L'adattamento dell'omonimo romanzo autobiografico di Pierre Lemaitre ci porta in viaggio in una serie di tristi vicende ed esplorazioni dell'anima umana
Disponibile alla visione su Rai Play, il film Tre giorni e una vita (Trois Jours et Une Vie, in originale), di Nicolas Boukhrief , presentato alla 14ª Festa del Cinema di Roma, racconta la storia di un giovane che si trova a dover affrontare le conseguenze di un crimine che cambierà radicalmente il corso della sua esistenza. La trama si svolge in un affascinante villaggio minerario al confine tra Francia e Belgio durante il periodo natalizio, concentrando l’attenzione sulla scomparsa di un bambino mai ritrovato. Solo Antoine (interpretato da Jeremy Senzez e Pablo Pauly), un amico più grande, possiede la chiave per rivelare la verità dietro questo mistero che ha lasciato un segno indelebile sulla comunità locale.
Tema di ‘Tre giorni e una vita’
Il contesto rurale e boschivo fornisce lo sfondo in cui segreti e sofferenze si intrecciano, conducendo verso una spiegazione apparentemente più chiara di quanto possa sembrare. Il film inizia con un potente primo atto, e lo sconvolgendo della vita dell’undicenne Antoine, un ragazzo timido e sensibile che compie un gesto imperdonabile a causa di un piccolo errore e di una delusione infantile. La paura di essere scoperto diventa la sua principale preoccupazione, mentre la morte e il senso di colpa minacciano costantemente la sua esistenza.
La premessa interessante del film si concentra principalmente sulle difficoltà e le sofferenze affrontate da un bambino, specialmente nella prima parte della storia.
La struttura narrativa
La struttura narrativa di Tre Giorni e una vita si sviluppa nel tempo attraverso un’ellissi temporale, che vede il protagonista Antoine a metà del film come un uomo di ventotto anni. In questa fase, Antoine è fuggito dal villaggio carico di fantasmi del suo passato, come la maggior parte delle persone. Il luogo è rimasto invariato, avvolto in un’atmosfera cupa e fredda simile a quindici anni prima, e nessun colpevole è stato identificato. Inoltre, il corpo del bambino scomparso non è mai stato ritrovato.
La vita di Antoine si è sviluppata lontano da quel contesto, e ciò che ha fatto sembra essere ormai così distante da non occupare più i suoi pensieri. Questo aspetto della trama aggiunge una dimensione temporale intrigante, evidenziando come il protagonista abbia cercato di sfuggire al suo passato turbolento e ai segreti celati nel villaggio.
L’interpretazione degli attori in Tre giorni e una vita si presenta equilibrata, con particolare sorpresa per le performance dei bambini nella prima metà del film. Tuttavia, la pellicola, ancorata a una trama tipica di mistero e thriller, sembra puntare in modo eccessivo sull’aspetto sensazionale della narrazione. Ciò si riflette attraverso colpi di scena in situazioni prevedibili, che talvolta rendono il film didascalico, evitando però proprio le spiegazioni necessarie.
Tre giorni e una vita sembra affrontare una sfida nell’equilibrio tra il voler conferire profondità ai personaggi secondari e l’intento di sfuggire a un’etichetta di genere univoca. C’è incertezza sul destino di un segreto, che potrebbe non essere più al sicuro.
Conclusione
In sostanza, il film sembra oscillare tra la volontà di creare suspense attraverso colpi di scena e la necessità di mantenere un equilibrio narrativo. Tuttavia, l’elemento simbolico del villaggio come luogo maledetto emerge come uno dei punti più riusciti, aggiungendo complessità e tensione alla storia di Antoine. La trama affronta una rapida accelerazione verso il finale, chiudendo la storia con il trionfo del senso di colpa che ha segnato l’intera esistenza di Antoine.
Forse le lacune nel film derivano direttamente dai punti di debolezza presenti nell’opera letteraria di base. Va notato che lo stesso autore del romanzo firma la sceneggiatura, evidenziando che questo potrebbe essere il punto critico del film. Nonostante un cast di attori all’altezza delle aspettative, Tre giorni e una vita non riesce a decollare completamente nella sua trasposizione cinematografica.
Il trionfo persistente del senso di colpa nella vita di Antoine sembra lottare nel tradurre efficacemente gli elementi chiave della narrazione. Questo potrebbe suggerire che, nonostante il talento del cast e la fedeltà dello scrittore alla sceneggiatura, la trasposizione cinematografica potrebbe non essere riuscita a cogliere appieno l’essenza della storia o a trasmettere in modo convincente le emozioni e le tensioni intrinseche al materiale di base.
Anno: 2019
Durata: 120'
Distribuzione: Gaumont
Genere: Drammatico , thriller
Nazionalita: Francia - Belgio
Regia: Nicolas Boukhrief
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