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‘Il coniglietto di velluto’: l’amore che rende veri

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È uscito ‘Il coniglietto di velluto‘, il nuovo film AppleTV+ tratto dal libro per bambini che insegna il coraggio di essere se stessi. Ecco la nostra recensione.

La trama di ‘Il coniglietto di velluto’

Basato sul classico libro per bambini di Margery Williams, “Il coniglietto di velluto” celebra la bellezza dell’amore incondizionato. Quando William, 7 anni, riceve un nuovo giocattolo per Natale, scopre un amico per sempre e apre le porte di un mondo di magia.

Essere veri

Se si chiede a un adulto quale sia il libro per bambini migliore, più formativo, più bello, “più” di tutti gli altri, è probabile che quello risponda “Il piccolo principe”. Il capolavoro francese tradotto in tutto il mondo ha fatto innamorare grandi e piccini, e non si può negare che sia un capolavoro che tocca le corde dell’anima.

Però c’è anche “Il coniglietto di velluto”. E non deve essere dimenticato. Mi vergogno a dire che purtroppo neanch’io conoscevo questa splendida fiaba, ma ora che la conosco posso dirlo con certezza: è uno splendido, fortissimo inno all’amore. In ogni sua forma.

William è un bimbo solo. Si è trasferito da poco e ha troppa paura per fare nuove amicizie. Quando per natale gli viene dato in dono un coniglietto di velluto, quel giocattolo diventa il suo nuovo migliore amico. E insieme impareranno davvero, davvero molto.

Esseri veri è complicato. Essere veri è difficile, è spaventoso, è scomodo: essere veri è autentico, e noi siamo sempre più grigi, sempre più spaventati. In un mondo programmato come il nostro, cosa significa essere veri? Chi ha il coraggio di esserlo?

Il coraggio di dire ciao

‘Il coniglietto di velluto’ racconta una fiaba ai bambini, ma colpisce forte il cuore degli adulti. Racconta di amore, amore per gli altri e per se stessi, e del coraggio di mostrarci per ciò che siamo. Nel racconto di un’amicizia, William e il Coniglietto hanno molto da insegnare: il potere dell’amore, quella magia insita in un sentimento così spontaneo e umano, ha la forza per fare cose che non possiamo immaginare.

E anche un coniglietto di velluto, col pelo corto e l’imbottitura buffa, può diventare reale. Essere vero.

Perché non è il nostro aspetto a determinare cosa siamo: non sarà il nostro pelo come non saranno le nostre zampe; non sarà nella nostra capacità di saltare in alto, né nelle nostre orecchie.

È qualcosa che si trova dentro, che non si vede. È qualcosa di nascosto, tra velluto e imbottitura: e solo gli occhi giusti possono riuscire a vederlo. William vede il suo Coniglietto. Crede nel suo Coniglietto.

E in quarantaquattro minuti, entrambi ci insegnano l’amore incondizionato. Quello che ci rende reali. Quello che ci rende migliori.

Il film è un omaggio all’infanzia, una lettera d’amore ai cuori che sognano e agli occhi che vedono: quelli dei bambini, che con così tanta forza credono nella magia, credono che i loro amici giocattoli siano veri, senza nessuno che glielo insegni.

‘Il coniglietto di velluto’ aiuta a crescere, a lasciare andare; a comprendere l’importanza di ricordare ciò che è alle nostre spalle, per poter vedere la strada di fronte a noi. Perché, come dice il Coniglietto, un “arrivederci” non è altro che un “ciao”.

E ce lo insegna benissimo. Con delicatezza, piano, con la speranza dei bambini, e tuttavia una sincerità tale da stregare gli adulti.

L’animazione di ‘Il coniglietto di velluto’

‘Il coniglietto di velluto’ è un bellissimo intreccio di diversi stili di animazione: cgi e animazione tradizionale si alternano su due dimensioni diverse, il reale e l’immaginario, e le transizioni dall’una all’altra cosa mettono i brividi, perfettamente amalgamate alla regia, senza che sembrino stonate o troppo rapide.

Un film perfetto per i grandi e per i più piccoli, sicuramente l’ideale da guardare nel periodo di Natale, nel periodo più magico dell’anno, per godersi appieno ogni suo incanto.

Ciao! Sono Aurora e cliccando qui puoi trovare tutti i miei articoli.

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