Il BIG | Bari International Gender Festival torna con una nona edizione dal 3 al 30 novembre. La kermesse barese è una manifestazione transfemminista e queer di cinema e arti performative, nata nel 2015. Si distingue per l’attento focus su temi come l’identità, il corpo e le relazioni.
Il festival, promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive) e diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, sperimenta luoghi non convenzionali e utilizza azioni performative per creare reti e alleanze culturali. Il programma include danza, teatro, arti visive, cinema e musica contemporanea, con l’obiettivo di offrire al pubblico anteprime nazionali e prime visualizzazioni internazionali.
30 eventi con 50 ospiti internazionali e nazionali, tra cui Ivo Dimchev, Barbara Voghera con la Fondazione Lenz, Simone Aughterlony, Regina José Galindo, Madalba, Rrose e altri.
Bari International Gender Festival 2023: Big Dream, Dream Big
Come tradizione, il BIG si concentra sull’accessibilità e sulla trasversalità degli approcci, fornendo diversi format per un incontro vivo con le comunità di riferimento. La kermesse diventa, così, un luogo per il pensiero critico e la ridefinizione di ciò che è contemporaneo in un luogo come la Puglia, lontano dai grandi centri di produzione culturale. Big Dream esprime, in quanto parola chiave di quest’anno, la scelta dei co-direttori artistici di descrivere la futura atmosfera barese per tutto il mese di novembre. Si tratta, dunque, di un sogno ad occhi aperti per una città mediterranea.
A disposizione ci saranno 15 luoghi tra teatri, sale cinematografiche, palazzi nobiliari, pinacoteche, aule universitarie, castelli, chiese, librerie e spazi unici e multiuso. Per non parlare di una selezione di visioni cinematografiche scelte dai più importanti festival internazionali. Grazie a BIG ci si immerge nella realtà di un tessuto architettonico e sociale vivace e diverso. Diventa possibile approcciarsi a tutte le forme di vita urbana attraverso una fitta rete di partner e luoghi sparsi tra il centro e la periferia, per comprendere il mondo reale.
Sul fronte delle immagini in movimento, dopo la sua presentazione al Festival di Roma, la sezione cinema del BIG ospita Orlando, ma biographie politique di Paul Preciado, manifesto-sogno del noto filosofo che, raccogliendo testimonianza di 26 persone trans e non binarie tra gli 8 e i 70 anni dà voce a chi che non ha ancora riconoscimento e visibilità, sia politica che sociale.
Inoltre, il Bari International Gender Festival ha in programma diverse proiezioni imperdibili:
Y, di Matea Kovač;
All the colours of the world are between black and white, di Babatunde Apalowo;
Kokomo City di D. Smith;
Agrilogistics di Gerard Ortìn Castellvi;
Malqueridas, di Tana Gilbert,
Cinque Uomini, di Cosimo Terlizzi.