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Torino Film Industry: “Bringing Up Queer Contents”

Panel tenuto nell'ambito di Lovers Goes Industry sulla produzione di contenuti video LGBTQI+ per il cinema e le piattaforme di streaming

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Produzione di contenuti video LGBTQI+ per il cinema e le piattaforme di streaming

Nell’ambito di Lovers Goes Industry, si è tenuto un panel con l’intento di fare il punto sulla produzione di contenuti video a tema LGBTQI+ per il cinema e le piattaforme di streaming. Moderati da Alessandro Uccelli, responsabile di  progetto Lovers Goes Industry e selezionatore Lovers Film Festival, sono intervenuti Paolo Ciccarelli, Head of Drama di MIA (International Audiovisual Market) e consulente per Paramount in Italia; Christophe Mercier, consulente in distribuzione internazionale e marketing; e Matteo Pilati, regista di Maschile singolare (2021), L’estate più calda (2023).

 

Il panel:

I tre ospiti hanno analizzato la questione da punti di vista differenti. Ciccarelli si è concentrato sulla realtà produttiva, Mercier su quella festivaliera, Pilati sul piano creativo.

Nell’insieme, i tre hanno offerto un quadro dettagliato della questione. Particolarmente interessante è stato il confronto tra la realtà italiana e quella estera, con particolare attenzione a quella inglese e americana. Di storie a tema LGBTQI+, ha cominciato Ciccarelli, non ce ne sono mai abbastanza. Il sistema produttivo cerca, oggi più che mai, di prevedere il mercato; ma certi film sono imprevedibili e bisogna rischiare.

Prova di ciò è l’esperienza di Pilati e il suo film Maschile singolare, tit. internazionale Mascarpone, (2021). “Ci ho creduto,” ha spiegato il regista, “volevo raccontare una storia di diversità che parlasse a tutti ed è andata bene.” Il lungometraggio, realizzato con un budget 200 mila euro, ha girato parecchio fuori dall’Italia e ha garantito a Pilati l’appoggio di Amazon per il progetto successivo, L’estate più calda del mondo (2023).

Mercier si è aggiunto al dibattito aprendo gli orizzonti al panorama estero. Ha spiegato che BFI (British Film Institute) è da anni che promuove progetti a tema LGBTQI+. Ciò succede anche in Francia e soprattuto in America. I festival sono sempre aperti a film di questo tipo e non li vede solo come storie di diversità. La diversità è data più dalla molteplicità di voci (registi, sceneggiatori, attori ecc.) che trattano storie come queste e non dal tema in sé.

L’incontro si è concluso con alcuni consigli per i giovani filmakers. “Trovate la vostra voce,” ha suggerito Ciccarelli. “Non abbiate paura di rischiare,” gli ha fatto eco Pilati.