‘X sempre assenti’ il film sui Verdena

‘X sempre assenti’ il film di Francesco Fei farà un viaggio nelle sale italiane dal 3 novembre 2023, distribuito da Lab80 Film. Il documentario è molto atteso non solo perché segue i Verdena nella preparazione del tour di Volevo Magia, l’album del 2022 con cui la band inonda la scena musicale dopo sette anni di assenza e fa sold out dappertutto. Il film di Fei riesce in un’impresa quasi impossibile: catturare l’irriducibilità e l’autenticità dei tre artisti anche nella loro vita intima, su cui il lungometraggio si concentra.

Presentato in anteprima al Biografilm Festival 2023, X sempre assenti inizierà il suo peregrinaggio con la prima proiezione a Bergamo, all’Auditorium Piazza Libertà e poi a seguire a Milano, Brescia, Como, Mezzago, Genova, Verona, Firenze, Mantova e Torino (per ora). Imperdibile.

Il docufilm è prodotto da Capitol Records e Universal Music Italia.

‘X sempre assenti’ il film: i Verdena giù dal palco

Albino, provincia di Bergamo. Alberto, Luca Ferrari e Roberta Sammarelli continuano a vivere nel loro paese originario. La vita scorre lenta e genuina: la famiglia, la sala prove, il silenzio. Decentrati rispetto alle metropoli, ma sempre in asse tra immagine e contenuto, il documentario li segue nel loro andamento contrario all’affaccendarsi, più vicino al vivere. 30 anni di musica insieme, una chimica difficile da spiegare, un modo preciso di stare al mondo che influenza ogni sfera dell’esistenza. X sempre assenti li mostra come sono: rock su e giù dal palco, in un punto focale della loro carriera, ma sempre uguale a se stessi.

La materia intima raccontata è la conferma armonica di ciò che si intuisce tra le pieghe dei testi, le sonorità e gli anelli di fuoco della loro discografia tutta. Ma sopra ogni cosa, è l’elevazione artistica di un’attitudine estranea alla mondanità e alle modalità consuete con cui si estrinseca ogni forma di successo.

Sono diversi dalle altre band, lontani dagli artifici di settore e singolari nella postura che mantengono a fari accesi o spenti. Conta essersi trovati, che la musica sia ancora collante: presenza nell’assenza.

Per sempre assente io vivrò
Sai, è meglio così
E riuscirci, dai, si può

Nello sguardo di Francesco Fei

Il regista del loro primo singolo, mai dimenticato Valvonauta (1999) accompagna come un’ombra gentile e ossequiosa la quotidianità della band bergamasca. L’obiettivo era quello di

fare un film che raccontasse con un taglio fortemente cinematografico la vita di un gruppo potentissimo dal punto di vista musicale e umanamente diverso da tutti. Sapevo che non sarebbe stata un’operazione semplice e tanto per cominciare ho deciso che l’unica maniera per non creare filtri tra noi era che durante le riprese ci fossi solo io. Perciò, con una metodologia che amo sempre di più usare nei miei documentari d’osservazione, le due camere, la fotografia e l’audio li ho gestiti totalmente da solo. 

Fei si fa tessuto, prolungamento di una combinazione che brilla per purezza e aderenza a se stessa, ma anche per la capacità di rinnovare sempre il discorso artistico e umano. Ci sono silenzio e musica, poche parole, molti sguardi. C’è una rock band che trascorre giorni a definire la scaletta dei concerti, che ha la salivazione a zero prima di salire sul palco. Fuori dalla sala prove: incontri, gatti, bambini e un paese da attraversare a piedi.

Il regista realizza un documentario d’osservazione, in cui la distanza tra osservatore e osservato si assottiglia, si semplifica e ci si scopre a guardare nella stessa direzione. Una realizzazione cinematografica che stupirà ed emozionerà i fan della band, ma anche in grado di colpire gli amanti di un certo cinema di vicinanza con l’oggetto osservato.

Artigiani del fare: perseverare nell’essere assenti è un atto di r-esistenza.