‘Saltburn’ : una cinica e spietata lotta di classe

Saltburn, il secondo film di Emerald  Fennell  (coprodotto insieme a Margot Robbie e Josey McNamara), arriva direttamente in streaming su Prime Video.

Presentato al Telluride Film Festival e al London Film Festival, il film ha avuto la sua prima apparizione in Italia alla 18esima edizione della Festa di Roma.

La promettente regista premiata con l’Oscar nel 2021 per la sceneggiatura di Promising young woman, è stata anche attrice in The Crown e sceneggiatrice della pluripremiata serie  Killing Eve.

Torna ora alla direzione di  un film non perfetto, ma posseduto da una profonda e disturbante bellezza che lo allontana da ogni forma di categorizzazione assegnandogli un posto di riguardo nel ristretto circolo delle pellicole ‘altre’.

La trama

Università di Oxford 2006 . Oliver Quick (Barry Coeghan) è stato ammesso grazie ad una borsa di studio. Di umili origini,  viene emarginato dagli altri studenti appartenenti a classi agiate della società inglese. Tutto cambia quando incontra Felix Catton, (Jacob Elordi) affascinante rampollo di un’agiata famiglia inglese,  venerato da tutti gli studenti. Felix, cortese e simpatico, introduce Oliver nel suo mondo dorato. Durante l’estate Oliver viene invitato a Saltburn, nella tenuta di campagna della famiglia di Felix e conosce tra gli altri la madre Elispeth (Rosamund Pike) ex modella ricca e vuota e ‘allergica’alla bruttezza’.  A Saltburn  Oliver sembra cedere completamente al fascino oscuro del denaro, della seduzione lussuriosa e del potere .

Saltburn: pungente critica della società di oggi

Il mondo descritto in Saltburn è chiaramente una provocazione della Ferrell. Attraverso oscure scenografie la regista si spinge a compiere un’analisi di un sistema sociale che moralmente ‘incattivisce’. L’opulenza eccessiva, l’inconsistenza del valore delle cose, l’assenza di empatia, il classismo: tutto sembra spingere all’insano desiderio che si impadronisce di Oliver. Moderna rivisitazione de Il talento di Mr Ripley di Minghella, il film della Ferrell è anch’esso una lucida descrizione di come un’ossessione possa degenerare in incontrollata follia prima e malvagità poi.

Commistione di generi

Saltburn è un noir che definisce le sue strutture di base per poi cancellarle diventando qualcos’altro. Forte dei suoi contenuti ambigui  gioca coi sogni e desideri della gioventù lanciandosi da un lato in una feroce critica sociale sugli eccessi della nuova borghesia inglese ( straordinariamente rappresentata da Rosamunde Pike) e dall’altra sulla patologica attuale tendenza all’ emulazione.

Barry Koeghan (già nominato ai Golden Globe) conferma il talento già visto ne Il sacrificio del cervo sacro di Lanthimos impersonando un villain shaekesperiano torbido e meschino mentre Jacob Elordi (Euphoria) ha quella giusta dose di bellezza e dannazione, necessaria ad un personaggio fondamentalmente buono ma completamente vittima di se stesso.

Tra Black comedy , dramma sentimentale e thriller l’inquietante Saltburn  conferma il grande talento di Emerald Fennell : la  ‘promising young woman ‘ è ormai una consolidata figura del Cinema di Oggi.