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Rome Independent Film Festival

‘Polvere’ La vera storia dello strano caso di Aldo Scardella

‘Polvere’ è uno dei tanti cortometraggi ora in concorso al RIFF di Roma. Basata su una storia vera, racconta la vicenda di uno strano fatto di cronaca: l’assassinio di Aldo Scardella. Regia di Paolo Carboni, con Andrea Nicolò Staffa.

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Polvere

Polvere, la recensione del corto basato sulla vera e tragica fine di Aldo Scardella, in concorso al RIFF 2023.

Ambientato a Cagliari, tra il dicembre 1985 e il luglio 1986, Polvere racconta la tragica vicenda giudiziaria di Aldo Scardella (Andrea Nicolò Staffa) che viene accusato di un grave omicidio. Fin da subito, l’uomo si dichiara innocente, ma non viene creduto, è arrestato e messo in isolamento.  Inizierà così ad aspettare e a sperare, ma dopo essere caduto in depressione, decide, dopo 185 giorni di prigionia, di togliersi la vita.

Regia di Paolo Carboni, con Andrea Nicolò Staffa, Felice Montervino, Joe Perrino, Valentino Mannias, Isella Orchis, Carlo Porru, Daniela Vitellaro e Stefano Cancellu.

Polvere

Polvere, Quando la parola d’ordine è il Ghiaccio

Dopo aver lavorato al film documentario Capo e croce, le ragioni dei pastori, uscito nel 2013, il regista sardo Paolo Carboni torna a confrontarsi con una storia cruda. E stavolta, la scelta cade sullo strano caso di Aldo Scardella. Per tutta la durata del cortometraggio (quasi 30 minuti), si respira un’atmosfera di freddo e ghiaccio, grazie soprattutto alla splendida fotografia di Edoardo Matacena (rifacendosi molto a Joker, di Todd Phillips) e alla colonna sonora ‘fantasma’, che ci porta nella mente e nella psicologia di Aldo, diventando una sorta di ‘Gioventù Bruciata’.

C’è il doppio gioco, specialmente nei primi minuti del film che, grazie alle immagini d’archivio, avvia prima lo spettatore verso un’altra storia più sentimentale e naturalistica, che si rivela poi spietata e aggressiva. Poi c’è la salute, uno dei temi più importanti e riusciti del cortometraggio. La regia fissa e geometrica, oltre al montaggio non lineare di Emanuele Contis,  riescono a mostrare al pubblico l’equilibrio e la vita interrotta di Aldo, un giovane qualunque alla ricerca della sua identità.

Forse non riusciamo subito a entrare in empatia con lui. Eppure, mano a mano che passa il tempo, non si può fare a meno di guardarlo e chiedersi: Perché? Carboni ci incoraggia a non avere paura. Ci fa guardare un uomo innocente e ci porta dentro un mondo lontano, ma al tempo stesso vicino. Così vicino da averne paura (soprattutto della società), tanto da finire bloccati in una rete. E questo ci spinge a correre e a scappare, perché, come spiega anche lo stesso Aldo, così non ci pensiamo (e davvero si diventa ghiaccio).

Polvere

La fragilità degli esseri umani

“Pensiamo di essere invincibili, invece siamo così fragili. Basta un granello di polvere e la vita ti casca addosso”.

Oltre a essere una storia vera, Polvere è un cortometraggio che colpisce dritto nello stomaco e, quasi sempre, lascia il segno. Il regista, così il suo protagonista, non ci invitano solo a immedesimarci nel rivelare le tristi vicende che ha vissuto il vero Aldo. Ci ricordano la nostra fragilità. Della nostra vita, noi conosciamo solo il passato e il futuro non ci è possibile saperlo.  Sta a noi costruirlo e correggere gli errori dei secoli scorsi,  combattendo le ingiustizie. 

Ognuno di noi ha le sue battaglie, sconfitte e cadute, ma abbiamo sempre la possibilità, per fortuna, di rialzarci più forti. Per farlo serve chiedere aiuto. Forse, è stata proprio questa l’unica caduta che Aldo ha ‘vissuto’, perdendo le speranze. Il regista ci dice di non abbassarci mai, anzi: ci chiede di prendere posizione e di fare servire la nostra voce e agire, prima che sia troppo tardi, perché altre ingiustizie e sventure non si ripresentino.

In conclusione, Polvere è un ottimo cortometraggio con immagini forti e con tanti messaggi nascosti nella bottiglia; che forse avrebbe potuto osare di più in alcuni punti. Inoltre, è anche un sentito omaggio al cinema documentario e investigativo. Oltre al RIFF, Polvere sta partecipando a diversi altri festival, sia italiani che internazionali e ricevendo numerosi riconoscimenti. Che vinca o meno, Paolo Carboni ci ha regalato un altro testamento storico. Un cortometraggio per aiutarci a riflettere e a non dimenticare.

Polvere

  • Anno: 2023
  • Durata: 29'
  • Genere: Cortometraggio, Drammatico
  • Nazionalita: Italiana
  • Regia: Paolo Carboni

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