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Bong Joon-ho contro media e polizia per la morte di Lee Sun-kyun

Il regista di 'Parasite' è il portavoce della protesta contro l'accanimento mediatico e lo scarso riguardo della polizia coreana per Lee

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Bong Joon-ho, regista coreano reso celebre dal suo pluripremiato Parasite, ha tenuto una conferenza stampa, venerdì 12 gennaio 2024, in cui ha rivolto un appello alla polizia coreana, affinchè rivedano i propri  metodi di investigazione riguardo al suicidio dell’attore (e amico di Joon-ho), Lee Sun-kyun, conosciuto per aver recitato, oltre a Parasite, nei film Sleep e Kingmaker.

Il regista si è reso, dunque, portavoce di un élite di artisti e personalità dello spettacolo, e ha speso alcune parole anche riguardo l’accanimento mediatico e la serie di orribili commenti online che hanno preceduto e  seguito la tragica morte di Lee Sun-kyun. In particolare, Bong Joon-ho ha additato l’emittente coreana KBS, per il sensazionalismo che ha generato attorno alla vita privata dell’attore, e che, con tutta probabilità, lo ha portato a togliersi la vita.

Il caso Lee Sun-kyun.

La tragica notizia della morte dell’attore sudcoreano è stata data il 27 dicembre 2023. Tuttavia, ancora più devastanti sono stati i due mesi precedenti al suicidio. Perchè in questi due mesi, Lee è stato indagato dalla polizia di Incheon perchè sospettato di aver fatto uso di droga per scopi ricreativi. E si sa, una rivelazione del genere può solo portare a una vera e propria ondata di notizie, post e commenti sui social. Evidentemente, Lee non ha retto alle pressioni, e in quel fatidico 27 dicembre, si è tolto la vita all’interno della sua auto.

Sarebbero proprio le indagini approssimative degli agenti di polizia, e la mancanza di discrezione da parte dei media, ad aver condotto Lee a compiere questo gesto estremo.

La conferenza stampa

L’evento, promosso da Bong Joon-ho, si è tenuto al 19esimo piano del Korea Press Center, nel distretto economico al centro di Seoul. Inoltre, il giorno prima, il gruppo ha rilasciato una serie di dichiarazioni dal titolo “Demands of Artists and Culture Workers Facing the Death of the Late Actor Lee Sun-kyun”.

Oltre a Bong Joon-ho, molte altre personalità dello spettacolo hanno rivolto il loro appello alle autorità, e hanno chiesto giustizia per il compianto Lee-Sun-kyun. Tra i presenti, l’attore Choi Duk-moon, il cantante Yoon Jong shin, i registi Jang Hang-joon e Lee Won-tae. E ancora Choi Jung-hwa, a rappresentare la Producers Guild of Korea, e Koh Young-Jae della Independent Film Association.

In linea con lo scopo principale dell’evento, le star presenti non sono state disponibili a rispondere alle domande della stampa, né tantomeno a concedere foto.

Le dichiarazioni di Bong Joon-ho

Come riporta la testata americana Variety, queste sono state le parole, piene di lacrime, del regista:

Chiedo che le autorità possano investigare. Chiediamo che la polizia possa investigare che non ci sia stato nessun errore per preservare la sicurezza delle indagini, dal momento in cui i primi dettagli sono stati resi pubblici fino a due mesi dopo. Vogliamo sapere se c’è stato un qualsiasi contatto con i media durante le indagini, e vogliamo che i risultati siano resi pubblici, così da non avere dubbi. […] I suoi tre interrogatori con la polizia, dal semplice test del reagente fino agli esami negativi, sono stati trasmessi in live dai media. Le registrazioni di affermazioni compromettenti sono state rese pubbliche, e lui ha compiuto la tragica scelta di porre fine alla sua vita dopo un terzo interrogatorio di 19 ore

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