‘Non desiderare la donna d’altri’. Giochi di sguardi di Kieślowski
Non desiderare la donna d'altri (1988) di Krzysztof Kieślowski mette in scena un gioco di sguardi e silenzi, dove le immagini prendono il posto delle parole. Kieślowski ci mostra come due persone nella solitudine possono trovarsi, in modi impensabili.
Non desiderare la donna d’altri (1988) è un’opera del regista polacco Krzysztof Kieślowski. Nonostante la traduzione del titolo in italiano, il film è una nuova versione di Decalogo 6 del regista e tratta del comandamento: ‘Non commettere atti impuri’. Kieślowski mette in scena un gioco di sguardi e silenzi, in cui il punto di vista di attori e spettatori si mescola, in un’architettura simile a La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock.
Il film è ora disponibile per la visione su MUBI.
‘Non desiderare la donna d’altri’. La trama
Tomek è un ragazzo timido e silenzioso. La sua vita sembra abbastanza monotona, sullo sfondo del grigio e triste palazzo già visto nel decalogo: lavora nell’ufficio postale della zona e non ha amici.
Durante le notti, però, Tomek spia Magda, la sua vicina di casa per cui ha una vera e propria ossessione: la guarda con un cannocchiale, la chiama e le invia avvisi postali falsi.
Magda, donna che sembra libera e indipendente, nasconde un grande vuoto e tanta solitudine. Saranno questi aspetti a farla avvicinare, inspiegabilmente, a Tomek.
Buio e silenzi
Non desiderare la donna d’altri è un film fondato sui silenzio, sul guardare ed essere visti, di telefonate senza alcuna parola. Le poche battute sono pronunciate con difficoltà dai personaggi, ogni apertura all’altro richiede un grande sforzo, mentre la vita nel quartiere continua inesorabile.
Questa distanza e assenza di parola è evidenziata in modo magistrale dalla colonna sonora, curata da Zbigniew Preisner, fedele collaboratore di Kieślowski.
La messa in scena del regista esprime pienamente il vuoto è l’isolamento dei personaggi: il buio sembra allungarsi verso i personaggi per ghermirli. Le fioche luci artificiali nella notte sembrano una piccola salvezza, ma non fanno altro che offrire il personaggio e le sue vulnerabilità al voyeurismo dell’altro, appostato nell’ombra.
La notte ha quindi questa ambivalenza: per quanto possa farci sentire soli, ci mette al sicuro da sguardi indiscreti, permettendoci a nostra volta di spiare.
Una volta che Tomek porta con sé l’ossessione e l’amore per Magda anche durante il giorno, tutto cambierà. Alla luce del sole, il ragazzo dovrà confrontarsi di persona con la donna, ritrovandosi in situazioni che aveva visto solo attraverso il suo cannocchiale.
Il giovane inizia così a scoprire e analizzare la sua sfera sessuale, esperienza non facile per la sua indole e con una donna molto più matura di lui.
Non commettere atti impuri
Il tema del sesto comandamento, ‘Non commettere atti impuri’, è quindi affrontato con grande eleganza dal regista, senza mai scadere nel banale.
L’atto impuro nella pellicola sembra quasi riferirsi al chiudersi di fronte ai sentimenti e all’incontro con l’altro. Kieślowski ci mostra come due anime, completamente differenti e senza apparenti punti in comune, possano in realtà avvicinarsi e scoprire come le proprie distinte solitudini siano complementari.
Il regista cambia il finale rispetto a Decalogo 6, concludendo l’opera con una scena poetica e onirica difficile da dimenticare.
‘Non desiderare la donna d’altri’. Il trailer
Non desiderare la donna d'altri
Anno: 1988
Durata: 84 minuti
Genere: Drammatico
Nazionalita: Polonia
Regia: Krzysztof Kieślowski
Data di uscita: 25-October-1989
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