Approdato nelle sale cinematografiche italiane a fine Giugno 2023, è disponibile in blu-ray per Eagle pictures Indiana Jones e il Quadrante del destino. Quinto capitolo delle avventure dello spericolato archeologo interpretato da Harrison Ford, vede però stavolta relegato alla sola produzione esecutiva il suo creatore Steven Spielberg. Al timone di regia, infatti, abbiamo il James Mangold autore, tra gli altri, degli ottimi Identità e Logan – The Wolverine. Il James Mangold che, quindici anni dopo Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, ci riporta immediatamente, dunque, in mezzo ai nazisti. Con il citato Ford ringiovanito grazie alla CGI e affiancato dal collega Shaw alias Toby Jones, tra esplosioni e un treno lanciato a tutta velocità.
Un Ford che ritroviamo, poi, in procinto di andare in pensione nel 1969. Se non fosse costretto a riprendere gli inconfondibili frusta e cappello dal momento in cui la sua truffaldina figlioccia Helena ruba il Quadrante di Archimede.
Il motivo? Venderlo al miglior offerente, in quanto si tratta di marchingegno che si presume abbia il potere di individuare fenditure nel tempo. Marchingegno che venne affidato ad Indy proprio da Basil, padre della ragazza dal volto di Phoebe Waller-Bridge. Ragazza che non immagina alla sua ricerca Jürgen Voller, incarnato da Mads Mikkelsen, ex nazista ora lavorante come fisico nel programma spaziale statunitense. Chiaramente intenzionato ad attuare un diabolico piano che potrebbe cambiare il corso della storia del mondo. Man mano che, in un certo senso sulla falsariga dello Shorty di Indiana Jones e il tempio maledetto, si aggiunge il piccolo Teddy, ovvero Ethann Isidore. Ma anche man mano che John Rhys-Davies torna a vestire i panni del Sallah che avevamo visto nel primo e terzo tassello della saga.
E, ovviamente, coadiuvato dagli inconfondibili temi musicali di John Williams, l’obiettivo di Mangold è rievocare il look e le atmosfere tipiche delle imprese jonesiane. Mentre Indiana Jones e il Quadrante del destino ci fa anche apprendere cosa è stato della storia d’amore tra Indiana Jones e la Marion di Karen Allen. Oltre a spiegarci che fine ha fatto il figlio presentato nel sopra menzionato episodio precedente. In più di due ore e mezza di visione nel cui valido cast trova spazio anche Antonio Banderas nel ruolo del marinaio Renaldo. Più di due ore e mezza d’intrattenimento ad alto budget spazianti da una fuga a cavallo sui binari della metropolitana ad un lungo inseguimento a Tangeri. Prima che si approdi ad Atene e, successivamente, a Siracusa.
Senza dimenticare la consueta, fastidiosa fauna del franchise, che negli anni si è popolato di ratti, ragni, formiche, insetti e lombrichi assortiti. Questi ultimi presenti anche qui, mentre si aggiungono perfino anguille.
Fino a risvolti fantascientifici atti probabilmente a proseguire la strada intrapresa dal quarto film, ma mantenendo l’impatto visivo dei primi tre. Sebbene essi fossero stati concepiti non potendo usufruire dell’elaborata effettistica digitale che, invece, in questo caso abbonda. Rendendo Indiana Jones e il Quadrante del destino un onesto e, a suo modo, nostalgico omaggio. Un omaggio mirato da un lato a farci salutare uno degli avventurieri più famosi della storia di Hollywood, dall’altro ad avvicinarvi le nuove generazioni di spettatori. Un omaggio nella cui sezione extra del disco in alta definizione offre la possibilità di visionarlo accompagnato dalla sola colonna sonora. Insieme a cinque featurette attraverso cui seguire la realizzazione del lungometraggio.