realizzati da Holly Waddington, che aveva dato modo di dimostrare il proprio valore in produzioni come The Great e Lady Macbeth.

Tutti i costumi sono scelti con attenzione perché vanno di pari passo con l’evoluzione della protagonista Bella Baxter. Ecco, quindi, che i suoi costumi rispecchiano il suo risveglio sociale e sessuale.

I costumi di Povere Creature! in un video

Le parole di Emma Stone e della costumista

Ecco anche le parole dell’attrice che parla degli abiti indossati:

La tavolozza cromatica e i colori che Holly ha utilizzato sono frutto di riflessioni molto profonde, e sono ispirati a ciò che Bella sta affrontando e al modo in cui si sta evolvendo.

Un momento chiave è quello dell’arrivo al bordello di Parigi. Per quel frangente ecco cosa ha detto Waddington:

Le immagini proposte dai drammi in costume sono sempre molto coerenti. Se siete cresciuti in Inghilterra guardando i programmi trasmessi dalla BBC la domenica sera, avrete visto molte donne dei bordelli del XVIII e del XIX secolo. È un look grandioso, ma volevamo fare qualcosa di leggermente diverso.

L’abito preferito dall’attrice

E poi tra tutti i costumi di Povere creature! il vestito che in assoluto ha colpito maggiormente è quello da sposa. Non a caso è diventato uno dei costumi preferiti di Emma Stone, non solo di questo film, ma della sua intera carriera. Queste le sue parole:

Mi sono quasi messa piangere quando l’ho indossato. Era splendido. Velato e delicato, ma anche incredibilmente forte. Ricorda un po’ il modo in cui vedo la natura del sesso, ossia come una mescolanza di vulnerabilità e sicurezza: il vestito simboleggia questo per me. Vedo questo abito come una dichiarazione estremamente significativa.

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