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Mubi Film

‘La carriera di Susanna’ e l’amore che non arriva

Secondo capitolo dei “Sei racconti morali” di Rohmer. Un mediometraggio disponibile su MUBI

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La carriera di Susanna, mediometraggio del 1963 realizzato da Éric Rohmer, è il secondo capitolo della serie dei “Sei racconti morali” disponibile su MUBI. Rohmer si cimenta con una storia dal minutaggio più lungo rispetto a quello del primo racconto. Tutto è girato con una videocamera 16mm, su una fotografia che continua ad essere in bianco e nero e con la partecipazione di attori non professionisti. Al centro della vicenda, ci sono ancora i problemi passionali di un giovane uomo.

La carriera di Susanna: trama

Bertrand è uno studente universitario, migliore amico del ben più libertino Guillaume, fidanzato con una giovane lavoratrice di nome Suzanne. Guillaume tratta Suzanne con sufficienza e i due sono sempre sul punto di lasciarsi. Quando ciò avviene, Suzanne e Bertrand, sotto iniziativa della ragazza, iniziano a passare più tempo insieme.

Scontro morale

La carriera di Susanna, così come gli altri racconti morali, mette in scena una questione che vede come protagonista un uomo attorniato fra due donne. Bertrand ha a che fare con Suzanne, che lui svaluta per frivolezza e superficialità e con Sophie, che, ai suoi occhi, è più in gamba, più sveglia e affidabile.

Rohmer, anche in questo caso, si affida quindi alla dicotomia tra la donna ideale e la donna di più basso profilo. Bertrand non è attratto da Suzanne, anzi, quasi la disprezza per come lei appare, senza dignità. Come quando nella prima parte del film continua a perdonare Guillaume, nonostante lui la tratti come un passatempo.

Sophie si mostra invece come la donna difficile da raggiungere, ma, conseguentemente, come la meta più lontana. Infatti, ciò si  ripercuote anche sullo spazio che la ragazza ha nella pellicola che, se paragonato a quello di Suzanne, è pressoché irrisorio.

L’esuberanza e l’inettitudine

Di Bertrand invece risalta l’inettitudine. Il ragazzo, nella sua intellettualità, si posiziona su una sorta di piedistallo immaginario, cosa che gli impedisce di avere un rapporto autentico con gli altri. Lui infatti rifiuta Suzanne, ma allo stesso tempo è rifiutato da Sophie. Poi, le volte in cui Guillaume gli propone di uscire, Bertrand, con la scusa di dover studiare, è spesso restio, e quando esce, si ritrova in balia delle iniziative del suo più intraprendente amico. 

Guillaume è la parte più attiva nella relazione. Divora le possibilità che ha Bertrand di emergere come individuo. Tra i due però non ci sono dissidi, sono migliori amici, e ciò in realtà stupisce, anche perché, sebbene condividano delle affinità intellettuali, Guillaume non è poi così lontano da una figura dal temperamento come quello di Suzanne. Però si fida ciecamente del suo amico, e al contrario, è sempre pronto a sminuire la ragazza.

Dinamiche superficiali

I protagonisti de La carriera di Susanna risultano sostanzialmente personaggi dal carattere superficiale. Il che non è necessariamente un male. Anche in altre pellicole, Rohmer ci propone figure con  atteggiamenti  leggeri. È anzi uno dei punti di forza del regista decostruire le credenze di un personaggio, fino alla presa di coscienza finale, in cui quest’ultimo arriva a riflettere sulla sua posizione morale.

In questo caso però, le dinamiche presentate e l’intero sviluppo della vicenda, non sembrano riuscire del tutto a far emergere quella complessità, quel fascino caratteristico dei film di Rohmer. Ciò fa de La carriera di Susanna, nel complesso, forse la prova meno riuscita all’interno dei Sei racconti morali.

La carriera di Susanna

  • Anno: 1963
  • Durata: 54'
  • Genere: Commedia, romantico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Éric Rohmer

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