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Anticipazioni

’28 giorni dopo’, in arrivo un nuovo sequel

Danny Boyle e Alex Garland si stanno già muovendo per realizzare una trilogia sequel di '28 giorni dopo', zombie-movie cult del 2002 con protagonista Cillian Murphy

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Ottima notizia per gli appassionati di 28 giorni dopo, l’horror post-apocalittico a tema zombie diretto da Danny Boyle nel 2002. È stato confermato, infatti, il sequel 28 anni dopo, che vede il ritorno di Boyle e dello sceneggiatore della pellicola originale Alex Garland che, dopo un lungo sodalizio artistico con il regista inglese, è ormai riuscito a farsi strada autonomamente nel novero dei più sofisticati autori della sci-fi contemporanea grazie a titoli come Ex Machina,  Annientamento e Men.

La WME (William Morris Endeavor), società che rappresenta entrambi i cineasti, si occuperà di proporre il progetto agli studios e alle piattaforme streaming: esso non includerà, però, soltanto il nuovo film, ma il pacchetto di una nuova trilogia, a cui lavoreranno Boyle nella regia del capitolo iniziale, e Garland nella scrittura di tutti e tre. Il budget di ogni singola produzione corrisponderà a circa 75 milioni di dollari, un deciso aumento rispetto al budget contenuto del film originale.  

Già nel 2022, in occasione dei vent’anni di 28 giorni dopo, Cillian Murphy – protagonista del film, oggi una star mondiale dopo l’Oppenheimer di Christopher Nolanaveva discusso con NME della possibilità di un nuovo capitolo (dopo il 28 settimane dopo del 2007, diretto da Juan Carlos Fresnadillo):

“Ogni volta che mi imbatto in Danny o Alex, ne parlo sempre”,

ha detto Murphy.

“L’ho mostrato ai miei figli di recente, in occasione di Halloween, circa quattro o cinque anni fa, e gli è piaciuto molto. Si mantiene davvero bene, il che è incredibile per un film che ha 20 anni. Quindi sì, adoro l’idea ed è molto allettante per me”.

Nella stessa intervista, Boyle ha elogiato la proposta di Garland per un sequel, dicendo:

“Sembra un momento molto buono, davvero. È strano, non ci avevo pensato finché non l’hai detto tu, e ho ricordato ‘Boom, che sceneggiatura!’ che è nuovamente ambientata in Inghilterra, molto centrata sull’Inghilterra.” 

Attendiamo allora aggiornamenti per uno dei film che ha rivoluzionato la figura dello zombie nell’horror contemporaneo – legandola a doppio filo con il trauma del post 11 settembre 2001 – e che oggi potrebbe generare nuovi interessanti spunti di riflessione a seguito della pandemia globale da Covid-19, che ha sconvolto il mondo intero e ha condizionato in modo capillare la produzione cinematografica degli ultimi anni.  

Fonti: The Hollywood Reporter, Variety 

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