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Chi è Franz Rogowski? Ecco il talentuoso protagonista di ‘Lubo’

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Mercoledì 9 Novembre esce nelle sale italiane Lubo, l’ultimo film del regista Giorgio Diritti, che ha come protagonista l’affascinante e misterioso Franz Rogowski. Attore tedesco ormai noto nel cinema italiano, nonché simbolo del Cinema d’autore europeo.

Rogowski ci regala una performance brillante, seducente, profonda in Lubo, dove interpreta un arista di strada, un nomade, che nel 1939 viene chiamato alle armi per difendere i confini nazionali svizzeri dal rischio di un’invasione tedesca. Un’imposizione alla guerra che innesca una serie di vicende umane, personali e professionali, che segnano radicalmente la vita del giovane Jenish.

Sguardo penetrante, gestualità ricercata, mai scontata, un viso segnato dal labbro leporino, una parlata strana, un fisico scattante e allenato, una notevole padronanza delle lingue: sono solo alcune delle caratteristiche formidabili di questo particolarissimo e poliedrico attore. Da sconosciuto, Rogowski diviene in poco tempo ricercatissimo e amato dal pubblico italiano e internazionale.

Cosa sappiamo di Franz Rogosky

Rogowski nasce nel 1986 a Friburgo, a sud della Germania, da una famiglia benestante. Il padre è pediatra, la madre ostetrica. Suo nonno materno è Michael Rogowski, ex presidente della Bundesverband der Deutschen Industrie. Nato con il labbro leporino, il piccolo Rokosky si sottopone ad un intervento chirurgico che gli lascia, tuttavia, una piccola cicatrice sul labbro superiore e lievi difetti di pronuncia (che diventeranno un tratto distintivo della sua recitazione).

Nonostante le ricchezze famigliari, il giovane Rogowski decide di percorrere una strada diversa rispetto a quella dei suoi cari. Si barcamena con lavoretti di ogni genere pur di guadagnare qualcosa e di seguire i corsi di danza che lo appassionano moltissimo.

Nel 2007 debutta a teatro, nella scena underground, con gli spettacoli Almoust e Almoust you. Si esibisce poi al Thalia Theater di Amburgo, allo Schauspiel Hannover e allo Schaubühne di Berlino. Entra inoltre a far parte della compagnia del Münchner Kammerspiele, riscuotendo molto successo nella  trasposizione teatrale di Rocco e i suoi fratelli. Diviene così, in poco tempo, ballerino, coreografo, ed infine attore.

Non è un caso che il regista Giorgio Diritti lo sceglie anche per le sue abilità fisiche, ed acrobatiche. Diritti rivela infatti di aver visto, durante le fasi di selezione del cast di Lubo, una serie di video dell’attore tra cui uno che lo colpisce particolarmente. Un filmino in cui Rogowski si cimenta in alcune acrobazie, saltando da una parte all’altra della stanza. Commenta Diritti:

‘Mi è sembrata interessante la sua fisicità e la sua capacita di trasformazione nei ruoli più diversi. Mi sono convinto che era quello giusto perché aveva uno sguardo potenzialmente dolcissimo. Ma può anche sembrare quello che ti dà un cazzotto e che ti stende’.

Debutto cinematografico

La donna dello scrittore di Christian Petzold

Rogowski debutta al cinema con il film Frontalwatte (2011) del regista tedesco Jakob Lass che, impressionato dal suo talento, lo sceglie per altri due suoi film: Love Steaks (2013) e Tiger Girl (2017). Titoli che segnano definitivamente il suo passaggio davanti alla macchina da presa.

Viene inoltre scritturato per Victoria (2015), di Sebastian Schipper; e per Happy End del premio Oscar Michael Haneke, in cui veste i panni di Pierre Laurent, figlio del personaggio interpretato da Isabelle Huppert.

Nel 2018, l’attore ottiene successo e visibilità grazie ad una serie di pellicole che mettono in luce le sue doti artistiche e interpretative. Dopo Lux: Krieger des Lichts di Daniel Wild, è la volta di In den Gängen di Thomas Stuber, per cui si aggiudica il German Film Award come miglior attore protagonista. Nello stesso anno, Christian Petzold lo vuole per  La donna dello scrittore, dove interpreta Giorg, un rifugiato tedesco in fuga dalla Francia.

Ultimi successi

Il brillante Rogowski esplode quindi nella scena internazionale e in particolare nel panorama del cinema italiano. In Freaks Out  (2018) di Gabriele Mainetti eccelle nella parte del cattivo Franz, il direttore artistico del Zirkus Berlin. Pianista a sei dita, pazzo, drogato di etere, e completamente accecato dal delirio nazista.

Nel 2023 è il protagonista del film Disco Boy di Giacomo Abbruzzese, presentato alla Berlinale, e di Lubo di Giorgio Diritti, presentato in concorso all’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia. Infine Passages, ultimo lungometraggio di Ira Sachs, presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023.

Mica male per un attore autodidatta che, privo di una formazione accademica, cavalca le onde del successo, grazie a una miriade di talenti, a una professionalità impeccabile, e una personalità unica. Successo a ragion veduta inarrestabile.

Vi proponiamo dunque gli ultimi titoli che l’hanno reso celebre soprattutto nel nostro paese.

Passages (2023)

Passages su Mubi dal 17 Novembre

Passages, film drammatico diretto da Ira Sachs, è distribuito da Lucky Red e MUBI (in streaming sulla piattaforma dal 17 Novembre).

Nel cast Franz Rogowski, Ben Whishaw, Adèle Exarchopoulos

Dopo aver completato il suo ultimo progetto, il regista Tomas (Rogowski)  inizia in maniera impulsiva un’intensa relazione con una giovane insegnante, Agathe. Per Tomas, la novità di stare con una donna è un’esperienza eccitante che desidera approfondire, nonostante il suo matrimonio con Martin. Quando anche Martin inizierà ad avere una relazione extraconiugale, il lunatico Tomas torna a rivolgere le sue attenzioni verso il marito. Da questo momento in poi tra Tomas, Agathe e Martin nasce una relazione piena di passione, ma anche di gelosia.

Con una fotografia raffinata e interpretazioni oneste, ricche di sfumature, Sachs crea un dramma intimo che esplora le complessità, le contraddizioni e le crudeltà dell’amore e del desiderio.

Conversazione con il regista Ira Sachs a questo link.

Lubo (2023)

Foto di Francesca Scorzoni

Lubo, film drammatico diretto da Giorgio Diritti, è distribuito da 01 Distribution. Tra gli interpreti: Franz Rogowski, Christophe Sermet, Valentina Bellè, Noémi Besedes, Cecilia Steiner.

Il protagonista (Lubo Moser) è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di portare via i loro tre figli piccoli. In quanto Jenisch, i bambini vengono strappati alla famiglia, secondo il programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.

Un film che riflette sul potere e le ipocrisie delle istituzioni, sul valore e le incongruenze della giustizia, e che colpisce per la mirabile ricostruzione linguistica, paesaggistica, e storica. Un prodotto filmico curato nel dettaglio.

In sala dal 9 Novembre!

Disco Boy (2023)

Disco Boy, esordio cinematografico di Giacomo Abbruzzese, è distribuito da Lucky Red. Con Franz Rogowski, Morr Ndiaye, Laetitia Ky, Matteo Olivetti.

Dopo un lungo e difficile viaggio attraverso l’Europa, Aleksei arriva a Parigi per arruolarsi nella Legione Straniera. In cerca di una nuova vita, è pronto a tutto pur di ottenere il passaporto che gli è stato promesso.
Sul Delta del fiume Niger, Jomo combatte le multinazionali petrolifere che minacciano la vita nel suo villaggio. Alla testa di un gruppo armato, un giorno rapisce dei cittadini francesi. A intervenire è un commando della Legione Straniera, condotto da Aleksei. L’incontro tra i due avrà dei risvolti inattesi. I destini di Aleksei e Jomo si sovrapporranno, proseguendo al di là dei confini, dei corpi, della vita e la morte.

Film visivamente sorprendente e potente grazie anche alla colonna sonora del compositore di musica elettronica Vitalic, in perfetta sintonia con le immagini.

Disponibile su CHILI e TimVision

Freaks out (2021)

Franz Rogowsky, l’antagonista di Freaks Out

Freaks out, opera seconda di Gabriele Mainetti, è distribuito da 01 Distribution. Nel cast: Claudio Santamaria, Franz Rogowsky, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini

Nella Roma occupata del 1943, quattro amici artisti circensi, impiegati come fenomeni da baraccone, si mettono in viaggio dopo la scomparsa del loro impresario, per cercare di sopravvivere all’oppressione nazista. Fulvio, Mario e Cencio vengono assunti al Berlin Zircus, che è in realtà il regno di Franz (Rogowsky), un pianista tedesco esadattilo dotato di poteri di chiaroveggenza. Egli presagisce la morte del dittatore nazista e l’arrivo di quattro esseri dotati di poteri sovrumani in grado di salvare le sorti del Terzo Reich.

Un trattato di cinema, colmo di riferimenti, perfettamente ancorato alla realtà narrativa che dipinge. Pellicola che tempesta lo spettatore di stimoli fino all’esplosione finale.

‘Freaks out’ Incontro con Gabriele Mainetti e il suo cast

In streaming su TimVision.

 

 

 

 

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