Anno: 2012
Durata: 90’
Genere: Drammatico
Nazionalità: Italia
Regia: Francesca Comencini
Tratto dal romanzo Il cielo con un dito di Claudio Bigagli, Un giorno speciale di Francesca Comencini è stato accolto, al termine della proiezione per i critici e la stampa, con un silenzio surreale, né applausi ne fischi. La pellicola pare, infatti, non andare in profondità, lasciando un senso d’incompiutezza. Non indaga quei legami interiori fra i personaggi, cosa che invece la regista romana aveva ben fatto nei suoi film precedenti (Mi piace lavorare, A casa nostra, Lo spazio bianco).
E pensare che il film parte bene, con una periferia romana (Ponte di nona), con le sue case colorate in mezzo al nulla, perfettamente descritta. La vediamo scorrere dal finestrino della macchina, mentre i due protagonisti parlano un dialetto romano che li avvicina in una complicità spontanea.
Gina (la debuttante Gliulia Valentini) sogna di fare l’attrice, indirizzata dalla madre che cerca in lei quel riscatto sociale, quel benessere che non ha avuto. Marco (Filippo Scicchitano, la rivelazione di Scialla), al suo primo giorno di lavoro come autista Ncc, deve accompagnare Gina da un politico che l’aiuterà per la carriera. Il politico rimanda di ora in ora l’appuntamento, e i due passeranno insieme tutta la giornata fino al famigerato incontro con il potente di turno che per spianare la strada nel mondo dello spettacolo a Giulia, le chiederà una viscida contropartita.
L’idea di trattare una tematica ampiamente affrontata, ma da un’angolazione diversa, poteva essere buona, e anche il “parlar d’altro” dei protagonisti si poteva rivelare una perfetta scelta narrativa. Purtroppo, con lo scorrere della pellicola si perde, invece, quella tensione necessaria, smorzata da un finale che appare troppo presto inevitabile. Da segnalare la bella e fresca interpretazione dei due attori protagonisti. Se per Filippo Scicchitano è una gradita conferma, quella di Giulia Valentini risulta una piacevole sorpresa.
La Comenciniper scovarla ha tappezzato Roma di volantini e aperto un account mail dedicato. In conferenza stampa ha rivelato: “Il giorno del nostro incontro per il provino, Giulia aveva appena ricevuto una telefonata di risposta ad un suo annuncio per un lavoro da cameriera da un uomo che le aveva proposto un lavoro in cambio di una prestazione sessuale”. La realtà che entra nella finzione, peccato che in quest’opera la poesia del reale a cui ci aveva abituato la regista pare essere davvero ‘depotenziata’.
Vittorio Zenardi