Da lunedì 8 gennaio la Cineteca Milano Arlecchinopropone un trittico di film legati alla passione per la cinefilia, per la storia del cinema e per l’arte in generale. Parliamo di film che toccano l’essenza più fine della settima arte come aBande à part e Jules e Jim e infine The Dreamers. Tre film di altrettanti maestri come Truffaut, Godard e Bertolucci che hanno rivoluzione l’arte cinematografica.
THE DREAMERS: il sessantotto parigino secondo Bertolucci
The Dreamers di Bernardo Bertolucci, in una nuova versione restaurata in 4K a partire dal negativo originale, a poco più di 20 anni dalla sua prima uscita. Struggente e sensuale ritratto di giovinezza cinefila sullo sfondo della Parigi sessantottina, The Dreamers è il film che ha lanciato le carriere di Louis Garrel, Eva Green e Michael Pitt, nei panni di tre ventenni voraci di film e di vita che imparano ad amare seguendo l’esempio dei grandi capolavori della storia del cinema.
Il lungometraggio, come affermò lo stesso Bertolucci, si rivolge soprattutto ai giovani:
«Noi dicevamo spesso che avremmo voluto dare una macchina da presa a chiunque. Io lo penso ancora, così ognuno potrebbe raccontare il proprio Sessantotto. Il film è diretto ai più giovani, che allora non c’erano. Io non sono interessato ai film prettamente storici: volevo, piuttosto, dare vita a un contagio e dire ai ragazzi di oggi che, se era giusto ribellarsi allora, lo è anche adesso.
Il film è restaurato da Cineteca di Bologna in collaborazione con Recorded Picture Company, sotto l’egida della Fondazione Bernardo Bertolucci.
Il film verrà distribuito in versione originale in inglese con sottotitoli italiani.
Jules e Jim: il ménage à trois più famoso della storia del cinema
Uno dei film più iconici di François Truffaut:
«Jules e Jim brucia d’amore, di audacia, di follia. Un film che scorre sempre più veloce, comunicandoci una specie di ebbrezza. È come un valzer, un vortice che fa perdere la testa. Fino alla caduta, mortale. Jeanne Moreau, indimenticabile, costruisce un personaggio che ci commuove per la sua forza e la sua poesia». (Jean Collet)
Jules, austriaco, e Jim, francese, continuano a darsi del lei ma sono amici per la pelle. La Prima guerra mondiale e l’amore per la stessa donna li separerà, ma per unirli ancora di più.
Bande à part: manifesto della Nouvelle Vague
Il capolavoro di Jean-Luc Godard:
«Sfavillante capolavoro di leggerezza sovversiva, con la sua musica che esplode e muore all’improvviso, la voce narrante che gioca con le attese del pubblico, l’extra-filmico che diventa cinema (la gente che passeggia e si ritrova dentro il film con lo sguardo in camera), le battute ribattute dentro un cenno di montaggio sincopato… Sfrontato come una corsa dentro il Louvre – è lui, il museo, che guarda loro, il cinema di Godard, che attraversa il suo film, e non viceversa – per riuscire a visitarlo in 9 minuti e 43 secondi. Sfacciatamente naïf, come un minuto di silenzio che interrompe i suoni e sospende ulteriormente la sospensione dell’incredulità». (F.Trassi, Cineforum)
Due amici un po’ balordi, Arthur e Franz, e una ragazza troppo carina, Odile. Compagni in un corso di inglese, i tre progettano un furto ai danni di un pensionante della zia di Odile, che sembra infatuata di Arthur. Ma il colpo non va secondo i piani, Arthur tenta di fregare i suoi amici e pagherà caro il tradimento. Alla fine Franz e Odile partono in auto per l’America del Sud.
La programmazione nel dettaglio
I film di Truffaut, Godard e Bertolucci sono disponibili i seguenti giorni ai seguenti orari: