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L’omaggio a Goscinny con ‘Le Avventure del Piccolo Nicolas’

In sala un Universo gaio e spensierato

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Proiezione speciale alla 23ma edizione del Future Film Festival , arriva al cinema Le Avventure del Piccolo Nicolas di Amandine Fredon e Benjamin Massoubre riporta in vita, grazie ad un delicato e divertente racconto animato, il papà di Asterix ed Obelix (presenti finanche nel film in forma di soprammobile sulla sua scrivania, simbolico omaggio all’autore), René Goscinny, deceduto nel 1977 a soli 51 anni per arresto cardiaco. In tandem con il collega e soprattutto amico Jean-Jacques Sempé, è creatore dal 1955 anche del personaggio del piccolo Nicolas, protagonista di più di duecento avventure insieme alla sua famiglia (mamma, papà e nonna materna) ed ai suoi amici, Alceste, Clotaire, Eudes, Agnan, Geoffroy.

Le Avventure del Piccolo Nicolas, la trama

La storia inizia con l’incontro, in un caffè di Parigi, dei due amici René Goscinny e Jean-Jacques Sempé; siamo nel 1955, e Sempè ha appena avuto l’idea per questo nuovo personaggio, un simpatico bambino di 8 anni. L’unione delle due menti creative darà vita alle avventure del piccolo Nicolas, che condensa in sé le esperienze ed il carattere dei due autori; curiosità, vivacità, imprevedibilità e fantasia sono i suoi tratti distintivi, con cui Nicolas affronta e trasforma in avventura la quotidianità. E tra i siparietti in famiglia, la scuola, le gite in mare, il piccolo Nicolas rivive in animazione alcune delle sue avventure più originali e divertenti scritte e disegnate da Goscinny e Sempè, arrivando finanche a parlare con i suoi creatori.

Riscopriamo il bambino che è in noi

Nel creare Nicolas, Renè e Jean-Jacques hanno riscoperto il mondo gioioso e spensierato dei bambini, rivivendolo con loro ad ogni avventura e facendolo ritrovare anche agli adulti. La leggerezza dei disegni, la spontaneità dei dialoghi, portano il lettore, grande e piccino, in un universo gaio e sereno; ed il film, alla cui sceneggiatura troviamo la figlia di Goscinny, Anne, in collaborazione con Michel Fessner, aggiunge note di poesia nel raccontare la profonda amicizia tra i due autori, i ricordi felici e quelli più bui della lora vita, dall’infanzia difficile di Sempè alle tragedie della famiglia ebrea di Goscinny rimasta in Francia durante la seconda guerra mondiale.

Una storia nella storia, che i due registi incastonano con grazia e tenerezza l’una nell’altra, narrando le avventure di Nicolas e l’amicizia dei due autori nella Parigi degli artisti della metà degli anni Cinquanta, tra cafè, club, il pianoforte di Sempè (il commento musicale è di Ludovic Bource) e le soffitte dei pittori, bozze di scrittura e di disegni gettati nel cestino, la ricerca del successo nonostante le porte chiuse. Una storia delicata e potente per ritrovare il fanciullo che è dentro di noi e non smettere mai di cercare di realizzare i nostri sogni; perchè i sogni non muoiono mai.

Le avventure del piccolo Nicolas i film sull’arte di René Goscinny

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