Sofia ha 23 anni e un viso da bambola, capelli corti e un berretto rosso stretto in testa. Costretta a lasciare l’appartamento in cui alloggiava, ha deciso di ammazzare il tempo nel campus dell’Università di San Paolo, dove si presenta come tatuatrice e non come studentessa.
Con estrema semplicità, il film ripercorre le peregrinazioni di questo personaggio, riservato e misteriosamente ostinato, decisamente imperscrutabile e resistente, con una tragica sensualità. Sofia Foi avanza per ellissi ed evocazioni attraverso il giorno e la notte, incontrando amici e compagni di classe.
Queste figure, altrettanto solitarie ed enigmatiche, appaiono come statue, osservanti e immobili, come i campioni di una rivolta stranamente silenziosa e muta.
Pedro Geraldo scatta polaroid solitarie ed imperscrutabili
Attraverso Sofia, Pedro Geraldo ritrae i contorni di una gioventù marginale e vulnerabile, resa insicura, smarrita ai margini di un mondo minaccioso, persa tra il pieno e il vuoto di un campus che non riesce a proteggere. La colonna sonora (degna del migliore C2C) stordisce l’ascoltatore e separa il contesto visivo da ciò che ascoltiamo o vogliamo ascoltare. Superlativa l’idea di inserire il suono della macchina per tatuare, che in realtà Sofia non usa perché tatua a mano in modo tradizionale. Gli effetti sonori rappresentano così i desideri che non corrispondono quasi mai ai suoni della realtà.
il regista di Sofia Foi, Pedro Geraldo.
Girato in inquadrature fisse con bellissimi chiaroscuro e toni verdastri, i recessi nascosti dell’università sono inquietanti.
Il regista crea un regime sonoro e visivo, serio e cupo, che accentua l’isolamento di Sofia. Il suo volto criptico e i suoi occhi imperscrutabili, ripresi in primo piano, sono a volte trasfigurati da sublimi sovrimpressioni, rappresentano la nostalgia di un amore brutalmente interrotto, una scomparsa ancora da venire.
Il film è plasmato dalle assenze, in cui sembra albergare il volto di una morte che ci guarda: Sofia era…
Sofia Voi è nella sezione Nuovi Mondi all’interno del Torino Film Festival.
Trailer ufficiale al seguente link di YouTube