‘Eternal 831’: mettere in discussione l’idea stessa di tempo
Eternal 831, in anteprima italiana al Future Film Festival 2023 con proiezione programmata per il 19 novembre, è il film anime scritto e diretto da Kenji Kamiyama, partecipante nella categoria lungometraggi.
Eternal 831, o Ein no 831, è la creazione scritta e diretta da Kenji Kamiyama, annunciata nell’agosto 2021 in occasione del trentesimo anniversario di Wowow. In gara per l’edizione 2023 del Future Film Festival, il regista e sceneggiatore ci trasporta in un contesto sociale situato in un periodo di confine, oscillante tra un devastante disastro e una ripresa lenta e quasi statica del paese. Lo stile distintivo di Kamiyama, già familiare agli appassionati che lo hanno seguito in passato, come nel caso di Ghost in the Shell (2002-2005), si fa nuovamente notare. Elementi di cospirazione, spionaggio e personaggi con passati complessi costituiscono gli ingredienti di un drama arricchito da una componente fantasy stile anni ’70.
Stopped Time
Eternal 831, descrive un mondo sconvolto da un’oscura “catastrofe senza precedenti”, Suzushirou, uno studente, custodisce un segreto al di là della comprensione comune. Durante un drammatico incidente nel suo terzo anno di liceo, ha scoperto la straordinaria capacità di manipolare il tempo, fermandolo attorno a sé. Un incontro con Nazuna svela che anche lei, dopo una ferita profonda, possiede il potere di bloccare il tempo. Al contempo, un oscuro complotto orchestrato dal fratello di Nazuna, Seri, utilizza il suo straordinario dono per compiere crimini verso il sistema. Suzushiro, reso impulsivo dalla scoperta, si propone di sfuggire a questo intricato labirinto di intrighi insieme a Nazuna. Suzushiro costantemente ansioso nel cercare spiegazioni per ciò che gli accade, rappresenta l’immagine di una gioventù immobilizzata di fronte agli errori di una generazione passata e alle catastrofi precedenti. Insieme a Nazuna, compagna di analogo destino, proverà a riavviare il proprio percorso temporale.
Suzushirou e Nazuna – Eternal 831
Eternal 831, sentimenti sottesi
Eternal 831 di Kenji Kamiyama svela numerosi riferimenti contemporanei, dipingendo una “catastrofe senza precedenti” dalle similitudini sfumate con le conseguenze della pandemia Covid-19. Tokyo, in una veste mai vista prima, si presenta leggermente svuotata, con relazioni sociali distanziate e un pervadente clima di diffidenza, servendo da sfondo alla narrazione di Kamiyama. Ma dietro questa prospettiva, si cela un elemento fondamentale: la fiamma attenuata di una generazione che osserva criticamente gli errori del passato, trascinando a fatica le proprie giornate in un contesto sterile, spesso messo alla prova da decisioni, di alte sfere, incoerenti rispetto alle esigenze sociali.
Suzushirou: Complesso e Tangibile
La nuova generazione, abbandonata in una società orientata all’utilitarismo individuale, si trova sul punto di essere catapultata in un processo depersonalizzante, riflesso nella costante ricerca di un fine ultimo da parte del protagonista Suzushirou. La sceneggiatura getta segnali percettibili anche sul sistema educativo, lanciando una critica profonda all’attenzione limitata riservata alla formazione umana individuale. La tragedia che ha coinvolto Suzushirou durante gli anni del liceo, e le conseguenze trascurate, delineano un quadro collegato al problema del bullismo in Giappone, che nel 2021 ha registrato ben 610.000 casi. Ijime, tra le diverse accezioni ha anche bullismo ostracizzante o bullismo di esclusione. Questo approccio nella costruzione del personaggio caratterizza il protagonista di Eternal 831, rappresentando un simbolo della necessità di una pausa dall’estenuante condizione in cui vive.
Il Panorama Sociale
Inoltre, non mancano i giudizi verso la classe dirigente del paese, raramente pronta a rispondere alle esigenze di una nazione messa in ginocchio da eventi eccezionali quanto devastanti, evocando la lenta ripresa post-tsunami del 2011. La sceneggiatura pone l’estremismo della ribellione attraverso il gruppo terroristico 831 Front, che, grazie al blocco temporale, cerca soluzioni in un’eterna estate, sfruttandola metaforicamente, in maniera sognante. Eternal 831 fa riferimento chiaramente alla data del 31 agosto, segnando la fine dell’estate, spesso senza la conclusione di ciò che serve per affrontare l’anno di studio e lavoro, in un mix di fremito negativo e piacere.
Un atto di sfida a una società che procede con lentezza e indecisione, bloccando il tempo e attaccandola gradualmente ma con estrema determinazione nei punti nevralgici, al fine di sovvertire l’ordine delle cose.
Cast completo – Eternal 831
Eternal 831, l’animazione
Eternal 831 non è solo una rappresentazione concettuale, ma una dimostrazione tangibile attraverso i fotogrammi di un’animazione che incarna la quintessenza della cultura anime giapponese. I tratti dalle sembianze androgine, gli occhi espressivi e le iconiche ambientazioni urbane, si fondono con un atmosfera oscura e cupa, intrinseca alla tematica dell’opera. Ciò che cattura l’attenzione è l’utilizzo della motion-capture nelle movenze dei personaggi, richiamando le tecniche di sviluppo di alcuni RPG nel mondo del gaming. Tuttavia, i movimenti a scatti, poco fluidi, già oggetto di contestazioni da parte delle appassionate community videoludiche, rischiano di appesantire il film, protratto per 105 minuti, conducendolo in una lenta letargia che, a causa di una trama impegnativa e poco dinamica, rischia di non essere smorzata.
Eternal831, è il meglio che Kamiyama poteva fare?
Il lavoro del regista nipponico, senza dubbio, rievoca vari concetti che, culturalmente e socialmente, abbracciano ampiamente le caratteristiche distintive del Giappone. Trasposto in chiave fantasy, con l’affascino dello spionaggio, una sottile sfumatura romantica e le musiche di Go Shiina, avrebbe potuto diventare una simbiotica miscela di idee. Tuttavia, questo si è realizzato solo in parte. La dogmatica dinamica interpersonale spesso presente nei personaggi degli anime, oltre a concrete dinamiche che stentano a palesarsi, non hanno contribuito a creare una chiave di lettura completa. Misurando con precisione ogni sensazione, il risultato è un’esplorazione in una sorta di mancata conclusione.
In effetti, va sottolineato il merito per l’immaginativa inclusione del concetto spazio-tempo. Tuttavia, la mancanza di un protagonista e di personaggi che si lascino davvero scoprire, unita a un epilogo forzato alla conclusione, dissemina il giudizio in vari ambiti, non tutti impeccabilmente riusciti.
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