Oltre la valle, documentario di Virginia Bellizzi, è in concorso nella sezione Documentari Italiani al Torino Film Festival.
Oltre la valle, oltre l’accoglienza.
Il documentario di Virginia Bellizzi, Oltre la valle, è ambientato tra Italia e Francia. Nella Valsusa, tra Claviere e Oulx da sempre terra di transito, dove si uniscono le vite dei migranti e quelle degli operatori di un centro di accoglienza.
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La regista Virginia Bellizzi. Immagine fornita da TFF.
Cosa rimane della vita dei migranti?
Ora che una vita stia in una borsa di plastica è indicativo di come vivono queste persone.
Cosa rimane a loro? Rimane il corpo e l’abito.
Dalle immagini dei notiziari sui valichi di confine, nei boschi si possono trovare i resti di una vita materiale: scarpe, maglie, cappelli, giubbotti, calze.
La regista invece restituisce in Oltre la valle i volti di innumerevoli persone, culture e religioni. Ci racconta storie di disperazione, sogni, resistenza fisica ma anche di criminalità che si confonde con l’umanità e la speranza. La vera umanità spesso è fatta di volontari, operatori e persone per bene che rappresentano per loro il primo contatto nel nostro Paese.
Il tema dei migranti è un tema purtroppo attuale e sempre più complesso.
In Oltre la valle i protagonisti attraversano il confine per arrivare in Francia, con la consapevolezza di poter essere respinti alla frontiera. Ormai questa consuetudine attraversa le stagioni che si susseguono rapide. Il presente e il passato si sovrappongono e le traiettorie umane si snodano, sospese nell’atto irreversibile di cercare uno spazio migliore in cui esistere, oltre la valle.
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