Fin dove può spingersi uno stato democratico? Dove si può arrivare in nome della “ragion di Stato”? Sono queste le domande che soggiacciono in Ghost Detainee – Il caso Abu Omar, il nuovo documentario prodotto da ILBE.
ILBE, che distribuisce e ha prodotto il film in collaborazione con In Bloom, Flair Media Production e La7, ha appena reso pubblico il poster e il trailer del documentario.
Scritto e diretto da Flavia Triggiani e Marina Loi con la collaborazione del giornalista Luca Fazzo, il film indaga sul rapimento nel 2003 dell’imam milanese Abu Omar. Questo è il primo caso al mondo in cui un sequestro di Stato, operato dalla CIA, finisce sui tavoli della magistratura di un Paese alleato.
Ghost Detainee – Il caso Abu Omar ripercorre il rapimento attraverso interviste esclusive, che spaziano tra l’Italia, gli Stati Uniti ed l’Egitto. A raccontarsi davanti alle telecamere saranno lo stesso Abu Omar e sua moglie Nabila. Oltre a loro ci saranno il Pubblico Ministero Armando Spataro, che ha seguito l’intera inchiesta, i giornalisti Matthew Cole della NBC News e Sebastian Rotella del Los Angeles Time. A raccontare la sua versione dei fatti ci sarà poi anche Niccolò Pollari, all’epoca dei fatti capo dei servizi segreti italiani.
Marina Loi ha detto che il film spazierà dallo Spy story al Legal con momenti di azione che si alternano a spunti di riflessione, affermando che
Questa commistione di generi ci ha appassionato molto: da una parte scene di rapimenti, torture, degne di un film d’azione, dall’altro domande “universali” su quale sia il comportamento giusto in casi estremi come il post 11 settembre.
Flavia Triggiani ha invece sottolineato “l’oggettività” di Ghost Detainee – Il caso Abu Omar asserendo come
Nei nostri documentari non abbiamo mai delle tesi precostituite, cerchiamo di rappresentare tutte le opinioni per far sì che lo stesso spettatore si faccia una propria idea in modo autonomo. Anche per questo abbiamo deciso di intervistare direttamente ad Alessandria d’Egitto l’ex Imam Abu Omar. Volevamo far sentire dalla sua voce, in esclusiva, e anche da quella di sua moglie, il racconto del rapimento, della carcerazione in Egitto e delle torture.
Del progetto ha parlato anche Andrea Iervolino, CEO del Gruppo ILBE, il quale ha voluto evidenziare l’impegno che ILBE mette nelle sue produzioni aggiungendo che
Dopo il successo de Le Mura di Bergamo, presentato in concorso al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino e vincitore del Premio Miglior Documentario Italiano DPA al Torino Film Festival, ci siamo lanciati in questa nuova avventura, in cui crediamo moltissimo. Questa è una pellicola che fa luce su una storia controversa e che siamo certi saprà stimolare riflessioni e dibattiti.
La trama di Ghost Detainee
Ghost Detainee – Il caso Abu Omar tratta di terrorismo, spionaggio e segreti di Stato. Questi sono gli elementi principali di una vicenda controversa e dibattuta che non lascia indifferenti e che pone ancora tantissimi dubbi. Un mistero rimasto irrisolto, venti lunghi anni di zone d’ombra che ancora non sono state completamente portate alla luce.
Abu Omar, imam della moschea milanese di via Quaranta rapito dalla CIA a Milano nel 2003, a racconterà in esclusiva per la prima volta la sua versione contrapposta ai tanti protagonisti della vicenda, come il generale Nicolò Pollari, capo all’epoca dei servizi segreti militari e il pm Armando Spataro. Anche loro per la prima volta esporranno la loro versione dei fatti. Da chi venne deciso di rapire Abu Omar, realizzando in nome della lotta al terrorismo una operazione illegale sul territorio italiano? Perché l’imam doveva sparire dalla circolazione? I servizi segreti italiani erano stati informati dalla CIA di quanto stava per accadere? Il governo italiano era al corrente? Quali aiuti ottennero a Milano i servizi segreti americani?
A distanza di vent’anni dalla campagna di “rendition”, i sequestri dei presunti terroristi da parte degli 007 americani, il rapimento di Abu Omar rimane un caso che solleva interrogativi ancora attuali: fin dove è lecito spingersi nella lotta al terrorismo? La “ragion di Stato” può portare a chiudere gli occhi davanti a violazioni della legge?
La vicenda giudiziaria relativa al rapimento dell’imam Abu Omar, unico caso al mondo di sequestro di Stato finito al centro di una indagine della magistratura, possiede colpi di scena degni di un thriller internazionale. Nel documentario i principali protagonisti terranno le fila del discorso attraverso le loro “verità” e faranno luce sulle tante domande che ancora aleggiano sul caso.