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Chili Film

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

Chili si schiera contro la violenza sulle donne, proponendo un ampio catalogo che permette di addentrarsi all'interno dell'orrore di questa tragica realtà italiana

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Chili, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, propone un catalogo di film necessari. Noi, fra i tanti, ne consigliamo cinque film italiani. Un tema terribilmente presente, nella vita di ogni giorno nel nostro Paese.

Il cinema può quindi portare alla luce queste atrocità e tentare di infondere forza e speranza alla ricerca di una vita migliore. Motivo per cui vedere, oggi come domani, i film che indagano questo argomento diventa imprescindibile, quanto essenziale.

Di seguito cinque film italiani, per noi molto riusciti e significativi contro la violenza sulle donne.

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

La vita possibile (2016, Ivano De Matteo)

Trama: La Vita Possibile è un film sulla speranza, sulle possibilità raccolte, sulla forza delle donne, sulla capacità di nascere e rinascere ancora. Anna e suo figlio Valerio scappano da un uomo e da Roma prima di finire tra le colonne di un giornale, notizia tra le notizie. Lei è frantumata nel corpo e nell’anima; lui chiuso, fragile, pieno di risentimento. Ma la vita possibile esiste. Ribellarsi è necessario e alle volte è anche un dovere. Anna e Valerio lo sanno, sono convinti di poter tornare a vivere e lo vogliono con tutta la loro forza.

Ivano De Matteo, regista di Mia, Villetta con gli ospiti e I nostri ragazzi, mostra come può cambiare la vita di una donna quando fugge dalla violenza domestica. Il regista accompagna con un forte realismo sia il personaggio della madre (Margherita Buy) che quello di suo figlio (Andrea Pittorino) nella nuova vita. Una vita che ricomincia nella casa di un’amica di lei (Valeria Golino). Un’opera coraggiosa da parte da parte del regista De Matteo.

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

Nome di donna (2018, Marco Tullio Giordana)

Trama di Nome di donna: Nina (Cristiana Capotondi) si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia, dove trova lavoro in una meravigliosa residenza per anziani. Un mondo quasi fiabesco, dove però si cela un segreto scomodo e torbido. Nina sarà costretta a confrontarsi con le sue colleghe, italiane e straniere, per affrontare il direttore della struttura, Marco Maria Torri (Valerio Binasco), in una battaglia sul diritto di essere donna.

Marco Tullio Giordana, noto anche per aver diretto I cento passi, La meglio gioventù e Romanzo di una strage, è uno degli autori più apprezzati dalla critica italiana. In Nome di una donna, il regista mostra un luogo specifico con un’atmosfera ben delineata. E Nina, interpretata da Cristiana Capotondi, con la sua forza e determinazione porta lo spettatore all’interno di questo luogo.

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

Picciridda-Con i piedi nella sabbia  (2019, Paolo Licata)

Trama di Picciridda: In un’isoletta siciliana di fine anni ‘60, la piccola Lucia viene affidata, dai genitori emigranti, a nonna Maria, una donna severa e incapace di manifestare i sentimenti. Col passare dei mesi l’esistenza della bambina si popola di persone e affetti. La curiosità la spinge verso gli uomini, un mondo misterioso da cui stare alla larga, come impone la nonna. In un contesto sociale ostile, Lucia pagherà un prezzo molto alto, ma continuerà a lottare per crescere con dignità, forza e ottimismo.

Paolo Licata, alla sua opera prima, dà vita a un film intimista e intenso. La sceneggiatura è tratta dal romanzo Picciridda di Catena Fiorello. È proprio insieme alla scrittrice che Paolo Licata scrive la sceneggiatura, che viene poi revisionata dal maestro Ugo Chiti, vincitore di ben 6 David di Donatello per la miglior sceneggiatura. Nel cast, risalta l’autorevole interpretazione dell’attrice Lucia Sardo. Il lungometraggio è stato così definito da Oliver Stone:

Un film stupefacente che va dritto al cuore. Un nuovo classico italiano

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

Gli indifferenti  (2020, Leonardo Guerra Seràgnoli)

Trama de Gli indifferentiRoma, oggi. Scosse d’assestamento per un terremoto e clima sospeso. Mariagrazia Ardengo e i suoi due figli, Michele e Carla, non hanno più soldi. Negli ultimi tre anni, Leo Merumeci, un manager divenuto l’amante di Mariagrazia, le ha fatto dei prestiti, ripagando alcuni suoi debiti e permettendole il proseguo di una vita agiata. Michele intuisce che dietro l’apparente generosità di Leo si cela un piano nascosto. Mariagrazia è troppo innamorata di Leo per dare ascolto al figlio. Sarà Carla a tentare di scuotere la sua famiglia dall’indifferenza.

Leonardo Guerra Seràgnoli, regista di Last Summer e Likemeback, dirige il secondo adattamento cinematografico dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia (nel 1964 fu realizzata la versione di Francesco Maselli). Il regista decide di ambientare la storia nella Roma moderna, rimanendo comunque fedele a quel senso di precarietà e all’attesa di qualcosa di incerto. Il cast è composto da numerosi volti noti al pubblico: Valeria Bruni Tedeschi, Edoardo Pesce, Vincenzo Crea e Beatrice Grannò.

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

Chili: 5 film italiani contro la violenza sulle donne

Primadonna (2022, Marta Savina)

Trama di Primadonna: Sicilia, anni Sessanta. Lia ha 21 anni, va a lavorare la terra con il padre, anche se lei è “femmina” e dovrebbe stare a casa a prendersi cura delle faccende domestiche con la madre. Lia è bella, caparbia e riservata: sa il fatto suo. Il suo sguardo fiero e sfuggente attira le attenzioni del giovane Lorenzo Musicò, figlio del boss del paese. Quando lo rifiuta, l’ira di Lorenzo non tarda a scatenarsi e il ragazzo si prende con la forza quello che reputa di sua proprietà. Ma Lia fa ciò che nessuno si aspetterebbe mai.

Marta Savina dirige la sua opera prima portando sul grande schermo una storia necessaria: la prima donna a dire no al matrimonio riparatore. La regista aveva già diretto il cortometraggio Viola, Franca basato sullo stesso tema. E per il passaggio dal corto al lungometraggio sceglie nuovamente come attrice protagonista la marsalese Claudia Gusmano. Lorenzo Musicò è interpretato da Dario Aita, mentre il ruolo del padre di Lia è affidato alla preziosa interpretazione di Fabrizio Ferracane.

L’opera vince nel 2022 ad Alice nella città – Panorama Italia il Premio Raffaella Fioretta. Torna vittoriosa anche dal Magna Graecia Film Festival: Miglior Opera Prima, Miglior Sceneggiatura, Premio Giuria Polare e il Premio per la Migliore Attrice, Claudia Gusmano. Per la sua intensa ed egregia interpretazione, Claudia Gusmano vince anche il premio alla miglior interpretazione femminile alla rassegna Bimbi belli di Nanni Moretti, dedicata agli esordi nel cinema italiano. Primadonna di Marta Savina è un film che con la sua regia, la sceneggiatura e le interpretazioni dona grande speranza al futuro del cinema italiano.