Da sempre grande assente nel mercato dell’home video italiano (non esisteva neppure in videocassetta), è finalmente disponibile su supporto tricolore Contamination, diretto da Luigi Cozzi. È infatti la volenterosa Rustblade a lanciare in blu-ray la versione integrale e restaurata di questo stracult datato 1980. Stracult che, nato con il titolo Alien arriva sulla Terra, l’autore di Paganini horror ha infatti ideato dopo aver visto in sala Alien. Del resto, proprio come capolavoro di Ridley Scott è attorno a misteriose uova di origine extraterrestre che ruota il plot. Uova che, a pellicola appena avviata, vengono rinvenute nella stiva di una nave mercantile appena giunta nel porto di New York.
All’insegna di un inizio dichiaratamente ispirato ad Assalto alla Terra di Gordon Douglas.
Sebbene la sequenza in questione appaia maggiormente influenzata da quella di apertura dell’appena precedente Zombi 2 di Lucio Fulci. Film da cui, non a caso, proviene Ian McCulloch, incluso in un cast che vede Louise Marleau nei panni del colonnello Stella Holmes. Colonnello che assume l’intricato caso su cui, poi, si costruisce buona parte della oltre ora e mezza di visione. In quanto, a differenza del citato film di Scott, è interamente sul nostro pianeta che si svolge Contamination, essendo lo spazio molto più difficile da ricostruire. E, supportato dalle efficaci musiche a firma dei Goblin, Cozzi realizza quello che è, probabilmente, il suo miglior lavoro dietro alla macchina da presa.

Un mix di spionaggio e fantascienza – di cui è indiscutibile conoscitore – che sfrutta divertendosi ad omaggiare i classici anni Cinquanta del genere. Dal Quatermass movie I vampiri dello spazio di Val Guest a L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel. Quest’ultimo richiamato anche dall’evidente metafora riguardante la pericolosità del potere che emerge dal momento in cui abbiamo menti manipolate dalla mostruosa creatura di turno. Creatura che, artigianalmente concepita, si rivela comunque funzionale all’economia dell’insieme, rendendo oggi ancor più nostalgica la fruizione in alta definizione di Contamination.
Testimonianza di una tipologia di b-movie schietto e senza pretese che nel paese degli spaghetti, purtroppo, chi detiene il monopolio della Settima arte ha fatto tramontare.
Tipologia di b-movie che manca non poco agli appassionati, con tutte le esplosioni di liquido rosso e viscere che anche qui svolgono il loro dovere. Quindi, non può rappresentare altro che un imperdibile oggetto del desiderio questa edizione home video targata Rustblade. Oltretutto corredata di sezione extra spaziante dal trailer alla featurette dell’epoca Luigi Cozzi on Contamination, della durata di ventidue minuti. Passando per dodici minuti di intervista al regista e quarantuno in cui lo stesso racconta la propria carriera.