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Bong Joon-ho, il regista coreano del momento
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1 anno agoon
Bong Joon-ho è un regista contemporaneo coreano famoso per Memorie di un assassino e, soprattutto, per Parasite. Ripercorriamo insieme la sua filmografia ricca di film originali e di grande successo.
Gli anni giovanili
Bong Joon Ho è nato a Daegu, in Corea del Sud, ed è il più giovane di quattro figli. Suo padre, Bong Sang-gyun, era un grafico, un designer industriale e un professore di arte presso l’Università di Yeungnam e il capo del dipartimento di arte all’National Film Institute; sua madre, Park So-young, era una casalinga a tempo pieno. Suo padre si è ritirato dall’Istituto di Tecnologia di Seoul come professore di design nel 2007 ed è deceduto nel 2017. Il nonno materno di Bong, Park Taewon, era uno stimato autore durante il periodo coloniale giapponese.
Le scuole
Mentre Bong frequentava la scuola elementare, la sua famiglia si trasferì a Seoul, stabilendosi a Jamsil-dong, vicino al fiume Han. Nel 1988, Bong si iscrisse all’Università di Yonsei, con una specializzazione in sociologia. I campus universitari, come quello di Yonsei, erano all’epoca focolai del movimento democratico in Corea del Sud; Bong fu un attivo partecipante alle manifestazioni studentesche e fu spesso esposto al gas lacrimogeno nei primi anni universitari. In conformità con il servizio militare obbligatorio della Corea del Sud, Bong prestò servizio militare per due anni prima di tornare all’università nel 1992.
Il club di cinema
In seguito, Bong co-fondò un club cinematografico chiamato “Yellow Door” con studenti provenienti da università vicine. Come membro del club, Bong realizzò i suoi primi film, tra cui un cortometraggio in stop motion intitolato Looking for Paradise e un cortometraggio in 16 mm intitolato Baeksaekin. Bong si laureò all’Università di Yonsei nel 1995.
È uscito un documentario su Netflix sul club Yellow Door. Per maggiori informazioni clicca qui.
L’accademia di cinema
All’inizio degli anni ’90, Bong completò un programma di due anni presso la Korean Academy of Film Arts. Durante il suo tempo lì, realizzò molti cortometraggi in formato 16 mm. I suoi film di laurea, Incoherence e Memories in My Frame, furono invitati a essere proiettati al Hong Kong International Film Festival e al Vancouver International Film Festival. Bong collaborò anche a diversi progetti con i suoi compagni di corso: fu direttore della fotografia nel cortometraggio molto acclamato 2001 Imagine, diretto dal suo amico Jang Joon-hwan. Oltre alla direzione della fotografia, Bong fu anche tecnico delle luci per due cortometraggi, The Love of a Grape Seed e Sounds From Heaven and Earth nel 1994.
La filmografia di Bong Joon-ho
- Barking dogs never bite (2000)
- Memorie di un assassino (2003)
- The Host (2006)
- Madre (2009)
- Snowpiercer (2014)
- Okja (2017)
- Parasite (2019)
- Mickey 17 (2024)
Gli elementi del cinema di Bong Joon-ho
Possiamo notare come i film di Bong Joon-ho sono accomunati tutti da una storia violenta, conflittuale: spesso tra persone, a volte tra umani e mostri o animali. È sempre presente una componente di critica ad alcuni aspetti della società: a un governo poco efficiente della nazione, a persone che svolgono male il loro lavoro, alla ineguaglianza, alle diverse opportunità di un determinato contesto sociale, ai pregiudizi e agli stereotipi. Il regista è estremamente efficace nel mescolare i generi cinematografici all’interno di un unico film, così come a coniugare momenti di tensione a momenti di rilassamento della narrazione. Una delle caratteristiche alle quali Bong Joon-ho viene maggiormente associato è quella di un brusco cambio di toni a un certo punto della narrazione.
Il cinema del regista è principalmente fatto di dolci movimenti di macchina: raramente è presente l’uso della macchina a mano. La composizione delle inquadrature è sempre curata per creare geometrie interne e le scenografie sono usate per dare la sensazione della tridimensionalità degli spazi.
L’esordio del regista
Barking dogs never bite
Barking dogs never bite è il primo lungometraggio di Bong Joon-ho, diretto nel 2000. Il film è un adattamento satirico de Il cane delle Fiandre, un romanzo del 1873 della scrittrice inglese Marie Louise de la Ramée. In Giappone e in Corea il romanzo è un grande classico della narrativa per bambini; ha ricevuto alcuni adattamenti cinematografici e televisivi in Giappone. Il film non ha avuto un grande successo di pubblico ma presenta una parte degli elementi caratteristici del regista, tra i quali il rapido cambio di toni ad un certo punto del racconto.
Barking Dogs Never Bite vede Lee Sung-jae nei panni di un professore universitario disoccupato che è infastidito dal rumore dei cani che abbaiano nel suo edificio e perciò decide di rapirli e ucciderli. Nel frattempo, una giovane donna che lavora nel complesso di appartamenti (interpretata da Bae Doona) decide di indagare sulla questione dopo aver ricevuto segnalazioni da parte degli inquilini riguardo ai cani scomparsi.
I primi successi di Bong Joon-ho
Memorie di un assassino
Tre anni dopo al suo primo film, nel 2003, esce in sala Memorie di un assassino (titolo internazionale. Memories of murder). Il film è un thriller poliziesco che si basa su un fatto di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica coreana a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Il film ha avuto un grandissimo successo di pubblico e di critica. È stato il film più visto nel 2003 in Corea. Ha partecipato a numerosi festival cinematografici internazionali come il Tokyo International Film Festival, il Torino Film Festival e il San Sebastián International Film Festival nel quale ha ricevuto il premio alla miglior regia.
Nella Corea del Sud del 1986 una serie di omicidi brutali senza precedenti scuote una pacifica e unita comunità. Mentre i corpi torturati continuano a emergere, il brillante detective di Seoul, Seo Tae-yoon, si offre volontario per dare il suo contributo, desiderando risolvere questo intricato caso e viene affiancato dagli inefficienti ufficiali locali, Park Doo-man e Cho Yong-koo. Tuttavia la speranza si trasforma presto in disperazione poiché i loro sforzi rimangono infruttuosi. Si tratta del lavoro di un maniaco omicida inarrestabile?
The host
Con il successo di Memorie di un assassino, Bong Joon-ho diventa in Corea un regista di cui si attende con ansia il prossimo film. Il film precedente era costato circa due milioni di dollari e, anche grazie al suo successo, a Bong Joon-ho viene dato un budget eccezionale per gli standard del cinema coreano dell’epoca: dieci milioni di dollari. Con questi realizza nel 2006 The Host, un monster movie che basa la sua premessa su uno scandalo realmente accaduto in Corea. Il film alla sua uscita è diventato il più grande successo commerciale al botteghino coreano, ma il suo successo non si è fermato al mercato nazionale. Il film è stato acclamato alla Quinzaine des Réalisateurs, selezione parallela del Festival di Cannes ed è stato premiato a numerosi festival tra cui l’Asian Film Awards in cui ha vinto il premio al miglior film e al miglior attore protagonista.
Il film ruota attorno a Park Hee-bong (Byun Hee-Bong), un uomo di circa 60 anni. Gestisce un piccolo chiosco sulle rive del fiume Han e vive con i suoi due figli, una figlia e una nipote. I Park sembrano condurre una vita abbastanza ordinaria e pacifica, ma forse sono un po’ più poveri della media. Un giorno, un mostro appare dalle profondità del fiume Han, seminando il panico e uccidendo persone. Il mostro scompare portando con sé la nipotina di Park Hee-bong, Hyun-seo. Inizialmente la famiglia pensa che Hyun-seo sia morta, ma quando scoprono che è ancora viva decidono di provare a salvarla.
Madre
Madre è il quarto film di Bong Joon-ho. Il lungometraggio è un neo-noir thriller e ha avuto la sua premiere il 16 maggio 2009 al Festival di Cannes nella selezione ufficiale Un Certain Regard. Ha ricevuto le lodi della critica per la performance della protagonista Kim Hye-ja, per la regia, la sceneggiatura e l’unicità del film. Kim Hye-ja ha ottenuto il premio di miglior attrice per il suo ruolo nella pellicola al Los Angeles Film Critics Association Award. Il film si interroga su cosa sia disposta a fare una madre per il bene di suo figlio.
Una madre conduce una vita tranquilla insieme a suo figlio di ventotto anni, Do-joon, offrendo rimedi a base di erbe e trattamenti di agopuntura ai vicini. La loro esistenza serena viene turbata quando una giovane ragazza viene brutalmente uccisa, e Do-joon si ritrova accusato del crimine. Ora, la madre si trova di fronte a una decisione cruciale: dimostrare l’innocenza di suo figlio e scagionarlo o lasciarlo dietro le sbarre.
Le collaborazioni internazionali del regista
Snowpiercer
Rilasciato nel 2013, Snowpiercer è il primo film in lingua inglese di Bong Joon-ho. Il film è una coproduzione tra Corea e Repubblica Ceca. Si basa sulla graphic novel francese Le Transperceneige e vede la partecipazione di un cast internazionale con interpreti coreani e anglofoni come Chris Evans, Song Kang-ho, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer e Go Ah-sung.
Nel 2031, una nuova era glaciale attraversa il pianeta Terra a causa di un esperimento andato storto. L’intera popolazione globale è deceduta, con l’eccezione dei passeggeri a bordo dello Snowpiercer. Per diciassette anni, i sopravvissuti del mondo hanno vissuto su un treno in movimento perpetuo, creando la propria economia e gerarchia di classi. Guidati da Curtis, un gruppo di individui svantaggiati, costretti a vivere in condizioni misere nella parte posteriore del treno, si impegna a raggiungere la parte anteriore del treno e ridistribuire più equamente le risorse. Mentre attraversano ciascun segmento del treno, si trovano di fronte a sfide nuove e inaspettate. Una vera e propria rivoluzione è in corso.
Okja
Okja è un film di avventura e drammatico del 2017. È stato uno dei primi film di un regista affermato ad essere rilasciato da un servizio di streaming come Netflix. Corea e Stati Uniti hanno coprodotto il film. Come Snowpiercer, presenta un cast internazionale, composto da Ahn Seo-hyun, Byun Hee-bong, Yoon Je-moon, Tilda Swinton, Paul Dano, Steven Yeun, Lily Collins, Giancarlo Esposito, e Jake Gyllenhaal. Il film ha partecipato alla competizione per la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2017 ricevendo una standing ovation alla fine della proiezione.
Per un decennio sereno, la giovane Mija è stata l’instancabile custode e fedele compagna di Okja, una creatura gigantesca simile ad un maiale. Tuttavia, la loro vita tranquilla subisce un drastico cambiamento quando la Mirando Corporation, una multinazionale della fiera della carne, sequestra Okja e la trasporta a New York City. Qui la CEO Lucy Mirando annuncia che Okja è un progetto per rendere il consumo di carne più sostenibile. Senza un piano dettagliato ma determinata nella sua intenzione, Mija intraprende una missione di salvataggio. Tuttavia, il suo viaggio si complica quando si imbatte in diverse fazioni di capitalisti, manifestanti e consumatori, tutti intenti a contendersi il destino di Okja. Eppure, l’unico desiderio di Mija rimane semplice: riunirsi con la sua amica e riportarla a casa.
Il trionfo di Bong Joon Ho
Parasite
Parasite, commedia nera, è il settimo film di Bong Joon-ho. Il film è ispirato a un classico del cinema coreano del 1960: The Housemaid. Parasite ha avuto la sua premiere al Festival di Cannes del 2019 vincendo la Palma d’Oro. É stato il primo film coreano a ricevere tale premio. Il film inoltre è stato candidato e vincitore di numerosi festival. Tra tutti spicca la sua vincita del premio Oscar al miglior film agli Academy Awards del 2020, la prima volta che un film non in lingua inglese vince tale premio. Il successo internazionale di Parasite unisce pubblico e critica.
Senza lavoro, in miseria e, soprattutto, priva di speranza, la famiglia Kim sopravvive con lavori alla giornata in uno squallido appartamento seminterrato. Tuttavia, una fortunata coincidenza porta a una grande opportunità che dà il via a un piano genialmente subdolo. Ki-woo il figlio dei Kim raduna il coraggio di fingersi un insegnante di inglese per la figlia adolescente della facoltosa famiglia Park. Questo dà il via a un piano per sfruttare sempre di più la ricchezza dei Park. Come ci si libera di un parassita?
Il futuro del regista
Mickey 17
L’ottavo film di Bong Joon-ho, Mickey 17, verrà rilasciato nelle sale cinematografiche statunitensi dal 29 marzo del 2024.
Per maggiori informazioni su ciò che sappiamo fino ad oggi su Mickey 17 clicca qui.