Presentato in anteprima ad Alice nella città 2023, arriva su Disney+ Estranei- All of us strangers (Estranei) di Andrew Haigh con Andrew Scott e Paul Mescal.
La relazione tra due vicini di casa si trasforma in più di una semplice amicizia e spinge il protagonista a indagare sul suo passato, ritrovandosi in una situazione piuttosto imprevista.
Scritto e diretto da Haigh, è tratto dal romanzo Strangers di Taichi Yamada. Vede completare il cast con Claire Foy e Jamie Bell.
Estranei: la trama
Una notte, nel suo appartamento quasi vuoto, in una Londra contemporanea, lo sceneggiatore, Adam (Andrew Scott), incontra casualmente il suo misterioso vicino, Harry (Paul Mescal), con cui inizia un’appassionata relazione. Sarà lui a ribaltare il ritmo della vita quotidiana di Adam spingendolo a ripensare alla propria infanzia e a visitare la casa in cui è cresciuto. Adam trova la sua casa d’infanzia e scopre che i suoi genitori, morti da tempo (Claire Foy e Jamie Bell), stanno vivendo la stessa età del giorno in cui sono morti trent’anni prima.
Strangers
La recensione
All of us strangers, racconta la storia del solitario Adam, uno sceneggiatore in cerca di ispirazione, che un giorno viene avvicinato dal suo vicino di casa, l’intrigante Harry.
Nel loro primo incontro, Harry bussa ubriaco alla porta di Adam, presentandosi come suo unico vicino e offrendogli compagnia. Rifiutata l’offerta, Adam torna al suo lavoro. Il giorno dopo, davanti al pc, si ferma a riflettere e recupera nella sua camera una scatola piena di foto e ricordi della sua infanzia.
Adam così si reca in stazione, raggiunge un quartiere nella periferia e raggiunge una grande casa, di cui conserva in mano la foto. Dopo averla osservata, trascorre il tempo nel parco vicino e si ferma a guardare l’orizzonte. All’improvviso, sentendosi osservato, si volta e vede un uomo sorridergli e fargli il gesto di seguirlo.
Nel silenzio, Adam segue l’uomo per strada. Quando i due sono vicini, l’uomo gli si rivolge con familiarità e lo accompagna alla stessa casa della foto. In attesa, Adam aspetta che la porta si apra e vede affacciarsi sua madre.
È un tripudio di emozioni quello suscitato dalla visione del film di Andrew Haigh che sorprende lo spettatore per la profondità del contenuto.
Il viaggio di Adam nel passato è il mezzo con cui il protagonista può confrontarsi con il suo presente. Ancorato a un rapporto mai sanato, Adam ogni giorno torna nella sua infanzia, per recuperare il rapporto interrotto e per confidare ciò che in passato non aveva detto. Questi viaggi inizialmente sembrano solo temporali, ma poi si capisce che fanno parte della realtà di Adam.
Emotivamente bloccato al passato, Adam non riesce a vivere il suo presente. Solo e senza prospettive, vive ogni giorno uguale all’altro, finché alla sua porta non bussa Harry. Se all’inizio rifiuta la compagnia dello sconosciuto, pian piano si avvicina a lui. La loro conoscenza è, prima passionale e, con il passare dei giorni, diventa sempre qualcosa di più. Adam trova in Harry una persona con cui vivere, un compagno, un amico, la famiglia che ha perso. Harry, anche lui solitario e lontano dalla famiglia, sembra portarsi dentro un dolore di cui non riesce a parlare.
Harry e Adam sono due estranei, due identità che si incontrano, analizzano e poi vivono. L’intensità del loro rapporto è tale da permettere ad Adam di avere il coraggio di vivere il suo dolore.
Questo sentimento, che si fonde in una Londra urbana, quella dei metrò, dei locali pieni di musica e colori, è proprio della realtà in cui Adam non è mai stato. Il suo presente, è possibile solo con Harry, ma ad un certo punto, dovrà fare i conti con il passato.
«I’ll protect you from the hooded claw, Keep the vampires from your door»
«I’ll protect you from the hooded claw, Keep the vampires from your door» dirà Adam al “suo” Harry, dandoci una chiave di lettura del film. Quando, ancora il regista, sconvolge lo spettatore con un nuovo colpo di scena.
Andrew Haigh gioca con le visioni, gli spazi temporali e l’indefinito e non perde il senso della storia, né fa perdere lo spettatore.
La sorpresa iniziale è chiarita dalle azioni di Adam, da quel suo bisogno di tornare sempre a casa. Una volta rivisti i suoi genitori, l’uomo non può fare a meno di loro, più continua a vederli e più il rapporto con Harry si fa intenso.
La regia trasporta lo spettatore in questo mondo sovrannaturale, pieno di amore e incomprensioni, tipiche di ogni normale nucleo familiare, che il protagonista aveva bisogno di vivere.
Interpretato da un ottimo cast, in cui primeggiano Paul Mescal e un eccezionale Andrew Scott (finalmente in un ruolo da protagonista dopo averlo ammirato in Fleabag), All of us strangers, che in Italia avrà il titolo di Estranei, dimostra la potenza dell’amore.
Per tutta la durata del film, Haigh si affida a un velo sottile tra vita e morte, realtà e fantasia, con un crescendo emotivo che coinvolge. Andrew Scott è intenso, di una fragilità unica e meravigliosa. Il lavoro sul suo Adam è di un’intimità delicata e preziosa, e rende il personaggio un grande protagonista.
La fotografia è di Jamie D. Ramsay, SASC, le scenografie di Sarah Finlay, i costumi di Sarah Blenkinsop, le acconciature e il trucco di Zoe Clare Brown. Il montatore è Jonathan Alberts, ACE, mentre le musiche sono di Emilie Levienaise-Farrouch.