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Avrei questa idea – Speciale di Natale

i 4 pitch di Natale di Avrei questa idea presentati da Valerio Lundini e Edoardo Ferrario

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Avrei questa idea è il vodcast condotto da Valerio Lundini ed Edoardo Ferrario, prodotto da Giffoni Innovation Hub e dedicato al pitching di serie tv e film di giovani talenti under 30. 

In ogni episodio quattro talenti nascosti hanno l’opportunità di fare un pitch di cinque minuti per presentare la propria idea di film o serie tv. Il racconto del contenuto è animato dagli interventi dei due conduttori, i quali pongono domande agli autori per approfondire temi, personaggi ed elementi dell’idea creativa.

Un nuovo format

La prima tappa di Avrei questa idea si è tenuta presso l’Isola Edipo (Venezia Lido) il 5 settembre durante la 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e la sua seconda è stata il 9 ottobre presso il Cinema Barberini (Roma) in occasione del MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo).

L’obiettivo del format è quello di dare visibilità ai talenti italiani che non vengono facilmente scoperti e di catturare l’attenzione dei produttori. I giovani partecipanti sono stati selezionati direttamente da una giuria composta dal team di sviluppo e produzione di Giffoni Innovation Hub.

Edizione natalizia

Il 3° episodio si è tenuto giovedì 30 novembre presso il Teatro Oscar deSidera di Milano. In questa occasione le quattro storie presentate dovevano essere a tema Natale e indirizzate a un pubblico composto da famiglie.

Lundini e Ferrario, con i loro maglioni natalizi, sono saliti sul palco sulle note di Santa Claus is coming to town. Dopo la sgangherata performance, i due conduttori hanno portato avanti un discorso nonsense sui film di Natale più iconici e i loro sequel. Da Mamma ho perso l’aereo a Die Hard, Lundini sembrava aver visto solo i secondi capitoli di ciascuna saga natalizia (“Perché non hanno fatto Una poltrona per? Sono passati subito a Una poltrona per 2”). 

Prima di lasciare la parola ai giovani autori hanno tentato di pitchare il film di Natale che loro vorrebbero vedere sullo schermo. Il pericolante risultato portava il nome di “Natale a Mykonos” un classico cinepanettone su una famiglia italiana in vacanza in Grecia nel periodo fuori stagione.

I pitch

Cara Babbo Natale di Gianmarco Biemmi non è una rivisitazione queer del Natale bensì la storia incredibile della piccola Cara. Questa bambina scopre di avere forti poteri psichici che le permettono di plasmare la realtà a proprio piacimento.. Stanca del difficile rapporto con le sue due mamme e di essere presa in giro a scuola dai due bulli Kevin e Braian, Cara va a dormire alla Vigilia del 25 Dicembre pregando di non dover festeggiare il Natale. Al suo risveglio, a sua grande sorpresa, non trova alcun regalo da scartare sotto l’albero, anzi, non trova proprio nessun albero. Il Natale è cancellato, perché così Cara ha desiderato. 

Il film coming of age segue le avventure di Cara, che lentamente capisce l’importanza del Natale e insieme alla sua famiglia deve impegnarsi per ristabilire l’ordine della grande festività. La sua missione più grande sarà quella di aiutare Tazio, il sostituto scansafatiche del vero Babbo Natale che non consegna mai i regali in tempo. 

La Presidente di Silvia Perizzolo (scritto assiema a Alessandro Cannarozzi) tratteggia l’iper competitivo mondo dei consigli scolastici entrando nell’istituto (fittizio) milanese più privato e altolocato di tutti: il San Borromeo. Due donne, due mogli, due madri, due vite diametralmente opposte ma entrambe tradizionali, prevedibili. Le due scelgono di prendere in mano il massimo potere a loro concesso: la presidenza della consulta dei genitori.

Da una parte Katia, la cool mom al passo coi tempi, ex-attrice di un certo spessore che ha abbandonato la vocazione artistica per dedicarsi interamente alla sua famiglia (mantenuta dal ricco marito). Dall’altra Cristina, una mamma casa e chiesa che ha ereditato il negozio del padre con cui deve sempre lottare.

Le due donne entrano in competizione per prevalere l’una sull’altra. Sabotaggi, diffamazioni, pugnalate alle spalle. Una vera e propria campagna politica, portata avanti in concomitanza con l’evento più atteso dell’anno. La recita scolastica, in cui i rispettivi figli di Katia e Cristina, Maya e Gabriele, interpretano i ruoli protagonisti: Romeo e Juliet, la versione genderbent del classico shakespeariano.

Quando una nonna ammalata minaccia di lasciare la sua famiglia troppo presto, i suoi tre cari nipoti uniscono le forze per esprimere il suo ultimo desiderio: visitare Stonehenge.

Little Miss Sunshine se invece di un concorso di bellezza per bambine la famiglia dovesse vedere quattro sassi in cerchio. Mescolando dramma e commedia, Souvenir di Sabrina Coppola esplora i limiti verso cui la gioventù di oggi si spinge per fare felici le generazioni passate. Il souvenir che dà il nome al film sarà il piccolo modello 3D di Stonehenge che i nipoti poseranno sulla tomba della nonna al suo funerale.

Infine, Tommaso Mori ha presentato la sua storia Lo stato animale. Al centro c’è Tancredi, un trentenne ancora ragazzo che non ha trovato il suo posto nel mondo. Una sera esce di casa e trova un cane smarrito per strada. Lo accoglie nella sua vita, finché si rende conto di non riuscire a tenere a bada nemmeno la piccola bestia che manda sottosopra tutto il suo appartamento. Quando lo porta fuori con l’intenzione di abbandonarlo, viene circondato da persone adoranti che sembrano riconoscere il cane come fosse una star. Questo perché il cane è effettivamente una star dei social media con un enorme seguito alle sue zampe. Tancredi ruba definitivamente il cane e crea un profilo apposta per lui per sfruttare lo status internazionale.

Un amico di Tancredi si associa all’esplosione di popolarità per tirare su la sua campagna politica ed essere eletto. Le piazze si popolano di fan che lottano per i diritti di immagine e sfruttamento del piccolo cane. La sua fama diventa incontrollabile finché Tancredi è costretto ad affrontare l’impensabile. I reali padroni del cane, un gruppo di russi irascibili, si palesano di fronte a lui e pretendono di riavere il loro amico a quattro zampe indietro.

Conclusioni

Questo terzo appuntamento milanese ha mostrato come Avrei questa idea sia un possibile anello di congiunzione tra giovani autori e produttori. Un format divertente e interessante per gli spettatori, sia a teatro che su Youtube e Spotify, anche grazie ai due abili conduttori Ferrario e Lundini.

È doveroso oggi dare sempre più spazio a questo tipo di iniziative rivolte ai giovani con la finalità di far emergere nuove voci e favorire un graduale ricambio generazionale.

Congratulazioni ai quattro ragazzi che hanno dimostrato capacità nella scrittura e nei pitch. Ci auguriamo che possano vedere le loro idee trasformate in immagini!

A cura di: Edoardo Renna e Giulia Gammarano

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