‘Cattiva coscienza’: su Prime Video una commedia originalissima
Su Prime Video è disponibile la commedia Cattiva coscienza, con Francesco Scianna, Matilde Gioli e Filippo Scicchitano. Alla base della pellicola, l'idea che gli esseri umani siano tutti guidati da coscienze in competizione l'una contro l'altra.
Disponibile su Prime Video, diretto da Davide Minella, Cattiva coscienza è una commedia che parte da un’idea molto originale e vanta un ottimo trio di attori, quali Matilde Gioli, Filippo Scicchitano e Francesco Scianna. Al loro fianco, tante apparizioni eccezionali, da Drusilla Foer ad Alessandro Benvenuti, passando per Caterina Guzzanti e Giovanni Esposito.
La coscienza è paura, l’incoscienza è coraggio. – Alberto Moravia
Cattiva coscienza | La trama
Filippo (Scicchitano) ha un lavoro sicuro – essendo stato assunto dal futuro suocero – e una fidanzata, Luisa (Beatrice Grannò), che lo ama davvero. I due stanno insieme da circa sette anni e, finalmente, sono in procinto di convolare a nozze. Dietro questa esistenza, all’apparenza perfetta, si rintraccia il lavoro instancabile e piuttosto restrittivo della coscienza (Scianna) di Filippo.
Il destino non esiste, esiste solo la volontà.
È infatti la sua voce a guidarlo sin da quando è un bambino, impedendogli di perdere il controllo e, forse, di essere realmente felice. Sicuro del suo protetto, lo lascia solo per una mezz’oretta e quando torna trova una sorpresa non così gradita. Filippo ha baciato Valentina (Gioli) e l’ha accompagnata a casa, dove le cose si fanno sempre più complicate…
Buona l’idea, meno lo svolgimento
La voce fuori campo introduce la storia che di lì a poco prenderà vita e introduce a quel mood brillante ed eccentrico che la caratterizza. A parlare non è nient’altro se non una coscienza, al lavoro insieme ai colleghi, nel tentativo di fornire una guida agli esseri umani sulla Terra. Se l’idea di partenza, alla base della pellicola, è alquanto originale, particolare e interessante, lo svolgimento sembra purtroppo perdersi sul finale.
Volendo puntare all’effetto comico e, soprattutto, all’intrattenimento come obiettivo principale del progetto, la scrittura cala di mordente, giungendo a un finale un po’ banale e sin troppo accomodante. Nonostante ciò, passano alcuni messaggi, che toccano argomenti differenti: la moralità, il lavoro, l’amore, le responsabilità, la famiglia, la felicità. I protagonisti sono – quasi tutti – uomini e donne comuni, alle prese con la routine delle rispettive vite.
Cattina coscienza | errori e cambiamenti
Gli incontri inaspettati ne fanno parte e, spesso, conducono a esiti ancor più imprevedibili. Filippo rappresenta il classico ragazzo per bene, ma ciò non significa che non possa commettere errori. In fondo, sbagliando si impara e si fanno esperienze che serviranno poi a creare un vero e proprio bagaglio da cui attingere a ogni evenienza. Valentina si porta dietro il peso di tante storie andate male, della perdita della madre e dell’incapacità del padre di comprenderla, di comprenderne il reale valore.
Costretti, troppo a lungo, in gabbie strette e anguste, che hanno limitato loro la possibilità di esprimersi, Valentina e Filippo si completano nel momento in cui si conoscono. Al di là della velocità con cui si innamorano, la relazione serve per scoprire qualcosa in più su loro stessi.
Perché devo perdere il controllo?
L’ascolto è necessariamente uno dei grandi temi di Cattiva coscienza ed è anche ciò su cui dovrebbe incentrarsi l’esistenza di ogni essere umano. Che si tratti di ascoltare la vocina dentro di sé, il testo di una canzone o addirittura le parole di un estraneo, tanto dipende dalla capacità e dalla voglia di porre attenzione, per far sì che i cambiamenti portino a migliorare anche le situazioni più disastrose.