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‘Assolo’: la serie Prime con i più grandi attori di Hollywood

La serie antologica visibile su Prime Video ispirata a 'Black Mirror' con Helen Mirren, Anne Hathaway e Morgan Freeman

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Assolo - Anne Hathaway

Assolo, la miniserie televisiva americana antologica creata da David Weilè disponibile su Prime Video.

Assolo esplora il significato dell’essere umani, sostenendo che siamo legati agli altri attraverso esperienze comuni, anche nei momenti di solitudine.

Assolo: la trama

Assolo (Solos in lingua originale) è una serie antologica di fantascienza. É stata creata da David Weil e presenta sette episodi autoconclusivi, ognuno incentrato su un personaggio diverso. Il cast è composto da attori di alto profilo.

Anthony Mackie interpreta Tom, un uomo d’affari che scopre di essere gravemente malato e che si affida al programma “Remember me”, per addestrare un suo clone robot identico a prendere il suo posto. Helen Mirren è Peg, un’anziana che si unisce a un esperimento spaziale perché si sente sola e invisibile agli occhi della società. Tom era il suo padre adottivo.

Constance Wu interpreta Jenny, una donna finita in coma che si ritrova a riflettere sulla sua vita in una sala d’aspetto senza saperne il reale motivo. Uzo Aduba è Sasha una donna che vive nella sua “Stay Home” da vent’anni dopo che un virus ha intaccato l’umanità. Crede che la sua casa intelligente stia cercando di ingannarla per farla uscire da quelle quattro mura. Anne Hathaway riveste i panni di Leah, una scienziata che, nel 2024, vuole compiere un viaggio nel tempo utilizzando “l’orizzonte di Cauchy”. Cercherà un modo per salvare la madre malata di SLA. Nicole Beharie interpreta Nera, una donna incinta che partorisce durante una tempesta di neve, dando alla luce un figlio che invecchia rapidamente.

L’ultimo episodio di Assolo vede Otto interpretato da Dan Stevens e Stuart interpretato da Morgan Freeman. Otto è un lavoratore del servizio sanitario nazionale che ruba una cura per Stuart contro il suo Alzheimer. Stuart, infatti, ha rubato tutti i suoi ricordi da bambino il giorno della morte di sua madre. Oltre ad Otto, Stuart è un ladro/dipendente da ricordi. I suoi furti confermati includono Leah, Tom, Peg e Sasha.

assolo la locandina

La recensione

Assolo è la storia di sette protagonisti, ognuno descritto in un singolo episodio che esplora svariati temi, dalla solitudine alla connessione umana, fino alle sfide della vita. La serie esplora vari generi, tra cui la fantascienza, il dramma e la commedia, offrendo una prospettiva diversificata su come gli individui affrontano le loro vite e le loro emozioni.

Ma è anche un dramma antologico che si distingue nella produzione post-pandemica. Una serie che ricalca meccanismi già noti agli spettatori amanti del genere fantascientifico ma con un’impronta stilistica forte.

Richiama in parte Black Mirror, grazie alla sua ambientazione in un prossimo futuro e ai suoi scenari tecno-distopici, ma non riesce a eguagliare l’impegno di quella serie nelle idee o nello stile visivo.

Tuttavia, Assolo si distingue per la sua totale focalizzazione sui personaggi piuttosto che sugli elementi circostanti. Le performance degli attori, tra cui spiccano Helen Mirren, Morgan Freeman, Anne Hathaway, Anthony Mackie, Uzo Aduba e Constance Wu, riflettono questa attenzione. Il legame tonale o tematico tra gli episodi è quasi inesistente, ad eccezione della connessione familiare tra Tom e Peg o l’episodio finale che riguarda i ricordi rubati da Stuart (Morgan Freeman).

La serie si dedica a esplorare il contenuto e il significato intrinseco di alcuni momenti della vita. Assolo si distingue per le battute coinvolgenti, talvolta un po’ didascaliche, ma sempre interpretate con maestria. Ad esempio, quando l’operatore vocale chiede a Peg (Helen Mirren) se avesse rivisto la sua cotta dei sedici anni lei risponde:

“No, non l’ho visto. Perché ho paura di essere vista”

Assolo: una regia che guida l’interpretazione dei personaggi

Tra gli episodi spicca quello di Jenny, interpretata da Constance Wu, che si ritrova in una sala d’attesa dall’aspetto surreale. Forse provata da una sbornia, con il trucco degli occhi sbavato, Jenny racconta il lento crollo nervoso che ha avuto per circa un anno, che è cresciuto e diminuito insieme al suo approccio ambivalente nei confronti della maternità. La storia di Jenny è di gran lunga la più estrema emotivamente e Wu eccelle in questo raro ruolo drammatico.

Ciò che unisce stilisticamente la serie è la scelta si concentrarsi su un personaggio, massimo due, ad episodio. Questi vengono poi iscritti in un unico spazio: una stanza d’albergo per Tom, una navicella per Peg, uno studio per Leah eccetera. Tutti i personaggi poi interpretano monologhi e al massimo si interfacciano con un dispositivo elettronico. Anche la regia, sebbene condotta da registi differenti, vede spesso i personaggi ripresi frontalmente con lo sguardo in macchina.

In conclusione, Assolo è la scelta perfetta per chi desidera qualcosa di sperimentale con attori amati dal pubblico.

Assolo

  • Anno: 2021
  • Distribuzione: Prime Video

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