Nella splendida rassegna del Torino Film Festival in corso in questi giorni, Matteo Russo firma uno splendido documentario che inneggia alla vita, all’amore e alla speranza. Lux Santa è un’opera che mostra la forza della speranza, specialmente quando quest’ultima si unisce alla voglia di riscatto e con la forza di un gruppo di amici che vogliono combattere una realtà complessa. Lux Santa è scritto da Matteo Russo e Carlo Gallo e prodotto da Naffintusi in collaborazione con Rai Cinema.
Un film documento
Lux Santa è un documentario che va oltre questa definizione. Lux Santa è un film documento. Il regista Matteo Russo crea un’opera che trascende il documentario, nel modo più semplice e allo stesso tempo incisivo: non lasciando tracce. Tutto il film segue il gruppo di ragazzi che stanno preparando la pira per la festa di Santa Lucia senza alcuna intromissione del regista. La macchina da presa diventa elemento integrante del gruppo e gli stessi spettatori sono coinvolti nelle dinamiche che si creano. L’assenza di qualsiasi traccia significante o giudicante del giovane regista è fondamentale per immergere lo spettatore nella vita dei ragazzi che, in un contesto complesso, sono costretti ad affrontare situazioni troppo grandi per degli adolescenti.
La luce della Speranza
Il film documento di Matteo Russo è, come detto, un grande inno alla vita. Ma ciò che viene messo maggiormente in risalto, a partire dal titolo, è la tradizione dei falò in onore a Santa Lucia. L’usanza millenaria è da sempre un rito per l’evocazione della luce. In Lux Santa la luce è sicuramente quella della speranza. In un contesto complesso, infatti, il gruppo di ragazzi si aggrappa alla sacralità del rito per donarsi speranza. Ognuno di loro ha una situazione familiare complessa caratterizzata dall’assenza, ma durante le ore di lavoro per la creazione del falò tutto passa in secondo piano. La tradizione diviene così un’ancora di salvezza che restituisce l’adolescenza perduta, rubata dal destino. La magnificenza della pira diviene così riscatto e il fuoco la luce di una speranza che si fa catartica.
In conclusione
Nel documento di Matteo Russo c’è tutto: l’amore, la rabbia adolescenziale, il coraggio, la paura. La paura di non essere all’altezza, la paura del fallimento. Ma ciò che emerge dall’opera è che nonostante tutto c’è sempre la speranza, viva, che trascina e unisce. La Lux Santa dona così gioia e speranza ai ragazzi che, almeno per una notte, possono vivere la vita che gli spetta e che un destino più grande di loro gli ha strappato. Ma non per sempre.