Peripheric Loveè un film del 2023 scritto e diretto da Luc Walpoth. Si tratta di una coproduzione italo svizzera della Dschoint Ventschr e della CDV Casa delle Visioni, con il sostegno di Swiss Federal Office of Culture.
I produttori sono Sereina Gabathuler, Gianfilippo Pedote e Davide Pagano. Il montaggio è di Jean Reusser, la fotografia di Sara Purgatorio, le musiche di Fabio Friedli, la scenografia di Michael Baumgartner, i costumi di Linda Harper.
Trama del film
Maria, immigrata di origini messicane, è incinta, anche se il marito, Giorgio, non potrebbe avere figli, in quanto sterile. Decide allora di nascondergli la gravidanza, per paura che dubiti della sua fedeltà. In preda a sospetto e nostalgia, finiscono entrambi per ricercare affetto altrove. Ma il mistero di un evento inspiegabile sarà l’occasione per esplorare le profondità dei sentimenti. Là dove solo la fiducia dell’uno nell’altra impedirà loro di perdersi.
Recensione
Nel cast figurano Iazua Larios, Fabio Troiano, Alessio Lapice, Christina Andrea Rosamilia, Bruno Todeschini, Ursina Lardi. Il film, in uscita sul grande schermo l’ 11 Gennaio, presenta una narrazione lineare e un montaggio molto ordinato. I novanta minuti regalano una visione che fa riflettere, con una regia e una messa in scena non spettacolari.
Il focus tecnico facilita un approccio intimo e delicato, ricercato sia nelle inquadrature che nel comparto recitativo e sonoro. La colonna sonora di Fabio Friedli non è invadente, ma ben dosata nei momenti giusti.
Regia intima e delicata
Le inquadrature hanno, come oggetto, gli sguardi e le espressioni dei volti dei vari personaggi. Entrare in intimità nelle piccole cose del quotidiano, come sentire la partita alla tv o prendere un caffè al bar, per quanto riguarda soprattutto il personaggio di Giorgio (Fabio Troiano, presente anche in Tre sorelle). Oppure passeggiare al mercato e scegliere un regalo, per il personaggio di Maria. Si tratta di piccoli esempi, ma nel complesso il film vive di questi momenti essenziali di silenzio e quotidianità. La regia aumenta il livello di realismo e di immedesimazione per il pubblico.
Altro elemento significativo è il lavoro sul sonoro, sempre presente e, ancora una volta, intimo e minimalista nel catturare il cinguettio degli uccelli, il passare delle macchine, il rumore piacevole delle onde. Luc Walpoth riesce a variare le angolazioni delle inquadrature e a regalare un impianto artistico, per quanto gli sia possibile, date le poche ambientazioni del film.
Film dalla durata più che giusta
Un elemento positivo del film è la caratterizzazione di tutti i personaggi presenti in scena. La sceneggiatura offre tratti distintivi di base per tutti, persino il piccolo bambino della famiglia presso cui Maria lavora come domestica.
Il ritmo è leggermente lento, ma appropriato al tipo di narrazione. Anzi, il film guadagna molto dalla breve durata, che lo rende più compatto e più godibile.