Gigolò per Caso è la nuova serie italiana targata Prime Video, disponibile dal 21 dicembre in piattaforma, con sei episodi.
Diretta da Eros Paganelli, vede protagonista un cast capitanato da Pietro Sermonti, Christian De Sica, Ambra Angiolini e Asia Argento, insieme ad altri personaggi ben noti del mondo attoriale italiano, come Frank Matano, Sandra Milo, Stefania Sandrelli.
La serie è sceneggiata da Tommaso Renzoni e Daniela Delle Foglie.
La trama
Gigolò per Caso racconta di Alfonso, un uomo non troppo bello, né fascinoso. Quando il padre, Giacomo, ha un infarto e gli chiede aiuto per le dimissioni dall’ospedale, Alfonso si ritrova faccia a faccia con la persona che reputa responsabile di quasi tutti i suoi traumi. L’incontro offre a entrambi la possibilità di parlare del passato e Giacomo rivela ad Alfonso una scomoda verità: lui non è un antiquario, bensì un gigolò!
Questa scoperta sconvolge Alfonso che, dopo una serie di eventi sfortunati, in crisi con la moglie e in difficoltà economiche, decide di seguire le orme paterne prendendo il suo posto con le sue clienti: una serie di donne tutte diverse una dall’altra e ciascuna a suo modo unica.
La nuova vita sessuale travolgerà Alfonso in un viaggio che lo libererà di vecchi fantasmi, arricchendolo di nuove importanti consapevolezze sull’universo femminile.
Gigolò per caso, è davvero qualcosa di nuovo?
Gigolò per Caso ha come obiettivo degli sceneggiatori (e lo si capisce da subito) quello di trattare l’evoluzione del rapporto padre-figlio, rappresentati appunto da Christian De Sica e Pietro Sermonti.
L’esplorazione relazionale viene vista dallo sguardo di Alfonso, il nostro protagonista, che Sermonti rende simpatico, divertente ma anche un po’scontato in alcuni passaggi della storia.
In generale, i personaggi sono ben costruiti, come quello assegnato a Christian De Sica, un pilastro della commedia italiana degli anni’80 e ’90, che qui ritorna in una veste comica ma evoluta rispetto ai classici cine-pattoni per cui tutti lo hanno conosciuto. Insieme a loro, Ambra Angiolini e Asia Argento, le principali protagoniste femminili della serie, con due interpretazioni probabilmente eccessive, ma che fanno sorridere il pubblico.
Quello che lascia un po’ perplessi è la poca originalità della stoy-line. Sicuramente, la scoperta di sé stesso da parte di Alfonso (Pietro Sermonti) è interessante, ma è qualcosa di già visto in precedenza in molti prodotti, sia al cinema che nelle serie tv.
Ciò che possiamo dire è che Gigolò per Caso, grazie anche alla regia di Eros Paganelli, racconta questo percorso in modo frizzante e divertente, anche se alcuni punti della sceneggiatura risultano scontati.
Rapporto maschi vs femmine: scelta rischiosa o vincente?
In un periodo in cui socialmente ci ritroviamo molto a parlare dei rapporti tra uomini e donne, Gigolò per Caso arriva con un sguardo non solo sui rapporti padre figlio, ma anche su quelli tra marito e moglie, tra uomini e donne.
Dalla prima puntata si capisce l’intento di parlare dei ruoli di genere e il timore è proprio quello di vedere, per il momento storico che stiamo vivendo, una storia sconveniente. Il personaggio di Ambra Angiolini, infatti, sembra odiare il fatto che il marito sia troppo conciliante e si comporti da “zerbino”. Vorrebbe un uomo deciso, sicuro di sé, il classico maschio della tradizione patriarcale.
Per fortuna, puntata dopo puntata, ci si accorge che si il tema è anche questo, ma è affrontato senza giudizi, quasi come se dietro la telecamera ci fosse un sguardo imparziale. Questa è una formula vincente, che rende Gigolò per Caso un prodotto divertente, gradevole, adatto a serate di svago proprio come quelle natalizie a cui ci stiamo avvicinando.