É arrivato il 6 dicembre su Disney PlusTheater Camp, l’opera prima di Molly Gordon e Nick Lieberman. Il film, presentato all’ultima edizione del Sundance Film Festival, era uscito nelle sale americane dal 14 luglio 2023, per poi approdare in streaming su HULU. Da pochi giorni è disponibile anche in Italia.
La trama
Joan Rubinsky è la direttrice e co-fondatrice di Adirond ACTS, una colonia estiva a tema teatrale. Durante uno spettacolo, alcune luci stroboscopiche le causano un attacco epilettico e Joan finisce in coma. Suo figlio Troy la sostituisce alla direzione di AdirondACTS e cerca di tenere a galla il campo estivo. Troy infatti deve fronteggiare le difficoltà economiche lasciate dalla madre: la colonia è infatti sommersa dai debiti e le strampalate iniziative intraprese da Troy non riescono a risolvere il problema. A dargli una mano ci pensano Amos e Rebecca-Diane, che annunciano che il musical dell’estate sarà uno show basato sulla vita di Joan.
Le prove di Joan, Still vengono rallentate dalle continue assenze di Rebecca-Diane. Troy confessa ai suoi impiegati che il campo potrebbe chiudere per sempre. Infatti, la Barnswell Capital è interessata all’acquisizione del campo per trasformarlo drasticamente. I dipendenti e i ragazzi del campo sono perplessi e non sanno se riusciranno a portare a termine l’opera dedicata a Joan. Tutti continuano a dare del loro meglio per tenere insieme il campo, ma tutto sembra scivolare loro tra le mani come sabbia. I malumori, le incomprensioni e la pessima gestione di Troy porteranno il campo a cadere in rovina. Ma c’è ancora un ultima speranza: lo spettacolo finale…
Punti di forza
Il film, a metà tra dramma e commedia, è un mix perfetto di risate, drammi e speranza. Inizialmente viene presentato come un documentario su Joan, la fondatrice dell’Adirond ACTS, ma questa modalità finisce in fretta. Infatti finiamo per dimenticarcene e per la tecnica di ripresa (molto in stile ‘The Office’ per intenderci) la trama stessa sembra sempre di più quella di un film di fiction. Gli unici elementi tipici del documentario che ci accompagneranno per tutto il film sono i cartelli che vengono utilizzati di tanto in tanto per spiegare dettagli o mandare avanti la narrazione senza mostrare determinate scene. Questi cartelli, molto presenti e marcati però non risultano troppo forzati. É tutto ben dichiarato fin dall’inizio del loro utilizzo. Sono un buon escamotage per inserire nel film battute divertenti e far progredire la narrazione che altrimenti in alcuni punti si troverebbe per forza di cose a dover rallentare. Il ritmo rimane dunque sempre costante e abbastanza veloce, trasmettendo quel senso di urgenza e tensione che è presente all’interno del campo. La forza del film sta proprio in questi elementi: trascinare lo spettatore all’interno della pellicola, facendolo sentire parte integrante del campo, empatizzando con tutti i personaggi del film, adulti e bambini.
Cast e personaggi
Un ottimo lavoro fatto dai registi e casting director è quello della scelta degli attori. Colpisce infatti il talento e la bravura nella resa di tutti i personaggi presenti nel film, soprattutto i bambini, incredibili e credibili allo stesso tempo. Molly Gordon, Noah Galvin, Jimmy Tatro e Ben Platt offrono solide prestazioni, molto divertenti e soprattutto piene di talento teatrale e musicale. Altri personaggi sono poco approfonditi, spesso sembra che determinati bambini o insegnanti possano diventare protagonisti della pellicola, prendendo la scena rispetto agli altri e costruendo una propria sotto-trama, ma questo non accade se non con i personaggi di Rebecca-Diane e Amos.
Considerazioni finali
Theater Camp è un film che diverte, intrattiene e appassiona. Superati i primi minuti, in cui forse il film sembra un po’ confuso, si entra in un mondo straordinario fatto di arte, musica e teatro. Ci si ritrova proiettati all’interno del campo, accompagnati da personaggi tanto stravaganti quanto divertenti. Il film fa ridere ma anche riflettere sui valori della famiglia e dell’amicizia, non è mai banale e possiede ottimi tempi comici durante tutta la sua durata. Se cercate un film da vedere in famiglia durante le vacanze di Natale questo fa sicuramente per voi. Anche se ambientato in un campo estivo, i valori trattati e le risate che riesce a strappare lo trasformano in un ottimo film da vedere con amici e parenti.