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Elijah Wood: la carriera di un attore poliedrico

Elijah Wood, un attore tra cinema, serie tv e doppiaggio

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Tutti conoscono Elijah Wood. La sua interpretazione di Frodo Baggins nella trilogia de Il Signore Degli Anelli di Peter Jackson è entrata nell’immaginario collettivo, ritagliandosi un posto d’onore nella cultura popolare.

Gli inizi di Elijah Wood

Non tutti sanno che Wood comincia a recitare da giovanissimo, quando era ancora un bambino. La sua prima apparizione risale al 1989, in un vero e proprio cult: Ritorno Al Futuro: Parte 2 di Robert Zemeckis. Nel secondo capitolo della trilogia, Wood appare brevemente nei panni di un bambino con la maglietta rossa ed un buffo cappello verde, che guarda Marty McFly mentre gioca ad un videogioco nel futuro.

Negli anni ’90 si afferma come uno degli attori bambini più quotati, apparendo in numerosi lungometraggi, tra cui Avalon di Barry Levinson, La Strada Per Il Paradiso di Mary Agnes DonoghueIl Grande Volo di Richard Donner e Genitori Cercasi di Rob Reiner. Per le sue interpretazioni in questi quattro film ottiene la candidatura come “Miglior giovane attore protagonista” agli Young Artist Award.

Recita poi in numerose pellicole dei generi più disparati: il dramma Amore Per Sempre, al fianco di Mel Gibson e Jamie Lee Curtis, l’avventuroso Le Avventure di Huck Finn e il thriller L’Innocenza Del Diavolo (per il quale vince il Saturn Award per il “miglior attore emergente”).

Partecipa al film The War, dove interpreta il figlio del personaggio di Kevin Costner. E ricopre il ruolo di protagonista nel cult per famiglie degli anni ’90 Flipper, remake del film Il Mio Amico Delfino del 1963.

Nel 1995 Wood appare anche nel video musicale dei Cranberries Ridiculous Thoughts, dove è intento a seguire una specie di segnale radio attorno ad un edificio.

Tra il 1997 e il 1998 recita in Tempesta Di Ghiaccio di Ang Lee, nel catastrofico Deep Impact di Mimi Leder e nel monster movie The Faculty di Robert Rodriguez, regista con il quale tornerà a collaborare anche in altre produzioni future.

Elijah Wood in Il Signore degli Anelli

Ma è ovviamente nel 2001, con la partecipazione a Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (e nei successivi due capitoli) di Peter Jackson, che la carriera di Elijah Wood si consacra definitivamente. L’epopea tolkieniana portata in scena dal regista neozelandese è un miracolo produttivo. Un clamoroso successo di pubblico e critica che segna una svolta epocale nell’industria e nel genere fantasy. Frodo, il coraggioso e leale hobbit interpretato da Wood, entrerà nel cuore di milioni di persone. Così come tutti gli altri personaggi protagonisti di questa incredibile trilogia entrata nella storia del cinema.
Wood è stato il primo attore scelto per il film, in una selezione composta da ben 150 candidati (tra cui rientrava persino Jake Gyllenhaal). Era già un grandissimo fan del romanzo e, per sostenere il provino, si vestì da Frodo e lesse alcuni passaggi del libro, convincendo la produzione. Curiosità: Wood riesce a rimanere con lo sguardo fisso per diverso tempo, senza sbattere mai le palpebre. Questa caratteristica gli è stata utile nel terzo capitolo della trilogia, Il Ritorno Del Re, nella scena in cui Frodo si scontra con il terribile Shelob e viene intrappolato nella ragnatela della creatura. L’attore ha sfoggiato questa sua peculiarità per rendere lo stato comatoso dello hobbit più realistico!

La maturità della carriera

La carriera di Elijah Wood prosegue e si dimostra sempre di più un attore versatile e poliedrico, capace di adattarsi a qualsiasi tipo di personaggio. Nel 2004 partecipa ad un altro film divenuto cult, Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry, nei panni del tecnico Patrick, recitando al fianco di mostri sacri come Jim Carrey e Kate Winslet. L’anno successivo è protagonista, insieme a Charlie Hunnam, del film sportivo Hooligans, e torna a collaborare con Robert Rodriguez nell’adattamento cinematografico del fumetto di Frank Miller Sin City. Nel film, Wood interpreta Kevin, un inquietante serial killer cannibale privo dell’uso della parola. Per rendere il personaggio ancora più disturbante, all’attore vennero cambiati alcuni connotati fisici in post-produzione. Il mento, ad esempio, fu pesantemente ritoccato.

Sempre nel 2005 interpreta lo scrittore Jonathan Safran Foer nel film Ogni cosa è illuminata di Liev Schreiber, trasposizione dell’omonimo libro autobiografico. Il protagonista racconta il suo viaggio, sia fisico che spirituale, sulle orme del nonno, costretto ad emigrare dall’Ucraina agli Stati Uniti.

Nel 2006 Wood recita in Bobby di Emilio Estevez, film che narra l’assassinio del senatore Robert Kennedy dal punto di vista di 22 personaggi differenti. La pellicola ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio per il “miglior cast cinematografico dell’anno” agli Hollywood Film Awards.

Nel 2008 è protagonista, insieme a John Hurt, del thriller/poliziesco Oxford Murders – Teorema Di Un Delitto di Alex De La Iglesia, tratto dal romanzo La serie di Oxford di Guillermo Martìnez. Una pellicola elogiata per come integra implicazioni filosofiche di una certa complessità all’interno della narrazione cinematografica.

Prende parte poi alle due commedie sentimentali The Romantics e Separati Innamorati. Mentre nel 2012 interpreta lo psicopatico Frank in Maniac, remake dell’omonima pellicola del 1980. Un ruolo che si discosta parecchio da tutte le sue precedenti performance attoriali.

Nello stesso anno Elijah Wood torna brevemente nella Terra di Mezzo, in un cameo in Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, primo capitolo della trilogia prequel de Il Signore Degli Anelli.

La carriera di Wood prosegue tra blockbuster (come The Last Witch Hunter con Vin Diesel) e thriller/drammatici, tra cui Il Ricatto e Open Windows. Quest’ultimo è il primo film completamente girato in screencast, ovvero tramite schermi di pc, webcam e videocamere.

La predilezione per i film di genere continua e Wood prende parte alle commedie horror Cooties e Come To Daddy. E ai thriller I Corrotti e I Don’t Feel At Home In This World Anymore, interessante pellicola distribuita da Netflix e diretta da Macon Blair. Con questo regista, Wood è tornato a collaborare per un progetto che vedrà la luce quest’anno: il remake del celebre The Toxic Avenger (Il vendicatore tossico), cult assoluto del genere B-Movie prodotto dalla Troma nel 1984. Possiamo già dare una prima occhiata al personaggio interpretato da Wood nel remake targato Legendary Pictures grazie ad un’immagine diffusa qualche mese fa.

Elijah Wood nella serialità

Wood ha recitato anche in diverse produzioni per il piccolo schermo. È stato il protagonista della fortunata sitcom Wilfred, dove ha ricoperto il ruolo di Ryan Newman dal 2011 al 2014. In seguito ha invece recitato in Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica (2016-2017), nel ruolo di Todd Brotzman. Nel 2019 è invece apparso come guest star in alcuni episodi della sesta stagione della serie Drunk History. E, recentemente, in alcuni episodi di Yellowjackets.

 

Il doppiaggio

Wood ha prestato la voce a numerosi personaggi di film e serie d’animazione. Il più celebre è senza dubbio Mambo, il pinguino ballerino protagonista dei due capitoli di Happy Feet diretti da George Miller. Ha anche doppiato la bambola di pezza “9” nell’omonimo film del 2009 diretto da Shane Acker e prodotto da Tim Burton.

Ha anche doppiato la sua controparte animata nelle celebri serie I Griffin e American Dad.

La SpectreVision

Nel 2010, spinto dalla sua passione per i film di genere, Wood fonda la casa di produzione SpectreVision, insieme ai registi Daniel Noah e Josh C. Waller, con l’obiettivo di realizzare film indipendenti di genere horror e thriller. Tra i lavori prodotti da questo studio si possono annoverare il già citato Open Windows e Ted Bundy: Confessioni di un serial killer, in cui Wood ricopre anche il ruolo di protagonista. Lo psichedelico Mandy di Panos Cosmatos e il lovecraftiano Il colore venuto dallo spazio di Richard Stanley. Entrambi film con protagonista Nicolas Cage che hanno riscosso grande successo e apprezzamento tra gli appassionati.

Wood ha espresso inoltre la volontà di produrre un remake di Nightmare – Dal Profondo Della Notte, capolavoro di Wes Craven del 1984, con l’intenzione di riportare sugli schermi il personaggio di Freddy Krueger in una reinterpretazione contemporanea. Riuscirà a realizzare questo suo sogno nel cassetto?

 

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