Il ginocchio di Claire (1970) è un film del regista francese Éric Rohmer. Fa parte del ciclo dei Sei racconti morali dello stesso cineasta ed è un elaborato di una vecchia storia di Rohmer e Paul Gegauff, intitolato La roseraie. Questo soggetto viene esplicitamente citato nel corso del film. Il ginocchio di Claire vinse il premio come Miglior film straniero ai National Board of Review Awards nel 1971. Il film è ora disponibile su MUBI.
‘Il ginocchio di Claire ‘. La trama
Jérôme, uomo di 35 anni, sta per sposarsi. Prima dell’evento si concede una vacanza sul lago di Annecy, dove incontra Aurora, una scrittrice, sua amica d’infanzia.
La donna lo introduce nella famiglia da cui è in affitto e lo sfida a sedurre la giovane Laura, figlia della proprietaria.
Nonostante Jérôme affermi che ormai le relazioni con altre donne siano del tutto inutili, non si sottrae alla scommessa.
Le cose si complicano quando ad Annecy arriva Claire, sorellastra di Laura, il cui ginocchio sembra ossessionare Jérôme.
‘Il ginocchio di Claire ‘. Parole e desiderio
Il ginocchio di Claire si rivela, già dai primi minuti, un film basato sulla parola. Un fiume di parole che i personaggi pronunciano per difendersi dagli incontri della vita. Parole che però contrastano con le effettive azioni dei personaggi.
Jérôme dichiara più volte di non essere interessato a nessun’altra donna ormai, ma più e più volte vive momenti con la giovane Laura che dimostrano il contrario. La invita più volte, creando l’occasione per molte situazioni equivoche e distanti anni luce da un uomo disinteressato alle donne.
La sfida tra Aurora e Jérôme diventa un vero e proprio gioco mentale. L’accumulo di pulsioni, però, non può non rimanere appagato e si concentra verso un vero e proprio feticcio: il ginocchio di Claire. Il desiderio di Jérôme sembra essere del tutto fisico e completamente disinteressato alla ragazza. Addirittura afferma che se Claire volesse concedersi, lui la rifiuterebbe.
Questa pulsione non può che concludersi in un atto di volontà pura, come lo chiama il protagonista, un gesto con il quale sfiorare quel desiderio per esorcizzarlo.
‘Il ginocchio di Claire ‘. Nuovelle vague e sentimenti
La regia di Éric Rohmer si mette al servizio dei dialoghi e delle emozioni. Primi piani e piani ravvicinati tallonano i personaggi, mettendoli al centro del dramma. Molta attenzione è data anche alle braccia e alle mani, che assumono un ruolo di grande rilievo, facendosi prolungamento e proiezione dei desideri umani.
Il regista limita l’uso delle soggettive, che, quando presenti, assumono una grande forza emotiva, rendendoci protagonisti nell’osservare i corpi desiderati e spingendoci nel voyeurismo.
Il ginocchio di Claire è un film imprescendibile per un amante della Nouvelle vague, nonostante Rohmer adotti un approccio alla regia più classico, rinunciando a numerosi escamotage dei suoi colleghi. Il film usa i toni della commedia balneare, utilizzando una fotografia ricca di colori saturi, che ricorda il Pierrot le fou di Jean-Luc Godard.