Come ogni anno, fioccano i centenari. É la volta di quello di Walter Michele Armando Annicchiarico, in arte Walter Chiari.
Nato a Verona l’8 marzo del ’24, da genitori pugliesi, fisico agile e asciutto, con alle spalle una breve carriera come pugile e poi nuotatore, grazie al suo carattere estroverso ed esuberante, fa il suo esordio al cinema nel’47 in Vanità di Giorgio Pastina e si aggiudica il Nastro d’argento come miglior attore esordiente.
Consolida il successo in teatro, dove è in coppia con Delia Scala, Sandra Mondaini e Ave Ninchi, e in televisione dove, al fianco di Carlo Campanini dà vita al famoso sketch sul Sarchiapone.
Al cinema ha partecipato ad alcune delle commedie italiche, spensierate, e di pura evasione, a fianco di Totò, Tognazzi, Vianello, per la regia di Mattoli, Mastrocinque, Girolami, Steno, Simonelli, Bianchi, Corbucci.
Una carriera spesa tra cinema, teatro e televisione
A dirigere Walter Chiari, furono, anche Blasetti, Monicelli, Comencini, Risi, Scola, Loy, Bolognini, Damiani e registi stranieri del calibro di Orson Welles (Falstaff, 1955), Otto Preminger (Buongiorno tristezza, 1958) e Laszlo Szabò (Due prostitute a Pigalle, 1975).
Eclettico, grande affabulatore, faceva però impazzire i registi che lo dirigevano perché, non solo non ricordava il più delle volte la parte che gli era affidata, ma perché amava improvvisare e stravolgere così le battute del copione. Non solo.
Grande nottambulo e amatore. Noti i suoi flirt con Lucia Bosè, Elsa Martinelli, Maria Gabriella di Savoia, Mina e Ava Gardner. Al mattino non riusciva a essere presente sul set e, per non farsi svegliare dagli autisti delle produzioni cinematografiche, dava laute mance ai portieri degli alberghi dove alloggiava.
La sua consacrazione in Bellissima di Visconti
Per tutti resta Alberto Annovazzi, il traffichino che bazzica Cinecittà e illude Maddalena Cecconi, in Bellissima di Luchino Visconti; la madre che sogna, invano, che la figlia possa diventare una piccola diva del cinema.
É noto come, la sera prima della premiazione alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia del 1986, Walter Chiari avesse festeggiato con gli amici e i con gli altri componenti del film Romance di Massimo Mazzucco. perché dato da tutti come vincitore della Coppa Volpi.
Il premio, però, se lo aggiudicò Carlo Delle Piane per Regalo di Natale di Pupi Avati e Chari fu beffato. L’ultima sua interpretazione fu in Tracce di vita amorosa di Peter Del Monte del ’90, per un piccolo cameo.
A ricordare Walter Chari, nel corso del Sudestival, la presentazione di 100% Walter. Biografia di un genio irregolare, edito da Baldini e Castoldi del figlio Simone Annicchiarico e Michele Sancisi, entrambi ospiti in sala. Il programma prevede anche la proiezione del doc Meglio esser chiari di Cecilia Formenti, con Simone Annichiarico, e del film Walter e i suoi cugini di Marino Girolami (1961)
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