Diaspora. Con questo termine il presidente in carica Sergio Castellitto – nominato nell’ottobre di quest’anno – presenta il nuovo progetto del Centro Sperimentale di Cinematografia. Le intenzioni sono quelle di dar voce ai migliori registi dei paesi sconvolti dalle guerre che tristemente caratterizzano sempre più i tempi odierni.
La Diaspora degli artisti in guerra: le dichiarazioni
Come riportato dall’Ansa, Sergio Castellitto avrebbe dichiarato:
Stiamo contattando artisti armeni, ucraini, africani, iraniani chiedendo loro di raccontarsi, spiegarsi, interrogarsi
Aggiungendo inoltre
Una diaspora degli artisti in guerra da accogliere nella sede del Centro Sperimentale a Roma, la città di Roberto Rossellini e di Roma città aperta. Con l’aiuto dei docenti, dirigenti, studenti e con le sedi esterne, mi auguro di poter realizzare questo progetto per la prossima primavera. L’idea è arrivata sull’onda del dramma che si sta vivendo in Medio Oriente, la tragedia del rave party con la conseguente reazione di Israele e in una prima assemblea indetta con gli studenti, pensai che se quei ragazzi fossero stati israeliani non sarebbero stati lì in quel momento ma probabilmente richiamati al fronte. É partendo da questo pensiero che ho immaginato la possibilità di proporre ad un cineasta palestinese e ad un cineasta israeliano un confronto necessario sul senso del loro lavoro. L’idea è poi cresciuta: sviluppare una tre giorni di incontri tra cineasti, attori, sceneggiatori che provenissero da quei luoghi del mondo in cui l’orrore delle guerre toglie il fiato al loro lavoro e alle loro vite.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia
Fondata nel 1935, la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia è parte viva del contesto scientifico e culturale contemporaneo, e imprescindibile punto di riferimento per il cinema italiano. La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia è articolata in due principali settori: la Scuola Nazionale di Cinema, impegnata da ottant’anni nella formazione d’eccellenza per le professioni del cinema e la Cineteca Nazionale, uno dei più antichi e importanti archivi cinematografici del mondo. Completata da altri poli di attività culturali come la Biblioteca Luigi Chiarini e un settore editoriale.
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Sergio Castellitto
Nato a Roma il 18 agosto 1953 da famiglia molisana (il padre era di Campobasso), frequenta l’Accademia nazionale d’arte drammatica senza terminarla. Attore tra i più completi del panorama italiano, si dimostra incisivo in ruoli drammatici, ma si trova a proprio agio anche nella commedia. Grazie ad un volto serioso che esprime però immediata simpatia e una recitazione nervosa non disgiunta da sottile ironia. Ha recitato in pellicole come: L’ora di religione (M.Bellocchio, 2002), Caterina va in città (P.Virzì, 2003), Questione di punti di vista (J.Rivette, 2009).