‘Slow Horses’ La terza stagione dalla saga di Mick Herron

Slow Horses: il trailer della terza stagione

Arrivano il 29 Novembre i primi due episodi della terza stagione tratta dal romanzo Real Tigers di Mick Herron, terzo della saga da cui la serie prende il nome.

La serie è un dramma di spionaggio dallo humor cupo e segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che prestano servizio in un dipartimento della discarica dell’MI5, noto in modo non affettuoso come Slough House.

Un carismatico Gary Oldman è il protagonista Jackson Lamb, il brillante e irascibile leader delle spie che finiscono a Slough House a causa di errori che hanno messo fine alla loro carriera.

Le prime due stagioni di  sono disponibili in streaming su Apple TV+. La piattaforma ha rinnovato la serie per una quarta stagione, adattamento del quarto romanzo di Mick Herron: Spook Street. 

La trama e il cast della stagione 3

Nella terza stagione, una relazione romantica a Istanbul minaccia di svelare un segreto sepolto dell’MI5 a Londra. Quando Jackson Lamb e la sua squadra vengono trascinati nella lotta, si ritrovano coinvolti in una cospirazione che minaccia il futuro non solo di Slough House, ma dello stesso MI5.

Nel cast Kristin Scott Thomas, Jack Lowden, Saskia Reeves, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, Freddie Fox, Chris Reilly, Samuel West, Sofie Okonedo, Aimee-Ffion Edwards, Kadiff Kirwan e Jonathan Pryce.
Tra i nuovi volti,   Ṣọpẹ Dìrísù è Sean Donovan, l’ex capo della sicurezza dell’ambasciata britannica a Istanbul mentre Katherine Waterston è Alison Dunn, un’agente dell’MI5 che scopre un oscuro segreto nel cuore dell’agenzia.

Slow Horses: il trailer della terza stagione

I primi due episodi saranno rilasciati il 29 Novembre, seguiti da un nuovo episodio settimanale ogni mercoledì, fino al 27 dicembre.

Graham Yost è il produttore esecutivo insieme a Will Smith (creatore della serie), Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Iain Canning, Emile Sherman, Gail Mutrux, Douglas Urbanski e James Hawes . Alla regia degli episodi vi è Saul Metzstein.

Slow Horses: la recensione della seconda stagione