Il regista Leonardo Di Costanzo è stato la guida pedagogica e artistica. Dodici giovani registi d’occasione hanno cercato il mare di Procida negli occhi dei suoi abitanti, di chi c’è arrivato di passaggio rimanendone così ammaliato da decidere di restare o tornare.
Il film è stato girato da dodici ragazzi e ragazze, alcuni dei quali non hanno mai usato una telecamera. Si sono incontrati in occasione della nomina dell’isola a capitale della cultura 2022. Hanno deciso che il modo migliore di parlarne fosse quello di iniziare dal suo mare cristallino. Dall’incipit con le riprese di quello che sembra un filmino d’epoca girato sulla spiaggia, si passa alle riprese attuali dei procidani, dai bambini che trovano nascondigli segreti e si lanciano in tuffi spericolati, sintomo di una selvaggia liberta primitiva che l’isola custodisce come un segreto, a coloro che hanno vissuto tutta la loro vita sull’isola.
Procida
Il passato e il presente di Procida
Le storie personali degli oratori procidani sono radicate nell’isola, le immagini di archivi privati si mescolano a quelle di repertorio. Alla ripresa velocizzata di una partenza rocambolesca dal porto, con una cinquecento spinta da due preti sul traghetto, il montaggio affianca l’arrivo di un traghetto al porto di Procida ai giorni nostri. Una folla di turisti si appresta a scoprire le meraviglie di questa piccola terra così ricca di tradizione.
Procida che è come una signora, soprattutto la mattina quando esce il sole e il profumo di arance e mandarini ti sveglia forte e allegro la mattina e se ti volti verso il mare senti il canto del marinaio.
Il marinaio vien fuori dal canto popolare e si materializza davanti allo spettatore. É un signore con la barba bianca e gli occhi ancora ricolmi d’amore per il mare. Procida è colta nel sorriso di Soraya Forte, eletta Graziella 2022, mentre sfila per le strade in abiti folkloristici o mentre canta le strofe di Liberato sulla spiaggia. Procida è nelle due storie d’amore eterno raccontate, nello sguardo devoto delle anziane fedeli raccolte in preghiera in una piccola chiesa, nelle mani dei pescatori.
I dodici registi
Cecilia Catani, Giorgia Giraolo, Enrica Daniele, Valentina Esposito, Dario Fusco, Angela Giordano, Simone Grieco, Rebecca Gugliara, Ernesto Raimondi, Giorgia Ricciardiello, Nina Rossano, Lucia Senatore, Romilda di Iorio. Questi i nomi dei dodici registi che sono riusciti a restituire l’essenza dell’isola al largo di Napoli con continuità nel racconto inseguendo storie e volti.