‘Role play’, la recensione del film disponibile su Prime Video

Role play è un film di Thomas Vincent (The Hook, The new life of Paul Sneijder) con Kaley Cuoco (Streghe, The Big Bang Theory), David Oyelowo (Omicidio nel West End, The water men) e Bill Nighy (Le cose che non ti ho detto, Living, The first omen). Disponibile su Amazon Prime Video dal 12 gennaio 2024.

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La trama

Emma (Kaley Cuoco) e Dave (David Ojelowo) sono una coppia sposata con due figli. Il loro matrimonio si fonda sulla famiglia e sul sostegno reciproco, specialmente quando Emma deve fare alcuni viaggi di lavoro. Di ritorno da una di queste uscite, Dave fa notare alla moglie di aver dimenticato il loro anniversario di matrimonio ed Emma si scusa. Decidono così di prenotare una camera in un albergo di lusso a New York e di incontrarsi lì per caso come due perfetti sconosciuti.

Dave però arriva in ritardo all’appuntamento nel bar dell’hotel ed Emma viene avvicinata da un uomo (Bill Nighty) che cerca di corteggiarla. La notte non trascorre come la coppia avrebbe voluto e l’indomani Dave scopre la vera identità della moglie: Emma è una serial killer di professione il cui identikit rischia di essere svelato. Per quanto sorprendente, la realtà non turba così tanto Dave che segue la moglie a Berlino, dove si è nascosta per proteggere se stessa e la sua famiglia.

Role play e la doppia identità

Role play è un film che segue il doppio binario dell’identità dei protagonisti e del genere. Emma è una madre amorevole, empatica e affettuosa, ma è anche un’assassina a sangue freddo. Moglie a volte un po’ assente, propone al marito un gioco di ruolo degno di 50 sfumature di grigio per riaccendere la fiamma un po’ assopita della passione. Dall’altra parte Dave si occupa dei bambini, è un marito presente, ma sembra non riuscire a cavarsela senza sua moglie. Quando però scopre la sua vera identità, corre da Emma pur di salvarla.

Allo stesso modo Role play presenta alcune caratteristiche del thriller (false identità, azione e ritmo veloce) mescolate a elementi della commedia (battute e situazioni capovolte). Questa doppia vocazione del film lo rende equilibrato e lineare, senza però creare una vera suspense o una sonora risat

Un gioco di ruolo senza vincitori

Role play segue indubbiamente le sue regole e permette allo spettatore una visione gradevole di un film bilanciato nei tempi e nella performance degli  attori, soprattutto quella di Kaley Cuoco. Il doppio ruolo dei protagonisti però non basta perché la sceneggiatura del film non sostiene abbastanza il genere action comedy. Mancano infatti colpi di scena, tutto è abbastanza prevedibile e privo di quella tensione che serve per sostenere l’attenzione. Allo stesso modo le battute non sono mai così ironiche e divertenti, anzi rendono l’intreccio del film abbastanza prevedibile e scontato.

Personaggi stereotipo

La prevedibilità è data anche dalle caratteristiche dei personaggi già viste e riviste: la moglie in carriera, il marito premuroso, la famiglia americana quasi perfetta. Nonostante il cast conti sulla bravura degli attori, anche il modo in cui i protagonisti interagiscono si rivela per schemi fissi e rodati: la coppia annoiata, lo sconosciuto gigolò, la voce al telefono che simula il pericolo. Il doppio genere richiede azione, novità e humor vivace.