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Medfilm Festival

‘Negu hurbilak’: un film misterioso che si lascia interpretare

'Negu hurbilak' è il primo lungometraggio, scritto e diretto, dal Colectivo Negu. Presentato in occasione della 29esima edizione del MedFilm Festival, nella sezione Iberiana. Film misterioso, radicale, intriso di domande e poche risposte, che tradisce ogni aspettativa lasciandoti il sapore della sorpresa e la libertà dell'interpretazione

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Tra i titoli della sezione Iberiana del MedFilm Festival 29 (la Spagna è l’ospite d’onore di quest’edizione) c è Negu hurbilak, scritto e diretto dal Colectivo Negu. Con Jone Laspiur, Beñardo, Anita, Patita, Marcos, Kitxam.

Percorso del Colectivo Negu

Colectivo Negu nasce quattro anni anni fa, quando un gruppo di studenti, Ekain Albitek, Mikel Ibargurenek, Nicolau Mallofrék e Adrià Rocak, provenienti da contesti diversi, s’incontra per la prima volta alla Escuela de Cinéma y Audiovisual della Catalogna. Mentre studiano e sviluppano progetti per la scuola, formano e fondano un collettivo che condivide preoccupazioni e visioni del mondo simili.

Da questo connubio artistico nasce il primo cortometraggio Erroitz, che getta le basi per un percorso di comprensione reciproca e di impulso creativo. Segue il corto Laiotz, girato nei Paesi Baschi, presentato in anteprima al D’A Film Festival di Barcellona; e A rabassa morta che affronta la realtà della vita in Catalogna. Con sempre più esperienza, risorse e punti in comune, il gruppo cresce e aggiunge nuovi componenti provenienti dal mondo del cinema. Negu hurbilak è il loro primo lungometraggio.

Il film è accompagnato da questa nota di regia:

Negu hurbilak è nato dall’esigenza di parlare del peso del silenzio. Non abbiamo iniziato questo viaggio per trovare risposte o certezze. L’abbiamo fatto per ritrovare noi stessi tra le rovine del conflitto basco.

Negu hurbilak – Trama

2011. L’ETA annuncia la fine della lotta armata in Spagna e una ragazza scappa con un solo obiettivo: attraversare la frontiera. Si ritrova a Zubieta, un villaggio al confine, in cui miti antichi e conflitti moderni sembrano convergere. Il tempo diviene qui un flusso confuso e indefinito, in cui i giorni sfumano nelle notti e le notti nei giorni. La fuga si fa sempre più complicata e labirintica. La protagonista, imprigionata in un presente di nebbia e attesa, si dibatte fra speranza e rassegnazione.

Tempo sospeso

Negu hurbilak

Negu hurbilakè è un film misterioso e radicale, opaco come la nebbia che domina il paesaggio. Le immagini, statiche e fotografiche si ripetono uguali a se stesse. Nessuna svolta narrativa, nessun montaggio serrato, nessun ritmo. Tutto procede piano, anzi pianissimo. E noi spettatori, seduti sulle poltrone, possiamo scegliere se cadere nell’immobilità di un tempo sospeso ed accogliere il  silenzio delle immagini oppure agitarci sperando in qualche accadimento.

Proprio questa sospensione rende unico il film. Lo spettatore aspetta e brama uno sviluppo, così come la protagonista attende una svolta, un segnale verso l’uscita e la fine del labirinto. In cerca di un varco e di un apertura per porre fine allo strazio di quel Purgatorio ed iniziare un nuovo percorso. Ma le speranze rimangono insoddisfatte ed il confine tra la prigionia a la libertà diviene sempre più labile.

Bloccata, imprigionata, affranta, la ragazza attende il suo destino, mentre il freddo dell’inverno incalza penetrando nelle ossa. Ricoperta da strati di vestiti e pesanti maglioni di lana, la osserviamo triste, mentre guarda il paesaggio dalla finestra. Sola, in un viaggio immobile senza meta.

Silenzio

Negu hurbilak

La giovane dapprima viene ospitata da una coppia di agricoltori e in seguito, quando questi si sentono troppo spaventati per continuare a nasconderla, da un pastore taciturno. Sebbene la rete di cittadini pronti ad aiutarla sia vasta, i sentimenti di solitudine non l’abbandonano mai, e i dubbi rimangono inespressi. I dialoghi sono infatti inesistenti o quasi, e scopriamo ciò che accade solo attraverso le radio e le televisioni degli agricoltori e del pastore. Per il resto, silenzio.

L’indefinito si riflette sul panorama, sull’ immagine sgranata, sui campi lunghi e medi, sull’assenza dei primi piani,  sugli interminabili piani sequenza, che enfatizzano il senso d’attesa e d’isolamento. Solo la scena finale del film entra in netto contrasto con le immagini precedenti. Ci troviamo improvvisamente catapultati tra i  festeggiamenti del Carnevale, dove tutto il silenzio accumulato finora si trasforma in urlo, ancestrale e catartico. Crudeli, viscerali e terribilmente istintivi, gli spettacoli carnevaleschi incarnano un dolore ancora palpabile.

Negu hurbilak è un film intriso di domande e poche risposte, che tradisce ogni aspettativa, lasciandoti il sapore della sorpresa e la libertà dell’interpretazione.

 

Negu hurbilak

  • Anno: 2023
  • Durata: 90'
  • Distribuzione: Begin Again Films
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Spagna
  • Regia: Colectivo Negu

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